Digital signage in 3D

Un settore in costante crescita in cui aumentano le possibili applicazioni per settori sempre più estesi dal retail, all'ospitalità, alla Sanità. Un successo guidato da importanti opportunità di business che dal punto di vista tecnologico si orienta verso un desiderio di integrazione tecnologica, risoluzione 4K, display di grandi dimensioni

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a cura di Riccardo Florio

Digital signage in 3D

La tecnologia 3D continua a rappresentare un’importante leva per questo settore (sebbene ultimamente messa un po’ in ombra dal 4K), perché promette un’esperienza visiva più stimolante, coinvolgente ed efficace attraverso una profondità di campo e un livello di dettaglio che non si riescono a raggiunge nei media tradizionali.

Inoltre, poiché le persone non hanno (ancora) questa tecnologia a casa loro, questo permette agli inserzionisti di mostrare contenuti dinamici che il 99% della popolazione non ha mai visto prima ottenendo più attenzione e per un periodo più lungo rispetto ai contenuti tradizionali 2D. La tecnologia 3D in ambito Digital signage richiede però una serie di accorgimenti tecnologici non sempre facilmente realizzabili.

Un primo indispensabile salto tecnologico si è avuto con il 3D auto-stereoscopico, ovvero "senza occhiali". Il 3D viene realizzato attraverso l'interlacciamento di più canali dello stesso contenuto (immagini o video) che vengono catturati in prospettive leggermente diverse e combinate in un'unica immagine finale composita che viene vista come tridimensionale dallo spettatore. In passato era possibile sperimentare contenuti 3-D solo con l'uso dei tipici occhiali rossi e blu ma, con l'avvento di schermi ad alta definizione e processori grafici veloci e la collocazione di specifiche lenti di fronte al display, l'interlacciamento può essere effettuato ora a livello dello schermo, vanificando in tal modo la necessità di occhiali: è lo schermo che indossa gli occhiali in modo che il telespettatore non ne abbia più bisogno.Anche se è stato superato il limite dell'osservazione 3D senza occhiali, va però affrontato il vincolo della collocazione del display che deve essere posizionato perpendicolarmente rispetto al flusso di traffico, in modo da potere essere osservato frontalmente. Inoltre, il display 3D dovrebbe sempre trovarsi a livello degli occhi affinché l’osservatore possa avere un’esperienza tridimensionale priva di alcuna distorsione. Anche la luce del sole e l’eccessiva illuminazione, ancora più di quanto non lo sia per un display 2D, rappresentano nemici che possono pregiudicare una visualizzazione ottimale.

A controbilanciare questi inconvenienti contribuisce l'efficacia dell'impatto visivo offerto da un sistema 3D e gli ambienti preferenziali per il Digital signage 3D sono da individuare in quelle aree dove le persone hanno un tempo di permanenza prolungato: per esempio aeroporti, stazioni ferroviarie, fermate dei taxi o degli autobus.

È presumibile che per il prossimo futuro il trend principale vedrà una stretta convivenza delle due tecnologie 2D e 3D, con una combinazione dei due tipi di contenuti su medesimo display.