C'è una nuova opzione per chi cerca storage professionale ad alte prestazioni. A Milano è stata svelata una piattaforma all-flash NVMe di nuova generazione, progettata specificamente per sostenere il peso dei carichi di lavoro mission-critical e l'espansione delle applicazioni di intelligenza artificiale.
La soluzione mira a consolidare in un'unica architettura ambienti eterogenei, dai mainframe ai sistemi aperti, rispondendo alla necessità di gestire la crescita massiva dei dati in tempo reale senza compromettere la continuità operativa.
Le infrastrutture legacy attuali faticano sempre più a garantire le performance e la resilienza necessarie per i moderni ecosistemi digitali. Le aziende si trovano a dover coniugare la gestione di database tradizionali con le nuove esigenze di analisi imposte dal machine learning, spesso su architetture non pronte per questo salto evolutivo che richiede efficienza e rapidità di accesso.
In questo scenario si inserisce la proposta di Hitachi Vantara, che con la sua Virtual Storage Platform One (VSP One) Block High End punta a ridefinire gli standard di affidabilità. Il dato tecnico centrale su cui si gioca la partita è la disponibilità dichiarata del 99,999999%, nota nel settore come "otto nove". Dietro questa cifra apparentemente astratta si nasconde una realtà operativa brutale: significa limitare il tempo di inattività non pianificato a circa 315 millisecondi in un intero anno. Si tratta di un margine impercettibile, inferiore a un battito di ciglia, che separa la continuità operativa dal disservizio in settori critici come la sanità o il banking, dove il fermo macchina non è un'opzione contemplabile.
La sicurezza integrata nel "ferro"
La resilienza informatica non è più affidata solo al software, ma viene integrata direttamente nell'hardware. La piattaforma adotta misure di protezione certificate FIPS 140-3 di Livello 2 e supporta snapshot immutabili per garantire il ripristino dei dati anche in caso di attacchi ransomware sofisticati.
Inoltre, l'infrastruttura è progettata per mitigare quasi a zero il rischio di perdita di dati, offrendo garanzie di ripristino rapido che sono essenziali per mantenere la fiducia in un'economia basata sui dati.
Sostenibilità e prospettive future
Sul fronte della sostenibilità, l'architettura introduce algoritmi di compressione adattiva e una gestione energetica dinamica. Questo approccio non solo ottimizza lo spazio, ma riduce attivamente l'impronta di carbonio del data center.
Tuttavia, la disponibilità globale prevista per l'inizio del 2026 rappresenta l'aspetto più controverso: pianificare oggi un'infrastruttura critica con un orizzonte temporale così ampio richiede una visione strategica che scommette sulla stabilità del vendor piuttosto che sulla velocità di implementazione immediata.