La consumerization e il BYOD

La Consumerization spinge l’ingresso della mobility in azienda. Occorre attrezzarsi, impostando una strategia, scegliendo gli strumenti e definendo processi e modelli di business

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a cura di Gaetano Di Blasio

La consumerization e il BYOD

La consumerization ha portato il BYOD (Bring Your Own Device), fenomeno per il quale l'amministratore delegato, o il top manager in generale, pretende di utilizzare l'ultimo "grido" di smartphone o tablet, acquistato personalmente, per il lavoro in mobilità. L'uso di dispositivi privati è ormai una realtà in circa il 90% di aziende italiane, il 63% delle quali ha modificato le proprie policy per il BYOD (fonte: Avanade).

I Millennials, giovani tra i 18 e i 30 anni, si affacciano adesso al mondo del lavoro (all'estero il fenomeno è più avanti), ma sempre più rapidamente sconvolgeranno le dinamiche consolidate. Il tema è più sociologico che tecnologico e non lo approfondiremo, ma l'effetto da considerare in azienda è che la separazione tra casa e ufficio, tempo libero e tempo dedicato al lavoro sarà sempre meno netta.

"Nati" con la possibilità di essere sempre connessi, abituati a comunicare in tempo reale con amici e contatti, assuefatti ad avere tutto il loro mondo a portata di "touch" sul proprio smartphone, pretenderanno lo stesso anche sul posto di lavoro. Le aziende che non soddisferanno questa esigenza potranno assumere solo gli "ultimi della classe" e, contemporaneamente, non sapranno sfruttare le potenzialità di nuovi modelli di business. È una questione di sopravvivenza.