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a cura di Giancarlo Calzetta

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Ci sono aziende che hanno le idee molto chiare su come si evolverà il settore nel quale operano e Juniper Networks, dall’alto della sua posizione di grande forza nel mercato, è una di quelle.

Durante l’evento NXTWORK, tenutosi a Londra, il CEO dell’azienda Rami Rahim ha esordito con una metafora davvero interessante: “Pensate al miracolo della auto a guida autonoma: partono, corrono e ci portano a destinazione controllando di continuo il percorso, gli eventuali ostacoli e adottando le misure necessarie a portare a termine il loro compito. Ecco, la stessa cosa avverrà con le reti, a tutti i livelli. Avremo reti in grado di valutare le proprie performance, di riparare da sole gli errori, capire cosa è stato collegato e addirittura di autoprogettarsi e configurarsi”.

L’affermazione può sembrare forte a chi non bazzica le “frontiere” del networking, ma l’avvento del Software Defined Network permette questo e anche di più. Il software viene spostato nel cloud, sia quello di gestione sia quello di analisi, e la flessibilità delle WAN diventa virtualmente infinita.

“I nostri dispositivi” – precisa il CEO – “sono già pronti per la rivoluzione, con l’integrazione di Mist che giocherà un ruolo primario”. A marzo di quest’anno, infatti, Juniper Networks aveva annunciato l’intenzione di comprare Mist, società specializzata in router Wi-Fi che ha la sua grande forza nel software di gestione di rete. L’intento si è concretizzato poche settimane dopo e adesso si iniziano a vedere i risultati: “Chi ha pensato che Juniper Networks avesse acquistato Mist per completare l’offerta di dispositivi Wi-Fi ha peccato di superficialità. La vera forza dell’azienda sta nell’incredibile potenza del suo motore software in grado di gestire ogni aspetto della qualità del servizio in completa autonomia”.

Un aspetto, questo, che non poteva non far gola a chi ha intenzione di restare ancora a lungo in cima alla classifica dei produttori di dispositivi di networking. “Il software” – ha continuato Rahim – “permetterà di gestire in maniera indolore architetture sempre più complesse, risparmiando personale che è sempre più difficile da trovare.”

Il framework software di Mist, quindi, verrà incorporato in tutti i prodotti Juniper Networks, traghettandoli in un futuro dove il software farà le reti, le gestirà e ne garantirà le operazioni.

Ma il software non può comunque prescindere dall’hardware, soprattutto se si tratta di trasportare dati. Nei prossimi anni, la fame di banda continuerà la sua folle corsa, accelerando man mano che le aziende ricorreranno in maniera sempre più massiccia a IoT e Big Data. Per questo Juniper Networks ha già pronta una nuova generazione di apparati con porte da 400 Gbps in grado di garantire i flussi generati dall’informatica e dal networking dei prossimi anni.

Anni che saranno caratterizzati da un ampio utilizzo delle tecnologie odierne, a cui si affiancheranno quelle più innovative. “La morte del datacenter è stata grandemente esagerata” - ha dichiarato Rahim – “e sono moltissime le aziende che continueranno a usarli perché il cloud permette grande flessibilità, ma non può gestire tutto.”

Secondo Rahim, il rallentamento nel mercato è stato caratterizzato soprattutto dal grande stress che l’arrivo del 5G sta ponendo sugli operatori di telecomunicazioni. I soldi sono per lo più stati destinati all’acquisto delle licenze e allo sviluppo del territorio per accogliere la nuova tecnologia. Quando riusciranno a capitalizzare sugli investimenti fatti, torneranno a spendere anche sui datacenter, che nel frattempo saranno diventati ancora più critici per lo sviluppo del loro business.