Il settore delle stablecoin sta attraversando una fase di trasformazione silenziosa ma decisiva, dove gli investimenti strategici e le partnership istituzionali stanno sostituendo la speculazione come motore principale di crescita. Un fenomeno che impatta anche sull'attività di banche private e banche centrali in tutto il mondo, non ultima la BCE e il progetto Euro Digitale.
In particolare, negli ultimi giorni ci sono stati nuovi segnali favorevoli per le stablecoin, con iniezioni di capitale mirate e collaborazioni con i giganti dei pagamenti tradizionali. La promessa di token digitali ancorati alle valute fiat sta finalmente prendendo forma non attraverso l'hype speculativo, ma mediante un deployment deliberato di capitale e infrastrutture sempre più sofisticate.
Una stablecoin è una criptovaluta progettata per mantenere un valore stabile, tipicamente ancorato a una valuta fiat come il dollaro statunitense. A differenza di altre criptovalute, che sono volatili, le stablecoin mirano a offrire la stabilità dei sistemi finanziari tradizionali, combinandola con la flessibilità e sicurezza della tecnologia blockchain.
Due round di finanziamento di Serie B hanno catturato l'attenzione degli osservatori del settore questa settimana. M0 ha annunciato giovedì 28 agosto un'iniezione di 40 milioni di dollari destinati a potenziare la sua infrastruttura di stablecoin specifica per applicazioni, consentendo agli sviluppatori di lanciare token digitali interoperabili e personalizzabili su un livello di liquidità unificato. Parallelamente, Rain ha ottenuto 58 milioni di dollari per espandere la sua infrastruttura globale di stablecoin, facilitando specificamente l'accesso di aziende e neobank a rampe di accesso, portafogli, carte e binari per transazioni transfrontaliere.
Gli investimenti quindi non vanno a nuovi token quanto piuttosto a infrastrutture scalabili e componibili che abilitano flussi di transazioni fluidi tra diverse blockchain e valute. Rain, in qualità di membro Visa, può emettere carte che funzionano ovunque Visa sia accettata, rappresentando un ponte concreto tra il mondo cripto e quello dei pagamenti tradizionali.
Il 21 agosto MetaMask ha lanciato mUSD, la sua stablecoin sviluppata in collaborazione con Bridge di Stripe e M0, portando i dollari digitali più vicino ai portafogli Web3. MetaMask USD sarà integrato direttamente, offrendo agli utenti accesso on-chain con liquidità cross-chain tramite la rete di M0. Gli sviluppatori, precedentemente ostacolati da lunghi tempi di emissione, ora beneficiano di tempistiche ridotte a settimane anziché mesi.
Mentre le banche suonano l'allarme per un potenziale esodo di depositi se le aziende di stablecoin utilizzano scappatoie normative per offrire rendimenti, i tesorieri aziendali affermano che la vera minaccia non sono i tassi di interesse ma l'infrastruttura frammentata di blockchain e portafogli concorrenti che trasforma i dollari digitali in un mosaico di sistemi incompatibili.
Goldman Sachs e la visione istituzionale: dalle cripto ai sistemi finanziari tokenizzati
Goldman Sachs ha sintetizzato il momento attuale in un report del 20 agosto, posizionando le stablecoin al crocevia di pagamenti, banking e politiche pubbliche. Secondo l'istituto, questi strumenti potrebbero evolversi in strumenti di regolamento fondamentali non solo nei mercati crypto, ma anche nelle rimesse, nel commercio e nei sistemi finanziari tokenizzati. La logica dei token di deposito tokenizzati emessi dalle banche sta in effetti guadagnando terreno, come dimostra il caso di VersaBank USA.
VersaBank USA ha avviato martedì 26 agosto un programma pilota interno negli Stati Uniti per la versione in dollari USA dei suoi depositi tokenizzati, denominati Digital Deposit Receipts. I DDR rappresentano depositi in contanti uno-a-uno che sono assicurati FDIC e promettono programmabilità ed efficienza blockchain senza il rischio di backing frazionario.
Le istituzioni FinTech stanno costruendo ponti tra il banking tradizionale e le infrastrutture delle stablecoin. Le partnership di Circle con Finastra e Mastercard illustrano l'abbraccio istituzionale crescente. Circle e Finastra hanno annunciato mercoledì 27 agosto di consentire alle banche di regolare flussi transfrontalieri in USDC anche quando pagatore e beneficiario partono da valute fiat tramite l'hub di pagamento di Finastra.
Mastercard, nel frattempo, ha collaborato con Circle martedì per consentire agli acquirer in Europa orientale, Medio Oriente e Africa di regolare in USDC o EURC, permettendo ai commercianti l'accesso a infrastrutture più veloci e sicure. Man mano che la funzionalità si espande, colmare fiducia e trasparenza diventa non negoziabile. A tal fine, Circle e Paxos, in collaborazione con la startup Bluprynt, hanno creato un sistema di verifica della provenienza per tracciare i token stablecoin fino agli emittenti verificati.
Tre punti da tenere in equilibrio: privacy, compliance e throughput delle transazioni
Nonostante tutti questi progressi, persiste una sfida strutturale più profonda. Le stablecoin devono giostrare tre elementi diversi e occasionalmente contrastanti: privacy, compliance e throughput delle transazioni. Innovazioni come le prove a conoscenza zero e i pool abilitati KYC offrono un parziale sollievo, ma scala e interoperabilità rimangono vincoli significativi. Senza una svolta decisiva, i deployment incrementali e mirati potrebbero rappresentare il percorso più praticabile.
Quello che un tempo era un esperimento speculativo si sta ricalibrando verso un'utilità fondamentale. Se le stablecoin si evolveranno in un sistema di binari affidabile o rimarranno un monito resta da vedere, ma è chiaro che l'infrastruttura conta più del rendimento e definisce la sostenibilità del settore.