Non sono molti gli 80enni che lavorano ancora, e in genere non sono le prima persone a cui pensi per l'innovazione. Eppure negli USA alcuni di loro stanno abbracciando l'intelligenza artificiale con un entusiasmo che sfida ogni stereotipo. Per questi professionisti il tema è restare rilevanti anche in età avanzata.
Il che è curioso, per non dire paradossale: si parla spesso di come l'AI minacci in particolare i ruoli junior, e allo stesso tempo chi resta attivo più a lungo fa più o meno la stessa cosa, perché rende meno facile l'ingresso dei più giovani.
Degli 80enni che usano l'AI sembra una combinazione micidiale da questo punto di vista.
Attenzione però a non cedere alla tentazione di critiche troppo facili: non si tratta sempre di persone che potrebbero andarsene tranquillamente in pensione. A volte, purtroppo, ci si trova a dover lavorare per forza. Chiaramente il sistema sociale ed economico degli USA è diverso, in particolare il sistema previdenziale, ma anche in Europa e in Italia dobbiamo porre attenzione a questi aspetti.
Ecco allora che alcuni di questi anziani lavoratori scoprono l'IA come risorsa professionale, e alcuni di loro si imbarcano in corsi di formazione specifici - per esempio studiando il prompt engineering. "Quando ho compiuto 80 anni, mi sono chiesto: 'Come voglio finire?' La prima risposta che mi è venuta in mente è stata: 'Voglio finire forte.' Quindi devo imparare l'AI", racconta una di queste persone, intervista da Business Insider.
Alcuni poi sono imprenditori e imprenditrici "che non mollano", e che nonostante l'età fondano aziende di consulenza e formazione sull'AI; è io caso di Phyllis Scalettar, che sta per compiere 80 anni e ha da poco fondato una società specializzata, dopo aver fatto a sua volta corsi di formazione nel 2023.
Formazione per i senior
I casi eccezionali sono forse ammirevoli, ma in genere i lavoratori più anziani sono anche i più difficili da riposizionare quando il lavoro cambia radicalmente a causa dell'AI. Un'indagine del 2024 condotta dall'organizzazione no-profit Generation ha scoperto che solo il 13% dei lavoratori oltre i 45 anni utilizza strumenti di AI generativa sul posto di lavoro, principalmente attraverso l'autoapprendimento.
E naturalmente le persone più mature sono anche quelle meno selezionate dai reclutatori: solo il 7% si dichiara molto propenso a considerare candidati di 65 anni o più per posizioni che richiedono regolarmente l'uso di strumenti AI, contro il 57% per candidati tra i 25 e i 34 anni. Oltre la metà dei manager afferma di essere poco o per nulla propenso a considerare un candidato over 65.
Di fronte a questa sfida, stanno proliferando corsi online e in presenza dedicati specificamente agli anziani e all'apprendimento dell'AI. ."Non crediamo che ci sia un momento nella vita in cui si dovrebbe smettere di imparare o essere curiosi", spiega Marisa Giorgi, direttrice dello sviluppo curricolare presso una scuola di formazione per adulti.
Naturalmente poi la formazione per adulti resta una risorsa per tutti, non solo per quelle persone che - per volontà o per scelta - stanno ancora lavorando. Anzi, spesso e volentieri i corsi di formazione sono un modo eccellente per coltivare l'automiglioramento dopo la fine della vita lavorativa. Un periodo che può rivelarsi particolarmente difficile, in particolare per chi ha risorse finanziarie limitate.