Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, recensione del blu-ray 4K

Warner porta nei nostri salotti i Crimini di Grindelwald, secondo episodio della serie Animali Fantastici, da ora disponibile in una sontuosa edizione 4k!

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Decimo film della saga basata sul mondo di Harry Potter creato da J.K. Rowling, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, è stato una sorta di spartiacque nella fanbase del popolare maghetto, avendo, più di molti altri film della serie, diviso i pareri degli spettatori, tra chi ne ha apprezzato la durezza e l'oscurità, apprezzando anche l'ardimentoso plot twist finale, e chi invece lo ha aspramente criticato, considerandolo finanche un insulto al passato della serie.

Quale che sia il vostro parare (il nostro lo abbiamo espresso in sede di recensione), è arrivato il momento di confrontarsi con l'edizione home video della pellicola, arrivataci per altro in una sontuosa edizione 4K e contenente, come da canone, anche l'edizione standard blu-ray. Vi ricordiamo infatti che i due formati sono diversi, e per la visione di un blu-ray 4K avrete bisogno di un lettore apposito.

La trama

I Crimini di Grindelwald riprende la trama di Animali Fantastici a circa un anno dal film precedente. Catturato dal MACUSA grazie all'aiuto di Newst Scamander, Gellert Grindelwald (che si era rivelato con l'aspetto di Johnny Depp in chiusura del film precedente), è sul punto di essere trasferito da New York all'Inghilterra, dove la sua condanna sarà ad opera del locale Ministero della Magia. Nel corso del trasferimento notturno, tuttavia, il malvagio mago riuscirà a liberarsi ed a scappare via, cominciando a radunare nuovi proseliti.

Sulle sue tracce si metteranno quindi il Minsitero della Magia, ma anche lo stesso Newt Scamander che, su richiesta di un giovane Albus Silente (Jude Law), dovrà cercare di fermare Grindelwald dall'attuare il suo piano di supremazia sul mondo magico e babbano. Nel mentre, lo stesso Grindelwald si metterà sulle tracce di Credence che, redivivo dopo lo scontro con il MACUSA, si da ora alla macchia in cerca della sua vera madre. Quando il destino di questi si incontrerà con Grindelwald, ed a contempo con gli eredi della famiglia Lestrange, le cose precipiteranno rapidamente fino ad una scioccante e inaspettata rivelazione, che prometterà di cambiare gli equilibri di questa devastante guerra tra maghi.

I Crimini di Grindelwald, come detto, è un film che ha suscitato una certa controversia, ma nel giudizio di chi vi scrive non è un brutto film, anzi, ha quel pregio (tipico della regia di David Yates) di lasciarsi permeare da una certa cupezza, risultando diametralmente opposto a quello scanzonato ottimismo che animava, invece, buona parte del primo Animali Fantastici. Qui, diremmo, è una questione di gusti, ma vorremmo che il mondo ammettesse che la stragrande maggioranza delle critiche, più che dal lavoro di regia, o da qualche incertezza nella trama, sia tutto imputabile allo scontento dei fan, che intransigenti oltremodo, hanno stabilito che il mondo di Harry Potter è un dogma granitico inciso sulla pietra, e che mai e poi mai dovrebbe prestarsi a lavori di retcon.

La confezione

Con uno standard che pare assodato per le edizioni 4K, anche I Crimini di Grindelwald offre nulla più che una tipica custodia per i dischi, con due spazi, uno per ciascuno dei formati presenti in confezione. La custodia, completamente nera, è adornata dalla copertina che si ripete poi sulla sovracopertina in cartone, su cui svettano le medesime informazioni presenti anche sulla confezione in plastica. All'interno di questa non c'è davvero nulla da segnalare, e a dirla tutta neanche i dischi in sé mostrano un particolare piglio grafico. Benché sia ovviamente il contenuto dei dischi, e non la confezione, a fare la differenza, ancora una volta dobbiamo constatare come il mercato non sembri proprio interessato a proporre qualcosa di diverso per il formato 4K che, almeno nel nostro giudizio, potrebbe fregiarsi sicuramente di qualche intuizione in più, anziché riferirsi pedissequamente ad uno standard “all black” non più così invitante.

I dischi

Girato originariamente in formato ARRIRAW 6.5K, ovvero l'erede del 4K e in formato cinematografico da 65mm, I Crimini di Grindelwald gode di una visione in 4K francamente impressionante, molto al di sopra di qualunque altro prodotto avessimo visto fin'ora nel medesimo formato.

Tecnicamente stiamo parlando di un trasferimento su disco a 2160p dall'impatto visivo straordinario! La profondità, i dettagli e il colore sono straordinari, e considerata la visione su una tv di grandi dimensioni con risoluzione 4K, HDR e con pannello OLED, il risultato è puro cinema in casa. Il film, in particolare, beneficia enormemente dell'HDR, donando alla pellicola, pur nella sua cupezza, colori molto ricchi e dei neri intensi, profondi ed ammalianti.

D'impatto visivo estatico, sono poi quei momenti in cui gli effetti di computer grafica che animano gli effetti magici esplodono su schermo, come è il caso delle battute finali del film, dove il gioco di incantesimi immensi, luminosi e avvolgenti, è riportato dal disco con una ricchezza notevole, ribadendo quanto bene abbia Warner, già da qualche anno, stia lavorando nel portare su disco le sue pellicole. Un'attenzione maniacale, che si evidenzia da qualunque dettaglio cromatico, che sia esso frutto della CGI o della costumistica: sfondi, abbigliamento ma anche lo stesso incarnato degli attori mostrano una gamma sottile di colori, che dona ad una pellicola, come detto dai toni generalmente cupi, quella profondità visiva che le occorre per non trascinare lo spettatore nella piattezza.

Ovviamente non stiamo dicendo che il lavoro per la versione “liscia” in blu-ray non sia altrettanto buono. Questo, nei suoi canonici 1080p mantiene lo stesso formato, ed è ottenuto dallo stesso master video, offrendo allo spettatore meno esigente un film che riesce, in ogni caso, ad essere visivamente straordinario. Tuttavia, com'è ovvio, il 4k riesce a cogliere quei dettagli che, specie negli sfondi, possono perdersi per una mera questione di compressione. In 4K, i Crimini di Grindelwald, semplicemente, non soffre di alcuna imperfezione ed il merito, per quanto Warner bene abbia fatto, lo si deve sicuramente all'ambizione tecnica di Yates e del filmato originale.

Audio

Con una qualità video di questa portata, è ovvio aspettarsi un comparto audio di grande impatto, e non a caso, Warner ci ha tenuto a riportare sin sulla confezione, che il disco gode, nel solo formato 4K, di una traccia audio italiana in Dolby Atmos (Dolby TrueHD 7.1 se non si è predisposti per Atmos). Per ciò che concerne il formato blu-ray, tocca invece “accontentarsi” di un DTS-HD Master 5.1 per l'italiano, e di un Dolby Digital 5.1 per le restanti lingue. In ambo i casi, la qualità dell'audio è straordinaria, sia che godiate della visione 4K che di quella canonica, ma anche in questo caso è ovvio che tra le due, la prima svetti in cima come qualità e soprattutto profondità del suono. Con i suoi incantesimi roboanti, le sue scene in mezzo alla folla, ed i suoi della città che spesso si alzano dallo sfondo, il Dolby Atmos regala allo spettatore un'esperienza coinvolgente, specie se goduta su impianti di livello e dotati di casse dedicate all'uso esclusivo della riproduzione dei bassi.

I dialoghi sono nitidi e chiari, praticamente privi di sbavature, ed il lab sync, come al cinema, è ottimo, complice un adattamento italiano che, come da tradizione nostrana, sa farsi più che valere nel campo delle grandi produzioni.

La traccia, in sostanza, è completa e molto complessa, e riesce a trovare sempre il giusto bilanciamento tra suoni di sottofondo, dialoghi, effettistica e musiche di accompagnamento. Si segnala solo un lievissimo sbilanciamento per l'edizione blu-ray standard, con dei suoni bassi che sembrano un tantinello troppo sotto tono, anche senza il confronto ingrato con la visione in Dolby Atmos, a ammettiamo che il pregiudizio potrebbe derivare proprio dalla visione 4K che, nella nostra recensione, ha preceduto quella standard. La sostanza, in ogni caso, è che l'edizione su disco non esce sconfitta dal confronto in sala, se non per una mera questione di gusto e “atmosfera”.

Extra

Se la confezione, come abbiamo detto, è del tutto spoglia di qualsiasi orpello, dal punto di vista dei contenuti su disco I Crimini di Grindelwald si comporta decisamente meglio seppur, come spesso accada in questi casi, i contenuti aggiuntivi siano inclusi nella sola edizione blu-ray, in quanto il disco 4K è interamente occupato dal solo film. I contenuti aggiuntivi offrono una bella panoramica sul film, ma anche sul progetto in sé del nuovo ciclo di Animali Fantastici.

All'interno, quindi, ben 3 piccole interviste ai vari componenti del cast e della produzione, tra cui la stessa Rowling, ognuno protagonista del racconto di diverse fasi dello sviluppo del film, dal profilo narrativo alla costumistica; un approfondimento sugli effetti speciali, e ben 10 clip di scene tagliate, con sottotitoli in italiano lì dove necessario. Nel complesso i contenuti aggiuntivi sono molto piacevoli, e quelli relativi il lato produttivo non sono solo molto interessanti (specie per i fan), ma godo anche di un buon montaggio e di un discreto minutaggio.