IT italiana al palo
Assinform rende noto che a livello mondiale, l'economia digitale cresce del 5,2%, portando impulsi innovativi che aiutano la ripresa e giungendo a coprire quasi il 6% del PIL mondiale. In particolare, l'economia reale nel 2012 è cresciuta nel mondo del 3,2% rispetto all'anno precedente. Mentre, come detto, il mercato complessivo è in calo in Italia.
Dichiara infatti il presidente di Assinform: "Siamo in un contesto nazionale ancora poco sensibile all'innovazione, in cui per un'impresa ogni nuovo investimento rappresenta un vero e proprio azzardo, così che le best practice rimangono fenomeni isolati e non acquisiscono la dimensione necessaria a incidere sui trend negativi e a compensare la crisi dell'IT tradizionale. Da qui le ragioni del ritardo con cui si va affermando l'economia digitale in Italia rispetto al resto del mondo e il continuo calo di fatturato del settore IT che, per il quinto anno consecutivo, chiude i conti in rosso con - 4% di calo di fatturato, spinto verso il basso dalla crisi delle componenti tradizionali, che rappresentano ancora la quota preponderante del mercato".
Fonte: Assinform - NetConsulting
In Europa il tasso medio di crescita del GDM si è attestato a +0,6%, ma il peso dell'economia digitale è giunto al 6,8% del PIL europeo. Nello stesso periodo, in Italia l'economia reale è calata del -2,4%, mentre il Global Digital Market, che rappresenta il 4,9% del PIL nazionale con un valore di 68.141 milioni di euro, ha registrato una dinamica del -1,8%. Tale trend, pur essendo in attenuazione rispetto all'anno precedente (-2,1%nel 2011/10), segnala la crisi dei servizi ICT tradizionali(-4,7%), che rappresentano in valore oltre la metà del mercato, a cui si oppone la crescita dei contenuti e pubblicità digitale (+7,2%) e del software e soluzioni ICT (+2,4%).