Nel 2018 più All Flash e data management per lo storage

Marco Pozzoni Country Manager di NetApp Italia, ha delineato il futuro prossimo dello storage e l'importanza di essere un data thriver

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a cura di Giuseppe Saccardi

Forte di risultati in termini di mercato di tutto  rilievo, con le net revenue cresciute anno su anno del 6%, e al primo posto nel mercato degli  All Flash  Systems, NetApp si appresta d affrontare il 2018  con l'obiettivo, ha evidenziato Marco Pozzoni, Country Manager di NetApp Italia, di rispondere alle nuove sfide che si prospettano per le aziende in un mercato molto dinamico dove la giusta adozione di tecnologie ad alte prestazioni può fare la differenza tra l'avere successo o  non riuscire a reggere una competizione sempre più globale ed agguerrita.

Tra gli obiettivi che persegue con investimenti massicci vanno annoverati quello di mettere a disposizione delle aziende soluzioni che  abilitino un forte controllo di ambienti sempre più basati sul cloud ibrido,  la protezione dei dati nel loro intero ciclo di vita, la fruizione ad alta velocità delle applicazioni business e porre le basi  per evolvere verso data center di nuova generazione.

La chiave di volta per  fornire alle aziende i benefici citati, ha osservato NeApp, è rappresentata  dalla sua data fabric, ideata e strutturata per permettere alle aziende  di accelerare la digital transformation e indirizzare in modo specifico tre aspetti chiave del business: rafforzare  il cloud ibrido, procedere nello sviluppo di data center altamente performanti,  modernizzare  l'IT con soluzioni di storage  e funzionalità avanzate di data management.

Per  meglio identificare  le esigenze e la realtà del mercato e come  lo affrontano le diverse aziende ha realizzato uno studio che ha suddiviso le aziende in diverse categorie che vanno da quelle che riferisce come "data resister", restie quasi ad ogni cambiamento, ai "data thriver" che  identificano  le aziende che  grazie ad una spinta fruizione dei dati e di cosa offrono sono in grado di prosperare.

Il comportamento di quest'ultime, ha evidenziato, è quello che dovrebbe essere preso a riferimento ma che richiede un approccio al dato in modo organico, dal considerarlo un asset strategico  alla sua qualità,  dal far si che IT e business lavorino in sintonia sino ad  una elevata e approfondita  visibilità e controllo su dati e applicazioni, che  devono essere disseminati per l'azienda in modo uniforme.

Il fatto è che al momento quelli che appartengono a questa categoria sono solo l'11%, ma questi si caratterizzano per una efficienza  operativa, l'acquisizione di nuovi clienti e una crescita che va a secondo dei fattori da 2 a 6 volte quella dei concorrenti sul mercato.

Di certo però non basta la volontà per essere un data thriver, servono anche le tecnologie, esigenza a cui NetApp ha risposto  con una serie di recenti rilasci e investimenti in:

  • Il completamento del proprio portfolio di soluzioni convergenti
  • Il rilascio del suo sistema operativo ONTAP versione 9.3 caratterizzato  da una maggior velocità,  semplicità e sicurezza a livello dell'intera sua struttura di data fabric.
  • Rilasci congiunti con Microsoft  per quanto concerne  la gestione del dato  in ambiente Azure Enterprise NFS Service.
  • La trasformazione dell'esperienza dell'utente  mediante  il cognitive computing.

Va osservato che l'approccio di NetApp per quanto concerne   sistemi convergenti è volto a coprire le diverse realtà esistenti nell'IT aziendale in modo da lasciare una elevata  libertà alle aziende per quanto concerne le tecnologie di base da usare.

Per questo ha inserito a portfolio tre diverse modalità di implementazione di soluzioni convergenti.

Netapp soluyzioni convergenti JPG

Le soluzioni convergenti del portfolio NetApp

Una prima è costituita da FlexPod, che ha ideato con Cisco, una seconda è rappresentata da NFLEX, che ha sviluppato con Fujitsu mentre una terza,  la NetApp HCI, è di proprietà e rappresenta una soluzione  scalabile per realizzare cloud di tipo privato.