Nvidia, nonostante un calo in borsa, rimane un attore centrale nel mercato dei chip, dovendo gestire le nuove tensioni geopolitiche e i dazi imposti dagli Stati Uniti. Parallelamente, Alibaba si sta affermando come una solida alternativa cinese, investendo in chip proprietari e infrastrutture cloud per guadagnare indipendenza. Qui la news.
Intanto il ruolo dell'India diventa sempre più strategico. OpenAI ha annunciato l'intenzione di costruire un data center nel Paese e ha lanciato una versione di ChatGPT a basso costo per il mercato locale. Allo stesso modo, Apple ha deciso di spostare l'intera produzione dell'iPhone 17 nel Paese, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dalla Cina e aggirare le barriere commerciali.
Nvidia: la partita dei chip e le tensioni geopolitiche
Nvidia è rimasta protagonista anche durante i mesi estivi. Il suo CEO Jensen Huang ha ribadito che il boom dell’AI è tutt’altro che finito, parlando di un’infrastruttura da 3-4 trilioni di dollari entro il 2030.
Eppure, non sono mancate le turbolenze: i mercati hanno reagito male alle previsioni di crescita, giudicate meno brillanti del previsto, e il titolo ha perso fino al 5 %. A pesare c’è anche il caso del chip H20, che non riesce a decollare in Cina. Sul fronte politico, Trump ha riaperto la vendita di chip come l’H20 verso la Cina, ma con una “tassa” del 15 %. Una mossa che non ha convinto Pechino, che ha subito convocato Nvidia per presunte falle di sicurezza. Nel frattempo la produzione dell’H20 è stata sospesa e le aziende cinesi hanno iniziato a riciclare vecchi modelli di GPU come A100 e H100.
Intanto, Nvidia guarda avanti: è già al lavoro su un nuovo chip, basato sull’architettura Blackwell, pensato proprio per il mercato cinese. Ne sentiremo parlare...
Alibaba: un’alternativa domestica prende forma
Alibaba ha risposto muovendosi in autonomia. Sta testando un chip dedicato alla fase di utilizzo dei modelli AI già addestrati — quella in cui l’AI viene usata per fare previsioni o dare risposte. Il chip è compatibile con Nvidia, ma sviluppato interamente in Cina, senza dipendere da Taiwan e dal colosso TSMC, il principale produttore mondiale di semiconduttori.
L’obiettivo è chiaro: colmare il vuoto lasciato dalle difficoltà di Nvidia. In più, Alibaba ha messo sul piatto un maxi-piano di investimenti: quasi 53 miliardi di dollari in AI e cloud nei prossimi tre anni, di cui circa 45 miliardi di euro solo per l’intelligenza artificiale.
Gli utili sono stati sostenuti anche dalle plusvalenze su partecipazioni e dalla cessione di Trendyol, ma, al netto di queste voci, il risultato sarebbe in calo del 18% a causa degli investimenti nel commercio istantaneo in Cina. Nonostante ciò, gli investitori hanno premiato la strategia, spingendo il titolo in rally del 40% a Wall Street dall’inizio dell’anno. Qui la news.
Dazi, commercio e vasi comunicanti tra tech e politica
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha colpito ancora. La nuova amministrazione Trump ha imposto tariffe fino al 145 % sulle importazioni cinesi, e la risposta di Pechino non si è fatta attendere. Tra le contromisure c’è la minaccia di limitare l’export di rare-earth, 17 elementi chimici cruciali per chip, batterie e magneti. In altre parole, un’arma capace di rallentare l’intera catena tecnologica globale.
Nel frattempo, sul fronte AI si consuma un braccio di ferro sempre più chiaro: da un lato gli Stati Uniti, che cercano di controllare le esportazioni di chip (con l’H20 tassato al 15 %), dall’altro la Cina che punta sull’autosufficienza, spinta anche dalle mosse di Alibaba.
Dallo scorso lunedì è ripartito anche il nostro podcast. Per chi non lo sapesse si chiama: Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice ed è giunto alla sua ottava edizione! Abbiamo già pubblicato due episodi dal ritorno dalle vacanze, tra cui quello che racconta i fatti di questa newsletter, si ascolta da qui. Nel frattempo siamo a lavoro per quello che si prospetta essere un super episodio dedicato alla Geopolitica dell'AI con il Prof. Alessandro Aresu, autore - tra gli altri - del libro Geopolitica dell'Intelligenza Artificiale.
La puntata uscirà giovedì 11 settembre.
A lavoro per la puntata di giovedì prossimo: Geopolitica dell'Intelligenza Artificiale con il prof. Alessandro Aresu, non perdetevela. Si ascolta come sempre su tutte le piattaforme audio podcast gratuite, tra cui Spotify da qui.