Il lavoro flessibile favorisce l'imprenditorialità

Una ricerca Regus evidenzia che il lavoro agile alimenta l'innovazione

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a cura di Riccardo Florio

Da Regus, fornitore mondiale di spazi ufficio e ambienti di lavoro, giungono i risultati di un'indagine a livello mondiale che ha coinvolto 19mila imprenditori e dirigenti in 98 Paesi incentrata sull'individuare le misure fondamentali per lo sviluppo dell'innovazione imprenditoriale.

I risultati forniti indicano che quasi il 60 percento delle imprese italiane indica al primo posto nelle priorità di scelta i programmi di aggiornamento delle abilità. A seguire giungono il lavoro flessibile in termini di orario o luogo (46%) e il mescolare personale con ruoli differenti (35%).Si tratta di tre indicazioni che rispecchiano i trend emersi a livello globale, seppure con l'inversione dei primi due e con percentuali diverse. Nel mondo, infatti, al primo posto c'è il lavoro flessibile (48%), al secondo i programmi di aggiornamento (42%) e al terzo il mischiare personale con ruoli differenti (36%).

I risultati emersi relativi all'Italia indicano anche che i settori ritenuti più promettenti per lo sviluppo di nuove attività sono risultati essere l'IT (hardware e software) con il 40%, le utility con il 40% e la consulenza e i servizi per le aziende con il 25%.

"Considerato che le piccole imprese rappresentano oltre il 90% delle aziende e più dei tre quinti dell'occupazione nella maggior parte delle economie, risulta evidente il motivo per cui l'imprenditoria va incoraggiata e fatta crescere – ha osservato Mauro Mordini, general manager di Regus in Italia - . La flessibilità e la diversità dei punti di vista possono davveroaiutare le persone a pensare fuori dagli schemi, alla ricerca dell'innovazione".