TIM, "solidi risultati" ma è tempesta per 4.500 esuberi

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a cura di Dario D'Elia

Un tempo Telecom Italia sponsorizzava le grandi avventure marinaresche di Giovanni Soldini. Negli spot c'era questa bella ed emozionante immagine di randa e fiocco gonfiati dal vento con i loghi di TIM e Alice in bella vista. Oggi però, lascia intendere che per sfruttare gli alisei favorevoli debba liberarsi di un po' di "zavorra".

E così, se da una parte l'amministratore delegato Amos Genish conferma "solidi risultati del primo trimestre 2018" e la raccolta dei frutti dell'implementazione della strategia DigiTIM, dall'altra si scopre che per 3000/4000 dipendenti si farà ricorso alla cassa integrazione.

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"TIM ha avviato fin dal mese di gennaio 2018 un confronto con le Organizzazioni Sindacali per individuare le misure a sostegno del Piano Industriale DigiTIM ed in particolare definire un piano organici coerente con le finalità e i target annunciati", si legge nella nota stampa ufficiale. 

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A gennaio Genish aveva anticipato un piano di esodi volontari (ex articolo 4 Legge Fornero) per 6.500 dipendenti, solidarietà espansiva per 4mila e assunzione per 2mila giovani. Il mancato accordo con i sindacati ha convinto la dirigenza allo strappo e così mercoledì è giunta una lettera al ministero che annuncia la cassa integrazione e ben 4.500 esuberi. Obiettivo a breve termine di Genish: tagliare 2800 dipendenti full time e magari giocare anche la carta dei prepensionamenti.

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"L'avvio da parte di Tim della procedura di CIGS per riorganizzazione per 29.736 lavoratori è l'ulteriore atto di forzatura unilaterale messo in atto dall'azienda", si legge nella nota sindacale congiunta di Slc, Cgil, Fistel Cisl e Uilcom. "Una scelta sbagliata che, oltre a non aiutare a risolvere gli indubbi problemi che vi sono, alimenta un clima di lacerazione con i lavoratori, l'esatto opposto di quello che sarebbe utile per superare le difficoltà".

La rotazione in cassa integrazione dei 29.736 lavoratori per 29 giorni nell'arco di 12 mesi corrisponde a circa 2800 esuberi.

Una tempesta perfetta.