James Cameron e la storia di Avatar

Viaggio nel fantastico e incontaminato mondo dei Na'vi, creato dalla mente di James Cameron, il regista che infrange record con ogni film.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

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"Vedere il mondo, attraversare i pericoli, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l'un l'altro e sentirsi. Questo è lo scopo della vita."

(Slogan della rivista Life)

James Cameron nasce in Canada, per la precisione a Kapuskasing, una cittadina di neanche novemila abitanti nel nord dell'Ontario, nel 1954. Si trasferisce nei vicini Stati Uniti nel 1971 e decide di dedicarsi al cinema dopo aver visto il primo "Guerre Stellari" uscito nelle sale nel '77 - tuttora rimane uno dei suoi film preferiti.

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L'esordio alla regia avviene con il cortometraggio Xenogenesis (1978), cui segue il b-movie Piranha Paura (1981), sequel del cult di Joe Dante Piranha, uscito nel 1978. Pochi anni dopo Cameron distrugge il botteghino col suo primo successo: Terminator (1984) che avrà, tra l'altro, anche il merito di lanciare la carriera di Arnold Schwarzenegger.

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Dopo il primo capitolo della saga del T-800 si cimenterà nella direzione del seguito di Alien, che fu diretto da Ridley Scott nel 1979, ovvero Aliens - Scontro finale (1986), altro grandissimo successo commerciale e di critica.

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L'anno successivo è la volta di Abyss, forse il suo lavoro più originale e visionario, che però non avrà grande riscontro di pubblico. Gli anni '90 sono quelli in cui il regista ottiene i suoi maggiori successi commerciali con Terminator 2 - Il giorno del giudizio, True Lies e Titanic, che sarà il primo film a superare il miliardo di dollari d'incasso.

Cameron dichiara di aver iniziato a pensare ad "Avatar" proprio in quel periodo.

Già nel 1996 infatti il regista nativo del Canada realizzò un cortometraggio 3D intitolato T2 3-D: Battle Across Time, dalla durata di 12 minuti e dal costo di 60 milioni di dollari, con Schwarzenegger nella parte del T-800 ed Edward Furlong nei panni di John Connor. La realizzazione fu particolarmente elaborata e richiese circa 6 mesi di lavoro a tempo pieno dei tecnici. Alla fine, il regista deciderà che la tecnologia non è ancora pronta per il suo nuovo film, il cui titolo provvisorio è Project 880. Le cose cambieranno dopo King Kong del 2005 e le trilogie del Signore degli Anelli e di Pirati dei Caraibi.

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C'è anche un aneddoto (non confermato) a riguardo, che racconta di una volta in cui Cameron si trovò a parlare con George Lucas a metà degli anni '90. Il creatore di "Guerre Stellari" iniziò a raccontargli delle sue idee per la trilogia prequel, che avrebbe debuttato al cinema nel 1999 con La Minaccia Fantasma, così il regista canadese gli avrebbe parlato del suo Project 880 e delle insicurezze che provava a riguardo. Allora Lucas avrebbe sfidato il suo collega.

La tecnologia digitale all'epoca era ancora a uno stadio primitivo, quindi il creatore di Guerre Stellari propose una scommessa: se la trilogia prequel, girata quasi completamente in digitale, fosse stata un successo al box office, allora Cameron avrebbe girato il suo film in 3D.

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Gli Episodi I, II e III della saga di Lucas incassarono più di due miliardi e mezzo di dollari, cifre molto alte per un'epoca in cui, diversamente da oggi, era difficile che un film superasse il miliardo di dollari d'incasso. Così Cameron fu persuaso a dare il via al suo progetto.

Nell'aprile 2007 inizieranno poi le riprese di Avatar, che saranno concluse dopo più di otto mesi nel dicembre dello stesso anno ed il cui budget sarà di 237 milioni di dollari per la produzione e altri 150 per il marketing, cifre faraoniche che collocano la pellicola all'undicesimo posto tra i film più costosi di sempre (considerando l'inflazione), mentre i guadagni saranno superiori ai due miliardi e settecento milioni di dollari, tali da posizionare Avatar al terzo posto nella classifica dei più grandi incassi di sempre, dopo Via col Vento e Titanic e davanti proprio a Guerre Stellari.

Questo film è anche il primo incasso in assoluto superiore ai due miliardi di dollari; quest'ultimo record è stato eguagliato nel 2016 da Star Wars Episodio VII - Il Risveglio della Forza, che però si fermerà a due miliardi e cento milioni di dollari, quasi seicento milioni in meno.

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L'attività di Cameron nel cinema però non si ferma alla regia. Diverse volte ha lavorato come produttore, e non solo per blockbuster come Point Break (diretto dalla sua ex moglie Kathryn Bigelow nel 1991) e Sanctum 3D (Alister Grierson, 2011), ma anche per documentari sulle profondità marine, quali Expedition: Bismarck (2002), Ghosts of the Abyss (2003) e Aliens of the deep (2005, coregia con Steven Quale), che trattano rispettivamente degli eventi che portarono all'affondamento dell'ammiraglia tedesca durante la seconda guerra mondiale, del relitto del Titanic e delle specie viventi in diverse dorsali oceaniche.

Gli ultimi due documentari furono realizzati in IMAX 3D, segno dell'ambizione perpetrata da Cameron di rendere le riprese tridimensionali più comuni nel mondo della celluloide. La sua passione per le profondità marine lo porterà, il 26 marzo 2012, a diventare il primo uomo della Storia ad immergersi in solitaria nella Fossa delle Marianne, il punto più profondo di tutti i mari.

Tornando al cinema, Cameron fu anche sceneggiatore di Rambo II: la vendetta (George Pan Cosmatos, 1985) e Strange Days (già trattato da noi di Retrocult), lavoro che svolgerà anche per tutti gli altri film diretti da lui - con la sola eccezione del suo primo lungometraggio, il già citato Piranha Paura.

In sostanza, non è un'esagerazione dire che senza James Cameron oggi il Cinema non sarebbe lo stesso.

Il futuro e i sequel

Già nel 2006, tre anni prima dell'uscita della pellicola nelle sale, il regista dichiarò che se avesse avuto il riscontro sperato ci sarebbero stati dei sequel.

L'ufficialità però si è avuta soltanto nel 2014, mentre la loro data d'uscita, inizialmente prevista per il 2015, è stata continuamente posticipata. Solo pochi mesi fa si è fissato l'inizio delle riprese ad agosto 2017, con l'uscita in sala non prima del 2020. Ci saranno altri due capitoli, pare, nel 2022 e 2023.

Qualunque sarà il futuro di Avatar, James Cameron ha dimostrato che il cinema non è affatto finito e che mentre lo streaming (legale e non) e la televisione possono contare sulla comodità e i bassi prezzi, il buio della sala cinematografica ha ancora a disposizione la più potente delle armi: il senso di meraviglia di fronte alla potenza delle immagini.

Potete amare Avatar o potete detestarlo, ma nessuno può negare l'importanza che ha avuto per i cineasti di tutto il mondo, indicando loro direzione da prendere nel terzo millennio: la spettacolarità.

retrocult

Retrocult è la rubrica di Tom's Hardware dedicata alla Fantascienza e al Fantastico del passato. C'è un'opera precedente al 2010 che vorresti vedere in questa serie di articoli? Faccelo sapere nei commenti oppure scrivi a retrocult@tomshw.it.