La collaborazione nel DNA

La Generazione Z si prefigura come la leva strategica per le PMI che mirano a svilupparsi in contesti internazionali. Lo evidenzia una ricerca di Ricoh Europe

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a cura di Giuseppe Saccardi

Un'altra considerazione può essere fatta. L'espansione di un'azienda a livello globale rende necessaria una struttura organizzativa piatta, flessibile e a rete. Un'impresa in cui tutto viene controllato centralmente non è adatta a gestire un business globale in cui sono necessarie autonomie e competenze locali.

Le strutture meno rigide consentono, da questo punto di vista, dinamicità ed efficacia nello sviluppo delle strategie a livello locale.

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Le aspettative della Generazione Z in merito al posto di lavoro sono allineate con questa nuova tipologia di struttura. A parte uno stipendio adeguato (cosa che peraltro non la distingue molto dalle generazioni precedenti), la Generazione Z ricerca infatti in azienda:

  • equilibrio tra vita personale e lavoro (48%).
  • orari flessibili, possibilità di carriera e un posto di lavoro sicuro (tutti al 42%)..

Queste aspettative implicano un cambiamento rispetto alle strutture manageriali tradizionali e una maggiore indipendenza delle persone.

A cogliere i vantaggi dello sviluppo di un mercato globale, osserva Ricoh e non è difficile essere d'accordo con il fornitore mondiale di soluzioni per la stampa office e per il production printing, servizi documentali e servizi IT, saranno quindi le PMI che nei prossimi anni riusciranno a valorizzare le attitudini e le competenze della Generazione Z.