Veeam 2020 Data Protection Trends, se la digitalizzazione si scontra con i sistemi legacy

Secondo lo studio più recente, tecnologie legacy e carenza di skill frenano la trasformazione digitale e la modernizzazione delle infrastrutture IT a livello globale

Avatar di Antonino Caffo

a cura di Antonino Caffo

Veeam ha incaricato Vanson Bourne, azienda di ricerca nel mercato della tecnologia di condurre un’indagine online su 1.550 business e technology decision maker selezionati in modo casuale in 22 paesi agli inizi del 2020. Il risultato è il Report Veeam 2020 Data Protection Trends.

Gli intervistati hanno dichiarato che i dati resi disponibili attraverso l’infrastruttura IT sono diventati il cuore pulsante delle loro aziende. Non dovrebbe quindi sorprendere che la protezione sia un tema estremamente importante, anche perché questo non comprendo solo l'effettuare il backup e il ripristino ma estendere le capacità di tutta l’azienda.

Il 40% delle imprese, però, si affida ancora a sistemi legacy per, senza rendersi conto di quanto questo possa impattare in modo negativo sul business stesso. La grande maggioranza (95%) è soggetta a interruzioni dei sistemi e, in media, ogni interruzione dura circa 117 minuti.

Le compagnie assegnano al 51% dei dati una priorità alta, con un’ora di downtime di un’applicazione che costa in media 67.651 dollari (61.642 dollari per un’applicazione a priorità normale). «La protezione dei dati è più importante che mai per permettere alle aziende di soddisfare le esigenze operative attuali e aspirare ad una reale trasformazione digitale e modernizzazione IT» ha spiegato Danny Allan, CTO and SVP of Product Strategy di Veeam.

«I dati sono oggi distribuiti in data center e cloud attraverso file condivisi, storage condivisi e piattaforme SaaS. I sistemi legacy progettati per effettuare il backup di file e applicazioni “on-premise” non possono avere successo in un mondo multi cloud ibrido e costringono le aziende a investire denaro e risorse aggiuntivi, mettendo comunque a rischio i dati”».

Secondo il feedback del report, gli aspetti più qualificanti di una moderna strategia di protezione dei dati dipendono dall'utilizzo di varie funzionalità basate sul cloud: il disaster recovery attraverso servizi cloud (54%), segue la possibilità di spostare carichi di lavoro on-premise su cloud (50%) e infine la possibilità di spostare i carichi di lavoro da un cloud ad un altro (48%).

Metà delle aziende riconosce che il cloud ha un ruolo determinante nelle strategie di data protection moderne e che diventerà ancora più importante in futuro. Per un progetto di data protection davvero moderno, un’azienda ha bisogno di una soluzione completa che supporti la gestione dei dati in cloud, in ambienti fisici e in ambienti virtuali per qualunque applicazione o dato e in qualsiasi ambiente cloud.

«Il Veeam Data Protection Trends Report 2020 mette in evidenza come le persone e i dati siano il cuore di qualsiasi strategia di business e di trasformazione digitale, ma la scarsa disponibilità di personale da dedicare a nuove iniziative e la carenza di skill tecnologici impediscono a molte aziende di raggiungere il loro potenziale» ha commentato Alessio Di Benedetto, Senior Regional Presales Manager South EMEA, Veeam Software.

«Raccogliere, gestire, proteggere ed effettuare il backup dei dati, in un momento in cui la disponibilità guida la competitività, non è più un lusso per pochi e le aziende devono essere in grado di colmare questa lacuna se vogliono continuare ad avere successo».