Il sistema di portafoglio digitale italiano raggiunge un traguardo significativo con l'approvazione del Garante per la Privacy, che ha dato il proprio benestare ai decreti della Presidenza del Consiglio per l'espansione dell'IT-Wallet.
La piattaforma conta circa 5 milioni di utenti attivi, che hanno generato complessivamente 9 milioni di documenti digitali; non molti su una popolazione di oltre 60 milioni di cittadini, ma sicuramente un successo per un'iniziativa simile, che giustifica l'ulteriore espansione.
L'autorità ha però posto condizioni precise, richiedendo garanzie specifiche per tutelare i diritti degli interessati, considerata la complessità e i rischi elevati associati ai trattamenti dei dati personali.
Sette nuovi servizi digitali in arrivo
La fase sperimentale del portafoglio digitale si arricchisce di funzionalità inedite che trasformeranno l'interazione tra cittadini e pubblica amministrazione. Gli utenti potranno ora accedere direttamente dall'app IO a documenti fondamentali come l'attestazione ISEE, essenziale per accedere a bonus e agevolazioni, oltre ai certificati di titoli di studio e accademici rilasciati rispettivamente dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Il sistema integra anche servizi del Ministero dell'Interno per certificati di residenza, attestazioni sui diritti politici e iscrizione alle liste elettorali.
L'offerta si completa con documenti di uso quotidiano: la tessera sanitaria con funzione di Tessera europea di assicurazione malattia, la patente di guida in versione mobile fornita dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e la carta europea della disabilità gestita dall'INPS.
L'idea è di avere nell'app tutti i documenti necessari, che oggi ci portiamo appresso in formato fisico - tranne alcuni di noi che già usano l'app IO su base regolare.
Le preoccupazioni dell'Autorità garante si concentrano principalmente sulla definizione precisa dei ruoli dei soggetti coinvolti nei trattamenti e sull'implementazione di misure che impediscano elaborazioni di dati eccedenti rispetto alle finalità del sistema. La complessità dell'architettura IT-Wallet, che coinvolge molteplici amministrazioni e banche dati, richiede un framework di sicurezza particolarmente robusto per proteggere le informazioni sensibili dei cittadini.
Il percorso di approvazione prevede ulteriori verifiche: il Garante dovrà esaminare le misure tecniche e organizzative definite dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, valutare l'impatto sulla protezione dei dati e pronunciarsi sui regolamenti per la registrazione al sistema. Particolare attenzione sarà rivolta ai cosiddetti Servizi Remunerativi, quelli offerti a pagamento dalle imprese private attraverso la piattaforma.
Verso l'integrazione europea
L'evoluzione dell'IT-Wallet non si ferma ai confini nazionali. Il sistema è progettato per garantire la piena compatibilità con il futuro European Digital Identity Wallet (EUDI Wallet), in linea con il regolamento europeo eIDAS che disciplina l'identità digitale a livello comunitario. Questa prospettiva permetterà ai cittadini italiani di utilizzare i propri documenti digitali anche negli altri Paesi dell'Unione Europea, facilitando mobilità e accesso ai servizi transfrontalieri.
Al termine della sperimentazione, la Presidenza del Consiglio dovrà presentare al Garante una relazione dettagliata che evidenzi eventuali criticità emerse e le contromisure adottate. Questo approccio metodico garantisce che l'espansione del portafoglio digitale avvenga nel rispetto delle normative sulla privacy e con la massima attenzione alla sicurezza dei dati, elemento cruciale per mantenere la fiducia dei milioni di utenti che già utilizzano quotidianamente la piattaforma.