Come è fatto il sistema a LED via PoE

CIE Telematica e Microsens hanno sviluppato una soluzione di illuminazione Smart a LED che elimina le lampade a 220 V e integra l'illuminazione su IP e PoE

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a cura di Giuseppe Saccardi

Come è fatto il sistema a LED via PoE

Ma da cosa è composto un sistema come quello sviluppato da Microsens e CIE Telematica?

I componenti sono pochi e hanno compiti precisi: la lampada a LED, un controller intelligente per integrare lampada e sensori nella rete IP, un sensore che rileva parametri ambientali, un engine intelligente per alimentare le lampade via PoE+, una rete di switch che operano come centri di controllo per il sistema di illuminazione, una app residente negli switch che gestisce le varie funzioni.

CIE Microsens 4

I componenti del sistema Smart Lighting

Vediamoli più in dettaglio:

  • Smart Engine: è il dispositivo che provvede a distribuire l'energia alle lampade a LED su connessioni PoE. Utilizza il medesimo tipo di cablaggio dei dati. Il dispositivo può essere installato in un armadio o sospeso a soffitto, ad esempio nel tipico controsoffitto a pannelli fonoassorbenti da ufficio.
  • Sensori: sono dispositivi allocati vicino alla lampada che rilevano i parametri ambientali. Ad esempio, il livello di luce dell'ambiente o la presenza di persone in modo da accendere o spegnere automaticamente l'illuminazione, oppure che rilevano la temperatura del locale.
  • Controller Intelligente: lo Smart Lighting Controller è l'elemento di congiunzione tra il sistema di illuminazione e la rete IP. Ha il compito di gestire il traffico dati (e cioè il dialogo) tra la rete e i sensori. E' tipicamente integrato nella lampada ma è possibile anche una installazione separata in prossimità.
  • Switch di rete: sono apparati di rete che, equipaggiati con sistema operativo Linux, hanno il compito addizionale a quello usuale di inoltro dei pacchetti dati di controllare le lampade a LED.

Applicazioni (App): Sono applicazioni installabili sugli switch. Possono operare in parallelo e forniscono svariate funzioni. Ad esempio, la Smart Director riceve i messaggi dallo smartphone o dal tablet dell'utente e inoltra il relativo comando al controller delle lampade a LED interessato.

Interazione friendly Utente – Smart Lighting

Il sistema nel complesso, evidenzia Meregalli, presenta il beneficio della estrema semplicità di funzionamento e dell'automazione.

Il rilevatore di presenza rileva quando una persona entra in una sala e accende la luce, il sensore di luminosità la regola automaticamente al livello prestabilito compensando quella che entra dalle finestre, l'utente può variare l'intensità luminosa tramite una barra di controllo sul suo dispositivo così come si fa con il volume.

Da parte sua lo Smart Director residente sullo switch di rete trasmette i comandi allo Smart Lighting Controller, che da parte sua procede a regolare i parametri della lampada in base alle richieste pervenute. E quando l'ultima persona lascia la stanza l'illuminazione viene subito spenta.

Basso consumo di energia e "la luce quando e dove serve", osserva Meregalli, apre la strada a consistenti benefici economici ed ambientali e a una maggior sicurezza complessiva.