Quanto costa un POS portatile? Guida ai costi nascosti e commissioni

Se volete sapere davvero quanto costa un POS portatile, questa guida vi farà evitare brutte sorprese. Scoprirete tutto su costi fissi e variabili.

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a cura di Dario De Vita

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Se state pensando di acquistare uno dei migliori POS portatili per accettare pagamenti con carta, quasi sicuramente vi sarete chiesti: quanto costa davvero questo apparecchio? In questa guida analizziamo tutti i costi associati all'uso di un POS mobile, dalle commissioni per transazione a eventuali costi nascosti che possono sfuggire a una prima lettura del contratto. Continuate a leggere per capire quale modello conviene davvero in base al vostro volume di vendite. Invece, se siete proprio alle prime armi, vi suggeriamo di iniziare a leggere il nostro approfondimento su come funziona un POS mobile, in modo da avere una guida completa per esercenti e professionisti.

Quanto costa un POS portatile?

Quando si tratta di POS portatili, i costi si articolano in diverse voci, ed è fondamentale conoscerle per scegliere il modello più adatto al proprio business. In genere, è previsto un costo iniziale per l'acquisto del dispositivo e delle commissioni sulle transazioni effettuate. In alcuni casi, il pagamento di un canone mensile può azzerare o ridurre queste commissioni.

Il prezzo di un POS mobile base, ovvero senza stampante integrata, si aggira tra i 20€ e gli 80€. Si tratta di modelli essenziali, pensati per essere utilizzati tramite smartphone o tablet collegati via Bluetooth, ideali per chi cerca una soluzione leggera e a basso costo. Un esempio in questa categoria è il SumUp Air o il myPOS Go. Se invece si preferisce un POS dotato di stampante integrata, utile per emettere ricevute cartacee direttamente dal terminale, il costo aumenta, collocandosi mediamente tra i 100 e i 250€. Modelli come l'Axerve POS Easy rientrano in questa fascia.

Oltre al prezzo di acquisto del terminale, è importante considerare eventuali costi di attivazione o di installazione. Sebbene nella maggior parte dei casi i POS portatili siano progettati per una configurazione autonoma e immediata tramite app mobile, alcuni fornitori prevedono un costo di attivazione che può oscillare tra i 10€ e i 30€. A ciò potrebbe aggiungersi una spesa per la spedizione, generalmente non oltre i 10€. È bene specificare che la necessità di un tecnico per l'installazione è rara per questo tipo di apparecchi. Solo nei casi più complessi (ad esempio per POS collegati a registratori di cassa), potrebbe esserci un costo relativo all'intervento, che può arrivare anche a 80€.

Un'alternativa all'acquisto è rappresentata dal noleggio. Alcune banche e fornitori propongono infatti il POS portatile in formula di noleggio operativo, con canoni mensili che variano tra i 10€ e i 30€. Questa soluzione può essere conveniente per attività stagionali o per chi prevede un uso limitato nel tempo. Ad ogni modo, per utilizzi superiori a 6 mesi, l'acquisto risulta nella maggior parte dei casi più vantaggioso da un punto di vista economico.

È fondamentale inoltre prestare attenzione alle eventuali condizioni contrattuali legate all’acquisto del POS. In alcuni casi, soprattutto quando il terminale è proposto a prezzi simbolici, come ad esempio a 1€, possono essere presenti vincoli contrattuali importanti, come l’obbligo di mantenere attivo il servizio per un periodo minimo (spesso 2 o 3 anni) oppure il raggiungimento di una soglia minima di transato mensile o annuale. Non rispettare queste condizioni può comportare penali anche elevate.

I costi fissi di un POS portatile relativi al canone

Molti fornitori di POS portatili, in particolare quelli legati a banche tradizionali o a servizi di pagamento integrati, offrono un canone mensile o annuale che copre diverse voci. Questo canone di solito comprende:

  • Accesso al software di gestione delle transazioni: la piattaforma che permette di monitorare, gestire e consultare il flusso delle vendite e delle transazioni. Alcuni operatori offrono anche app aggiuntive per la gestione dei resi, degli scontrini elettronici o per integrare il POS con il sistema di cassa dell'attività.
  • Assistenza tecnica: il canone può includere anche un supporto continuativo da parte del fornitore, con la possibilità di risolvere problemi tecnici relativi al terminale o alle transazioni.
  • Aggiornamenti software: alcuni fornitori garantiscono che il POS riceva aggiornamenti software periodici per migliorarne la sicurezza, l'interfaccia utente o le funzioni offerte.
  • Gestione delle commissioni: a volte, il canone mensile include la gestione delle commissioni sulle transazioni, evitando sorprese nei periodi di fatturazione.

Come accennato, i canoni mensili per i POS portatili oscillano tra 10€ e 30€ al mese per i modelli entry-level, ma possono salire anche oltre 50€ al mese per soluzioni più avanzate con funzioni extra. Il canone annuale, che può essere vantaggioso se pagato in un'unica soluzione, spesso offre uno sconto rispetto alla tariffa mensile. Ad esempio, se il canone mensile è di 20€, il costo annuale potrebbe essere proposto a 240€ (anziché 240€ + IVA).

Si può non pagare il canone del POS?

Sebbene i POS tradizionali richiedano un canone fisso mensile o annuale, esistono anche soluzioni senza canone, che rappresentano una scelta interessante per molte piccole attività. Il fornitore potrebbe offrire anche il terminale a un prezzo relativamente basso (il Nexi SoftPOS ad esempio costa meno di 20€ inclusa l'IVA), ma in questo caso è fondamentale comprendere che le commissioni sulle transazioni potrebbero essere più alte rispetto a quelle di un POS con canone mensile. Con questi terminali, l'unico costo ricorrente che dovrete sostenere sarà quello delle commissioni sulle transazioni, che variano da fornitore a fornitore. 

A questo punto, una domanda sorge spontanea: quando conviene prendere un POS con canone? Se il volume delle transazioni mensili della vostra attività è piuttosto elevato, potrebbe essere più conveniente optare per un POS con canone fisso mensile. Questo accade perché, sebbene il canone aggiunga una spesa fissa, le commissioni sulle transazioni tendono a essere più basse rispetto ai modelli senza canone.

Per esempio, un POS con canone mensile potrebbe applicare una commissione di transazione dell'1,4% anziché del 2,5%, il che porta a risparmi significativi su grandi volumi di vendite. Inoltre, il canone fisso spesso include anche assistenza tecnica illimitata e l’accesso a funzioni extra, come reportistica dettagliata, integrazione con software di contabilità e la possibilità di monitorare il flusso di cassa in tempo reale.

A quanto ammontano le commissioni sulle transazioni?

Le commissioni sulle transazioni sono tra gli aspetti più rilevanti di un POS portatile. Solitamente si aggirano tra l'1% e il 2,5% per ogni pagamento effettuato, ma possono variare in base a diversi fattori, come il volume delle vendite mensili, il tipo di carta utilizzata (credito o debito), e il contratto stipulato con il fornitore.

Ad esempio, se si sceglie un POS con canone mensile, la commissione per transazione tende ad essere inferiore rispetto a quella applicata ai POS senza canone. Nei POS con canone, le commissioni potrebbero aggirarsi intorno all'1,4%, mentre per i modelli senza canone le commissioni possono arrivare fino al 2,5%. Oltre alla percentuale per transazione, alcuni fornitori potrebbero applicare anche una commissione fissa per ogni pagamento effettuato, che solitamente è di pochi centesimi (ad esempio, 0,10€ per ogni transazione).

Foto di Pixabay da Pexels
Persona In Possesso Di Carta Di Debito - Image

I POS portatili hanno costi nascosti?

È facile concentrarsi solo sui costi evidenti, come il prezzo d’acquisto del terminale o il canone mensile, ma ci sono spesso costi nascosti che possono far lievitare il totale delle spese senza che se ne sia consapevoli fin dall'inizio. Per evitare sorprese, è fondamentale conoscere tutte le voci di spesa, che vanno al di là dei costi immediati.

Una delle spese meno visibili è rappresentata dalle commissioni minime per transazione. Anche se un POS può avere una commissione percentuale sulla transazione, alcuni fornitori applicano una commissione minima che viene addebitata anche se l'importo della transazione è basso. Per esempio, se una transazione ammonta a soli 5€ e il POS applica una commissione del 2%, alcuni fornitori potrebbero comunque applicare una commissione minima di 0,50€ o 1€, il che significa che anche le transazioni più piccole porteranno a un addebito fisso. Questo può risultare svantaggioso per quelle attività che effettuano molte transazioni di piccolo importo, come i negozi di alimentari o i servizi di trasporto. È quindi importante verificare se esistono commissioni minime e calcolare il loro impatto sul proprio business.

Costi per saldo anticipato

Molti contratti relativi ai POS portatili prevedono una penale per saldo anticipato. Questo significa che, se si decide di interrompere il contratto prima del termine stabilito, il fornitore potrebbe applicare una sanzione o richiedere il pagamento del saldo residuo. Anche se molti POS portatili sono offerti con contratti mensili o senza obbligo di durata, alcuni provider potrebbero legare il dispositivo a contratti a durata fissa (ad esempio, 12 o 24 mesi). In caso di disdetta anticipata, potreste dover pagare penali di cessazione che vanno da 50€ a 200€, a seconda delle condizioni del contratto.

Anche se la soluzione "senza canone" può sembrare allettante, bisogna essere consapevoli che una disdetta precoce può comunque generare costi aggiuntivi non evidenti in fase di acquisto. Consigliamo di leggere attentamente il contratto e verificare la presenza di clausole penali per evitare di incorrere in spese impreviste in caso di modifica del piano aziendale o nel caso si voglia cambiare fornitore.

Spese per integrazioni aggiuntive

Alcuni fornitori potrebbero proporre i loro POS limitando le funzioni, che possono essere potenziate solo attraverso un piano più costoso. Le funzioni aggiuntive potrebbero includere l'integrazione con software per la gestione dell'inventario, registratori di cassa o CRM. In questi casi, il costo per l'integrazione può variare tra i 50€ e i 200€, a seconda della complessità dell'operazione. Ad esempio, se desiderate utilizzare il POS per sincronizzare i pagamenti con il software di contabilità della vostra attività, potreste dover sostenere un costo aggiuntivo per l'accesso all'API. Questi oneri aggiuntivi rientrano tra le cosiddette "spese nascoste", che sono visibili solo a chi legge attentamente il contratto.

Trucchi per risparmiare sulle commissioni del POS

Anche se il costo iniziale del terminale può sembrare abbordabile, è spesso la somma delle commissioni che si accumula nel tempo a rappresentare una voce significativa nel bilancio di un’attività. Esistono diverse strategie che potete adottare per ridurre al minimo le commissioni e ottimizzare le spese.

  • Scegliete il POS con la commissione più bassa in base al volume di vendite: se il volume di transazioni è elevato, negoziate tariffe più basse. Molti fornitori offrono tariffe più basse per le attività con un alto volume di vendite mensili.
  • Optate per POS con commissioni fisse per transazione: se l'attività ha transazioni di piccolo importo, scegliete un POS con commissioni fisse per ogni pagamento. Le commissioni percentuali potrebbero risultare troppo alte per importi bassi.
  • Evitate commissioni aggiuntive per metodi di pagamento specifici: alcuni POS applicano commissioni più alte per carte di credito rispetto a carte di debito o bonifici. Se i vostri clienti usano principalmente carte di debito, scegliete un POS con commissioni più basse per questi metodi.
  • Usate un POS che non addebita commissioni per transazioni interne: alcuni POS non applicano commissioni per transazioni interne (ad esempio, trasferimenti tra conti aziendali). Se avete più filiali o dipendenti, cercate un POS che non addebiti commissioni per queste operazioni.

I POS portatili più consigliati

Axerve POS Easy

Axerve POS Easy è perfetto per chi cerca un terminale di pagamento portatile che unisca prestazioni e praticità. Basato sul sistema operativo Android, questo modello offre una combinazione di funzioni interessanti e un design raffinato, il tutto racchiuso in un formato compatto e leggero, con un peso inferiore ai 400 grammi. Può essere scelto tra due piani tariffari: uno con commissioni minime dell'1% e senza costi fissi, e l'altro con canone mensile. Grazie alla connettività 4G tramite SIM inclusa e Wi-Fi, è possibile effettuare pagamenti in qualsiasi luogo. La stampante integrata e l'uso di Android semplificano ulteriormente la gestione delle transazioni. Inoltre, Axerve offre assistenza tecnica disponibile sette giorni su sette, insieme alla possibilità di accredito diretto su qualunque conto bancario, senza obbligo di permanenza. Per quanto riguarda i costi, il piano con canone mensile prevede una tariffa di 17€ + IVA al mese per incassi fino a 10.000€ all'anno, e di 22€ + IVA per incassi fino a 30.000€. Il piano a commissioni, invece, non richiede alcun canone mensile, ma applica una commissione dell'1% su ogni pagamento, con una spesa iniziale di 100€ per il terminale. In entrambi i casi, è previsto un bollo di attivazione di 16€.

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Nexi SoftPOS

Nexi SoftPOS rappresenta una soluzione innovativa per chi desidera accettare pagamenti direttamente dal proprio smartphone, senza dover ricorrere a dispositivi aggiuntivi. Compatibile con dispositivi Android e iOS, questa tecnologia sfrutta il sistema NFC per permettere il pagamento contactless da carte, smartphone e smartwatch. La piattaforma garantisce una gestione semplice e sicura delle transazioni, con un vantaggio importante: nessuna commissione per micropagamenti fino a 10€ e una commissione fissa dell'1,89% per importi superiori, il tutto senza costi fissi mensili. L'attivazione del servizio avviene in tempo reale e i pagamenti vengono trasferiti sul conto bancario entro un giorno lavorativo, senza necessità di aprire nuovi conti. Inoltre, grazie all'app gratuita, è possibile inviare ricevute e gestire il proprio team, mentre il programma Protection Plus assicura la protezione della propria attività, garantendo il rispetto delle normative di sicurezza.

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SumUp Solo Lite

Il SumUp Solo Lite è uno dei lettori di carte più apprezzati a livello globale, noto per la sua praticità e funzionalità, che consente di accettare pagamenti in qualsiasi luogo. Si connette tramite Bluetooth allo smartphone e, grazie all’app gratuita SumUp, permette di gestire le vendite, emettere rimborsi, inviare ricevute elettroniche, monitorare i risultati e gestire le mance in modo molto semplice. L’impostazione iniziale è rapida e non richiede competenze tecniche, mentre il POS è compatibile con numerosi accessori SumUp, come le basi di ricarica e i sistemi di cassa avanzati. Non ci sono costi fissi né abbonamenti mensili, ma solo una piccola percentuale per ogni transazione. Inoltre, il conto aziendale gratuito SumUp e la carta Mastercard inclusa permettono di accedere ai guadagni già dal giorno successivo, compresi i weekend e i giorni festivi. Accetta tutti i principali metodi di pagamento, dalle carte di debito come Maestro e VPAY alle carte di credito come Visa, MasterCard e American Express, assicurando così una grande flessibilità e evitando la perdita di clienti. Con un design moderno e leggero e una batteria che consente di processare oltre 1000 transazioni per ciclo, il SumUp Solo Lite è ideale per chi cerca un POS pratico, affidabile e che consente di lavorare in totale libertà.

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È possibile abbassare le commissioni del POS?

Sì, in alcuni casi è possibile abbassare le commissioni del POS, ma dipende dalle condizioni offerte dal fornitore del servizio di pagamento. Le commissioni sono spesso stabilite in base al tipo di contratto e al volume delle transazioni.

Qual è la commissione media per transazione?

La commissione media per transazione varia in base a diversi fattori, tra cui il tipo di attività, il volume delle transazioni, il fornitore del servizio e la tipologia di carta (ad esempio, carte di credito o di debito). In generale, la commissione oscilla tra il 0,5% e il 3% dell'importo della transazione.

I POS portatili possono gestire più tipi di pagamenti simultaneamente?

Alcuni modelli accettano simultaneamente diverse modalità di pagamento (carta di credito, NFC, QR code, ecc.), ma non tutti sono così versatili. Per ottimizzare l’esperienza del cliente e ridurre i tempi di attesa, scegliere un POS che supporta vari metodi di pagamento può essere un vantaggio, ma occorre verificare che la piattaforma di pagamento sia compatibile con tutte le opzioni.

Cosa succede se un POS si scarica durante una transazione?

Nel caso di una batteria scarica, molti POS hanno una funzione di salvataggio che consente di completare la transazione offline, memorizzando i dati per sincronizzarli successivamente.

Posso utilizzare un POS per emettere fatture elettroniche?

Alcuni modelli supportano l’emissione di fatture elettroniche direttamente dal terminale, ma solo se sono compatibili con il sistema fiscale del paese in cui operate.

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