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Robotizr semplifica la gestione dei robot industriali con un'interfaccia intuitiva e semplice

Robotizr è una startup di Reggio Emilia che ha sviluppato un'interfaccia grafica digitale per gestire e monitorare con facilità i bracci robotici.

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a cura di Marina Londei

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Oggigiorno sempre più imprese manifatturiere si affidano a macchinari industriali, come bracci robotici, per svolgere più velocemente le loro attività. Pur essendo ormai essenziali per aumentare la produttività, questi macchinari sono molto complessi da programmare e richiedono figure tecniche qualificate che non tutte le aziende possono permettersi di assumere.

In alcuni casi le sfide e i costi associati a queste tecnologie sono talmente pressanti che molte realtà rinunciano ai robot industriali, rischiando però di perdere il proprio vantaggio competitivo.

Per facilitare l'adozione e l'uso dei macchinari industriali, Robotizr ha sviluppato una soluzione intuitiva che semplifica la programmazione dei robot, rendendola accessibile anche a figure senza esperienza tecnica.

Fondata da Marco Bassoli e Federico Cocconcelli, la startup offre alle imprese un'interfaccia no-code intuitiva per il controllo completo dei bracci robotici che non richiede conoscenze di programmazione o PLC.

Bassoli e Cocconcelli hanno deciso di investire su un settore avanzato che però peccava in usabilità, capendo che avrebbero potuto fare la differenza e migliorare il mondo dell'interazione uomo-macchina.

Grazie al loro percorso di studi incentrato sull'elettronica e sull'informatica, i due co-fondatori sono riusciti a individuare una soluzione che potesse eliminare la complessità presente nell'ambito della programmazione dei bracci robotici, facilitando l'interazione con essi.

Finora infatti i bracci robotici venivano comandati scrivendo righe di codice per fargli eseguire una sequenza di azioni; Robotizr ha eliminato la parte più tecnica introducendo elementi no-code che semplificano la gestione dei bracci e la rendono più intuitiva. 

Oltre alla proposta di valore basata sul no-code, l'obiettivo della startup è fornire una piattaforma che unifichi gli hardware industriali in modo che l'azienda gestisca tramite una sola interfaccia diversi impianti industriali e macchinari di più fornitori. 

Le sfide per gestire i diversi macchinari non mancano: essendoci molta varietà, Robotizr sta espandendo progressivamente il suo raggio d'azione su più robot. Attualmente la startup ha all'attivo partnership con vari system integrator e distributori per creare un livello intermedio di comunicazione tra la propria soluzione e i diversi modelli di macchinari industriali. 

Robotizr
Robotizr

Oggi Robotizr collabora con diversi enti di ricerca e produttori, i quali si sono dimostrati fin da subito disponibili a supportare l'integrazione del sistema nei propri macchinari.

La semplificazione dell'interfaccia va infatti a vantaggio anche dei fornitori di soluzioni robotiche: da una parte, essendo da sempre focalizzati sull'hardware, sarebbe difficile per loro rivede il modello di business per orientarsi anche sul software; dall'altra, la soluzione di Robotizr facilita la diffusione delle loro tecnologie anche in quelle aziende che prima non usavano gli impianti robotici proprio per via della difficoltà di programmazione. 

La soluzione è scalabile su diverse applicazioni, hardware e industry, adatta quindi a tutte le aree dove c'è automazione, anche senza robot.

La startup è già presente sul mercato e ha da poco chiuso il round pre-seed. Robotizr ha già eseguito diverse installazioni prototipali in diverse aziende e sta lavorando per ottenere nuovi clienti e arrivare al prossimo round di investimento previsto per la seconda metà dell'anno.

Un altro scenario che si sta aprendo per la startup è anche la gestione di flotte di veicoli a guida autonoma, in particolare per gestire la sequenzialità delle azioni che deve eseguire il sistema per definire delle missioni complete. 

Con Robotizr le imprese possono programmare un macchinario industriale in pochi e semplici passi e modificare facilmente i flussi di lavoro, liberando così tutto il potenziale della linea produttiva.