Riverbed alletta il canale ad affrontare i 'Transformer'

Il vendor indaga sui CIO avveduti in grado di concepire la trasformazione tecnologica in vantaggio competitivo per la propria azienda. Un quadro che illustra opportunità per il canale che andrà a proporre soluzioni per l'ottimizzazione nella gestione di dati e applicazioni sulla rete

Avatar di Loris Frezzato

a cura di Loris Frezzato

I Transformer sono tra noi. Ne è convinta Riverbed, che ha voluto saggiare la predisposizione all'innovazione attraverso le tecnologie IT dei decisori d'acquisto in EMEA, attraverso un'indagine statistica affidata a Loudhouse su un campione di 1012 aziende di medio-grandi dimensioni.

Tra questi, il vendor è riuscito a identificare quelli che chiama 'Transformer', ossia quelle aziende che utilizzano la tecnologia per trasformare e amplificare le prestazioni aziendali, come strumento per generare del business.

"Abbiamo, con questa indagine, voluto capire come si sono orientati gli investimenti degli ultimi anni e vedere la percentuale di adozione di nuove applicazioni e le risposte delle aziende ai trend in atto - ha dichiarato Nino D'Auria, Vice President of Channel Sales EMEA di Riverbed -. Tra gli intervistati, sono stati identificati alcuni che definiamo 'Transformer', ossia quei decisori IT che non ragionano solo in termini di aggiornamento delle tecnologie, ma che considerano gli investimenti IT in funzione della crescita del business aziendale".

Nino D'Auria - Vice President of Channel Sales EMEA di Riverbed

"Non tanti rispetto al campione, a dire il vero: solo una azienda su 4 può rientrare in tale definizione, ossia solo il 25% di questi sono riusciti a coniugare una lungimirante adozione sul fronte applicativo con una corretta preparazione dal punto di vista infrastrutturale. Tutti, dai fornitori ai clienti, siamo infatti portati a operare con una costante pressione che ci porta a dovere giustificare l'investimento e il suo ritorno in termini di costi, tempi e performance".

Sono diversi gli elementi emersi nel corso dell'indagine, come il fatto che il 70% di questi Transformer si attendono un ritorno dagli investimenti in tecnologie adottate già nel giro di 2 o 3 anni, e il 62 % vede i nuovi progetti implementati come un successo per la loro azienda, da leggere come indice di una fiducia nelle nuove tecnologie, contro il 52% delle altre aziende".

Interessante notare come il survey riveli che il 77% dei Transformer ha già correttamente completato o avviato il percorso di data center consolidation o un'ottimizzazione dello stesso, rispetto ai non Transformer, i quali danno invece priorità all'efficienza. Un segnale che Riverbed interpreta come la necessità di apportare delle modifiche strutturali alle architetture dei data center e di rete aziendali.

"Riverbed si focalizza principalmente su quattri aspetti - prosegue D'Auria -: a partire dalla Wan optimization, con ottimizzazione del traffico su rete estesa, ma ora è attiva anche sul fronte delle analisi delle performance, attraverso l'acquisizione di Opnet e la soluzione Cascade, siamo in grado di offrire strumenti per fare un'analisi delle performance delle attività di rete e del lato applicativo".

"A questo si aggiungono tutte le funzionalità offerte dalla nostra soluzione, di Branch Converged Infrastructure, Granite, per la gestione della grande quantità di dati che non risiedono all'interno del data center attraverso uno storage virtualizzato. A tutto ciò si aggiungono le nostre soluzioni di application delivery control, attenenti alle applicazioni già residenti in cloud, accessibili in maniera corretta da remoto".

Argomenti che il vendor declina nel proprio processo di qualificazione del canale, al quale viene delegata la quasi totalità del business, prima limitato alla parte di offerta di networking e negli ultimi tempi esteso ai molteplici aspetti di ottimizzazione sovraelencati.

"Il partner preferenziale cui noi ci rivolgiamo è un operatore che già opera nell'ambito dell'infrastruttura e dello storage - spiega il Vice President -. A supporto di tale canale abbiamo varato a inizio anno un nuovo programma di canale, interamente incentrato sulle competenze e non meramente sul revenue. Supporti che prevedono un percorso per la certificazione, su una o più aree, con tempi di applicazione fino a inizio luglio".

Le categorie di partner previsti comprendono l'Authorized, il livello base che non richiede certificazione alcuna, mentre le altre certificazioni sono cumulative: da una specializzazione, fino a poter avere tutte le competenze disponibili, dalla Wan Optimization, Storage Delivery, Performance Management o Application Delivery Control. I Premiere hanno una o due specializzazioni, mentre gli Elite ne hanno almeno 3.