Microsoft ha annunciato la costruzione di quello che il CEO Satya Nadella ha definito il "datacenter più grande al mondo". Nascerà - se la promessa sarà mantenuta - sul sito dove avrebbe dovuto nascere un stabilimento Foxconn, progetto si cui poi non si è fatto più nulla.
Secondo le dichiarazioni di Satya Nadella il nuovo impianto di Fairwater sarà dieci volte più veloce del supercomputer più potente esistente, ospiterà "centinaia di migliaia di processori Nvidia GB200" e richiederà una quantità di collegamenti in fibra ottica sufficiente a fare quattro volte e mezzo il giro della Terra.
Numeri che fanno girare la testa e che rappresentano un investimento complessivo di 4 miliardi di dollari per questo secondo datacenter, che si aggiunge ai 3,3 miliardi già stanziati per il primo.
Il data center sorgerà nel luogo che era stato destinato a uno stabilimento Foxconn che, sulla carta, avrebbe portato ben 30.000 posti di lavoro; numero poi ridotto a 13.000 e poi a solo 281 unità. Il progetto su poi abbandonato dal colosso asiatico.
Il progetto di Microsoft può quindi essere una sorta di riscatto per la comunità locale, di cui fa parte anche il presidente dell'azienda Brad Smith. "Questo momento significa molto più di una semplice nostalgia personale", ha scritto nel suo blog post. "Dimostra che il Wisconsin non ha solo un orgoglioso passato industriale, ma sta contribuendo a definire il futuro dell'innovazione americana".
Tecnologia all'avanguardia e sostenibilità ambientale
I numeri del progetto sono impressionanti: Microsoft prevede di impiegare circa 3.000 lavoratori per la costruzione dei datacenter e 800 dipendenti a tempo pieno per il loro funzionamento. Scott Guthrie, vicepresidente esecutivo per Cloud e AI di Microsoft, ha spiegato che oltre il 90% della struttura sarà raffreddata attraverso un sistema a circuito chiuso che riduce drasticamente il consumo d'acqua, equiparandolo a quello annuale di un ristorante americano.
Il sistema di raffreddamento di Fairwater si basa sulla seconda più grande centrale frigorifera raffreddata ad acqua del pianeta, con 172 ventole da 6000 mm che si occupano di raffreddare l'acqua nel sistema a circuito chiuso. Per alimentare questa infrastruttura energivora, Microsoft sta costruendo un impianto solare da 250 MW, promettendo di bilanciare ogni kilowattora consumato da fonti fossili con una quantità equivalente di energia rinnovabile.
Non tutti guardano con favore a questo sviluppo. I gruppi ambientalisti di Clean Wisconsin hanno sollevato preoccupazioni significative: il campus Microsoft, insieme al vicino datacenter Vantage di Port Washington, consumerà energia sufficiente ad alimentare 4,33 milioni di abitazioni. Un numero che supera di gran lunga le 2,8 milioni di abitazioni presenti nell'intero stato del Wisconsin.
Nonostante le rassicurazioni di Microsoft sulla sostenibilità del progetto e gli investimenti nelle energie rinnovabili, resta aperta la questione dell'impatto ambientale complessivo di un'infrastruttura di tali dimensioni. La sfida sarà dimostrare che è possibile conciliare l'innovazione tecnologica di frontiera con la responsabilità ambientale, in una regione che ha già pagato il prezzo delle promesse non mantenute dell'industria tech.