UCaaS: lo scenario che si delinea

Non è ancora maturità ma si sono fatti grandi passi in avanti verso i servizi cloud che alimentano le promesse di analytics sui big data, la comunicazione unificata e l'affermazione di nuovi modelli di data center

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a cura di Riccardo Florio

UCaaS: lo scenario che si delinea

Nel corso dell'ultimo anno è continuata la corsa dei produttori per rendere disponibili soluzioni cloud a una platea di aziende sempre più estesa. Pur nella diversità degli approcci le linee guida che si individuano negli sviluppo di prodotto per soddisfare il contesto di utilizzo che caratterizza un'azienda di classe enterprise o di una PMI, sono abbastanza ben identificabili.

Di massima, si tratta di soluzioni software basate su robusti standard industriali (come IP, SIP, Linux) e molto espandibili che rispondono alle esigenze di comunicazioni fisse e mobili, con una crescente attenzione alla videocomunicazione in alta definizione. Le soluzioni sono fruibili sia in modo localizzato o, per la fascia enterprise dove ad una o più sedi principali si affiancano decine o centinaia di sedi secondarie, che in realtà geografiche fortemente distribuite. Nelle implementazioni dedicate ai provider di servizi, che di solito sono derivate o una espansione della versione per ambienti enterprise arricchite da funzioni multi tenant e con una più robusta sicurezza, permettono l'erogazione di servizi UC avanzati sia alle piccole che alle medie azienda. 

Più in generale, le piattaforme rilasciate si propongono di rispondere a due diverse classi di macro utilizzatori, pur condividendo aspetti comuni quali una spinta virtualizzazione, architettura multi server, opzioni di resiliency atte a garantire la continuità del servizio.

La prima classe comprende le imprese che avendo dato il via a progetti e processi di virtualizzazione delle proprie applicazioni IT e ICT desiderano realizzare ambienti di Private Cloud per razionalizzare ulteriormente la propria infrastruttura di supporto alle applicazioni e di interazione tra dipendenti e da e verso i clienti o i partner commerciali.

La copertura geografica delle sedi aziendali e degli utilizzatori fissi e mobili è realizzata tramite architetture che permettono di creare ambienti distribuiti, con sistemi interconnessi da linee di giunzione ad alta velocità, in topologia magliata e con linee e porte generalmente ridondabili quando sono necessarie funzioni di fault tolerance o il ripristino delle comunicazioni in modo automatico su percorsi di rete alternativi.

Praticamente in tutte le soluzioni, anche se costituite da più server fisici o virtuali distribuiti su più siti, le piattaforme sono gestibili centralmente come se fossero un'unica entità logica. 

La seconda classe comprende i fornitori di servizi di UCC che si trovano nella necessità di approntare una infrastruttura cloud atta ad erogare a piccole e medie aziende servizi di Unified Communication e che necessitano a tal fine di soluzioni multitenancy, dotate di adeguate funzioni di provisioning automatizzato e atte ad erogare evoluti servizi di video collaborazione e di mobilità, che si evidenziano come i principali trend in atto tra gli user aziendali.

Quello dei provider di servizi UCaaS è un campo complesso. I service provider, erogando servizi sia UCC che servizi voce a numerose realtà di settori industriali anche profondamente diversi, richiedono soluzioni caratterizzate anche da una forte flessibilità per quanto concerne la gestione delle licenze e l'unificazione dei sistemi di gestione e di monitoraggio dell'infrastruttura, che deve caratterizzarsi con un'alta affidabilità in modo da poter a loro volta garantire contrattualmente SLA adeguati ai propri clienti ed utilizzatori finali.