Chi sono i Borg? Alla scoperta della letale razza di Star Trek

Inarrestabili, in cerca dell'assoluta perfezione: chi sono i Borg, i letali nemici della Federazione e di Jean-Luc Picard?

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a cura di Manuel Enrico

La nuova serie di Star Trek, Picard, non poteva lasciare fuori dai giochi uno degli elementi essenziali della figura del capitano francese: i Borg. La letale razza aliena, infatti, ha un rapporto particolare con Picard, una relazione nata in momenti duri per l’ufficiale ma che hanno consentito di creare uno dei nemici più letali del mito di Star Trek.

Prima di rivedere in azione i letali cyborg, sarebbe il caso di scoprire quale sia l’origine dei cyborg che tanti problemi hanno creato alla Federazione Unita dei Pianeti.

 Creare i Borg

L’introduzione dei Borg all’interno del mito di Star Trek risale alla seconda stagione di The Next Generation. Nella prima stagione, si era inizialmente pensato di introdurre come nuovo nemico principale i Ferengi, ma al termine del primo ciclo di episodi si era pensato di introdurre un avversario che potesse essere di maggior impatto nelle avventure dell’equipaggio della Enterpise-D.

In prima battuta, si era pensato di creare una razza insettoide. Pur essendo promettente come idea, il progetto incontrò il più classico dei problemi: il budget. Questo scoglio venne raccontato da Maurice Hurley, sceneggiatore e produttore di The Next Generation, nei primi anni 90:

“Quello che volevamo fare davvero, ma che non riuscimmo a realizzare per colpa del budget, era di creare una razza insettoide. Una mentalità insettoide sarebbe stata stupenda perché è inarrestabile. I Borg sono una variazione di una mentalità insettoide: loro non si preoccupano, non hanno pietà, non provano nulla verso gli altri. Hanno i loro imperativi, i loro obiettivi. Se anche dovessero morire tutti nell’inseguire i loro scopi, non se ne curano. Avevamo bisogno di un cattivo che imponesse il ritmo negli scontri, e i Borg potevano farlo”

Il primo riferimento alla presenza di un nemico così letale, anche se non erano ancora i Borg come li conosciamo ora, era stato inserito da Hurley nell’episodio ‘La zona neutrale’ (Stagione 1, episodio 26). In questo episodio, la Flotta Stellare e l’Impero Romulano sono vittime di un nemico sconosciuto, che colpisce entrambi.

Lo sviluppo di questo nemico procede, con la creazione di un background del futuro nemico che viene costantemente rivisitato, sino alla prima apparizione ufficiale dei Borg in Chi è Q? (Stagione 2, episodio 16). In questo momento, l’idea di una razza insettoide ha lasciato ufficialmente spazio alla creazione di una razza cyborg, molto più vicina alle esigenze del budget.

Una delle fonti più autorevoli del mondo di Star Trek, la Star Trek Encyclopedia, riporta

“Lo scrittore Maurice Hurley ha creato il nome dei Borg dal termine cyborg (organismo cibernetico), anche se sembra alquanto difficile che dall’altra parte della galassia esista una razza che conosca questo termine”

Tra le prime idee per introdurre i Borg, si era pensato di sfruttare i pericolosi insetti visti in Cospirazione (Stagione 1, episodio 25), vista la loro natura di parassiti. Per quanto suggestiva, l’idea venne in seguito abbandonata, come raccontano Michael e Denise Okuda nella loro Star Trek Chronology

“Al tempo in cui venne scritto Cospirazione, la presenza dei parassiti era stata pensata come introduzione dei Borg all’interno della seconda stagione di The Next Generation. La connessione tra i parassiti e i Borg venne abbandonata prima che Chi è Q? venisse scritto. E così la verità sull’origine dei parassiti non venne mai spiegata”

Nonostante si fosse pensato di rendere i Borg i cattivi per eccellenza di The Next Generation, questa razza compare in soli sei episodi all’interno delle sette stagioni della serie. Per i creatori della serie, infatti, divenne difficile trovare un modo per gestire un avversario apparentemente privo di punti deboli che consentissero alla Federazione di poterli contrastare efficacemente.

Per andare incontro a questo difficile utilizzo dei Borg, lentamente vennero introdotti dei piccoli difetti che potevano essere utilizzati come armi contro gli imbattibili cyborg. Tramite questi escamotage si riuscì ad introdurre i Borg maggiormente all’interno di una serie successiva, Star Trek: Voyager, arrivando ad essere protagonisti di troppi episodi, almeno secondo l’opinione dei fan. Lo sceneggiatore Ronald D. Moore, autore di storie per The Next Generation, Voyager e Deep Space Nine, arrivò al punto di ipotizzare che questo abuso dei Borg in Voyager avesse avuto come risvolto negativo l’aver reso i Borg privi del loro mordente.

Uno dei più grandi estimatori dei Borg era Cliff Bole, il regista del doppio episodio L’attacco dei Borg

“I Borg sono come i Klingon. Puoi fare tutto ciò che vuoi con loro, sono divertenti e un giocattolo molto costoso con cui divertirsi. Con i Borg, si possono realizzare dei prodotti di grande valore. I Borg ti consentono di divertirti con la macchina da presa, l’illuminazione e tutto il resto. Ti sfidano ad usare l’immaginazione”

La concezione di una mente alveare tipica dei Borg dovette infine scontrarsi con una realtà: mostrare la mente alveare. Durante la lavorazione di Star Trek: Primo Contatto, venne introdotta la figura della Regina, che doveva colmare l’assenza di un volto che rappresentasse la mente al vertice del Collettivo Borg. La creazione della Regina, in un certo senso, si rivela un’altra caratteristica dei Borg difficile da gestire. In Primo Contatto viene spiegato che la Regina era presente durante l’assimilazione di Picard da parte del Collettivo, ma questo andrebbe in contrasto con quanto detto dai Borg, ovvero che necessitavano di Picard come membro del Collettivo per avere un’interfaccia che li rappresentasse presso l’umanità.

Al termine di Primo Contatto, la Regina Borg sembrava esser stata sconfitta e terminata, ma in seguito ricompare all’interno di Voyager. La spiegazione teorizzata è che esistessero diverse ‘copie’ della Regina, che funzionavano da guida per le diverse enclavi che compongo il Collettivo, una sorta di punti focali attorno a cui si consolida il Collettivo Borg. Secondo un’altra teoria, invece, esistono differenti copie della stessa Regina, alla cui morte vengono attivate, un’ipotesi avvalorata anche da Rick Berman.

La resistenza è inutile

Al centro della filosofia dei Borg c’è un solo imperativo: raggiungere la perfezione come razza suprema. Inglobando alti esseri viventi nel Collettivo, i Borg non accettano tutte le caratteristiche della nuova specie, ma solo quei tratti che ritengono possano apportare un miglioramento per il Collettivo sacrificando gli altri aspetti.

Seguendo questo loro assioma, i Borg non assimilano indiscriminatamente ogni razza, ma solo quelle che ritengono possano essere utili al fin e di migliorare la loro specie. Ad esempio, in Voyager i Kazon non vennero assimilati perché ritenuti non necessari per gli scopi del Collettivo.

L’assimilazione è anche la base del progresso tecnologica dei Borg. Entrando in possesso delle conoscenze delle diverse specie inglobate nel Collettivo, i Borg possono attingere all’esperienza e alle competenze di ciascun drone appartenente a questa società immensa. Grazie a questa possibilità, affrontare problemi e sfide tecnologiche per i Borg diventa una sfida per l’intero Collettivo. Anche a costo di assimilare nuove specie, se considerate una risorsa utile per superare i limiti attuali del Collettivo.

All’interno di questa filosofia si concilia anche l’idea di una mente alveare, in cui l’individualità è sacrificata per il bene ultimo: raggiungere la perfezione. I droni, esseri viventi assimilati, concorrono tutti a questo obiettivo, operando in una struttuare sociale che funziona come tutt’uno. In questa dimensione, l’individuo è uno strumento. I droni, infatti, sono considerati sacrificabili, al punto che se danneggiati e non facilmente reintegrabili, vengono smantellati e i loro innesti riutilizzati.

Per quanto siano pronti ad assimilare senza problemi nuove razze, i Borg sanno anche che in alcune occasioni l’assimilazione pura e semplice può esser controproducente. Convinti della superiorità del loro concetto di società alveare e incapaci di concepire la resistenza a questa loro forza, i Borg hanno dovuto affrontare una grossa resistenza nelle assimilazioni, arrivando a comprendere come a volte sia necessario un araldo, un’interfaccia tra il Collettivo e la futura razza assimilata. Come accadde quando fu Picard fu assimilato e trasformato in Locutus.

La storia dei Borg

Pur essendo uno dei nemici più iconici di Star Trek, i Borg non hanno una storia ben definiti. In nessuna storia canonica (ossia appartenente a serie o film al cinema) è stato chiarita la loro origine.

Il loro primo incontro con gli umani, all’interno del corso della storia di Star Trek, avviene nel 2063, quando dopo l’assalto fallito alla Terra, una sfera Borg con a bordo la Regina tenta una missione impossibile: tornare indietro nel tempo ed assimilare l’umanità in un periodo in cui gli umani siano meno problematici. Passo essenziale del piano dei Borg è impedire il Primo Contatto, l’incontro avvenuto tra Umani e Vulcaniani il 5 aprile 2063, quando la prima nave a curvatura umana, la Phoenix creata da Zephram Cochrane, compie il suo volo. (Star Trek: Primo Contatto)

https://youtu.be/_ggc2qBTCjE

La presenza dei Borg viene tenuta nascosta, nonostante il carattere non proprio discreto di Cochrane lo porti in seguito a citare la presenza di questi cyborg durante la sua grande impresa. Vista la sua tendenza all’ubriachezza, il racconto di Cochrane non venne mai preso sul serio, almeno sino a quando due Borg rimasti congelati in Antartide vennero riattivati da scienziati umani nel 2153. Una volta riattivati, i due droni rubarono un’astronave e cercarono di raggiungere il Quadrante Delta, ma riuscirono solo ad inviare un messaggio subspaziale prima di venire distrutti dalla NX-01 Enterprise, capitanata da Jonathan Archer.

I Borg non vennero più incrociati dalla Federazione o dalla Flotta Stellare. Ad incontrare questa letale specie furono invece altre razze, tra cui gli El-Auriani, che furono costretti ad abbandonare il loro pianeta per evitare l’assimilazione. Tra questi rifugiati c’erano lo scienziato Soran e una donna, Guinan, che furono tra i pochi sopravvissuti di un trasporto el-auriano ad essere salvati dalla U.S.S. Enterprise- B, occasione in cui morì (o almeno si pensò all’epoca) James T. Kirk (Star Trek: Generazioni). Fu proprio Guinan, divenuta in seguito parte dell’equipaggio della U.S.S. Enterprise-D, a spiegare a Picard chi fossero realmente i Borg, anche se all’epoca dell’incidente occorso all’Enterprise-B, nel 2293, non venne presa in debita considerazione la minaccia dei Borg, che furono una semplice voce negli annali.

La presenza di questa letale razza aliena divenne presto una leggenda, anche se alcuni studiosi nel 2350 si convinsero che le voci in merito ai misteriosi Borg potessero nascondere una traccia di verità. Due studiosi in particolari, Magnus e Erin Hansen, decisero di partire verso il Quadrante Delta in cerca dei Borg, portando con loro anche la loro figlioletta, Annika. A bordo della Raven, furono intercettati dai Borg che assimilarono la piccola Annika rendendola il drone Sette di Nove.

Il primo incontro, all’interno delle serie TV, tra Federazione e Borg avviene nell’episodio Chi è Q?, quando il semi-onnipotente alieno spinge l’Enterprise a confronto con un cubo Borg. Da quel momento, la presenza del Collettivo Borg diventa una minaccia più sentita dalla Federazione, una minaccia che culmina con l’assimilazione del capitano Jean-Luc Picard, quanto diventa l’araldo del Collettivo con il nome di Locutus (L’attacco dei Borg). Come Locutus, Picard guida i Borg contro la Flotta Stellare, nella Battaglia di Wolf 359.

Il tentativo di assimilare la Terra divenne un obiettivo dei Borg, che riprovarono questo piano nel 2363, quando sconfitti alle porte della Terra dopo una dura battaglia tentarono di tornare nel passato, sino al giorno del Primo Contatto per cambiare il corso della storia. Venendo sconfitti da Picard e dall’equipaggio dell’Enterprise-E.

Il colpo di grazia all’Unimatrice del Collettivo Borg venne inflitto però dall’equipaggio della U.S.S. Voyager nel 2378. L’equipaggio dell’astronave comandata da Kathryn Janeway riuscì ad infettare l’Unimatrice con un virus creato appositamente per eliminare l’interconnessione dei Borg, uccidendo la Regina.

L’incubo dei Borg: la Specie 8472

Per quanto imbattibili, anche i Borg incontrarono una razza capace di avere facilmente la meglio su di loro. In Star Trek: Voyager, infatti, fa la sua apparizione la specie 8472. Tale disegnazione venne assegnata dal Collettivo Borg ad una razza insettoide, capace di resistere anche al processo di assimilazione dei Borg.

La Voyager assistette anche ad una feroce guerra tra Borg e la specie 8472. Come scoprì in seguito l’equipaggio della Voyager, la specie 8472 decise di sterminare i Borg dopo aver assistito alla loro continua assimilazione. Contrariamente alla spinta inglobatrice dei Borg, la specie 8472 è profondamente xenofoba, e considera ogni altra specie inferiore.

La specie 8472 è stata concepita per esser esattamente l’opposto dei Borg. Se i cyborg sono una commistione di uomo e macchina che si affida profondamente al miglioramento tecnologico, la specie 4872 ha una radice profondamente organico, che si estende anche alle astronavi con cui viaggiano nello spazio.

La specie 4872 ha un primato: essere la prima razza aliena realizzata interamente in CGI in una produzione di Star Trek.

L’importanza dei Borg in Star Trek

La presenza di un nemico come i Borg in Star Trek è stata una delle intuizioni più felici della seconda stagione di The Next Generation. Come riconosciuto dagli stessi creatori della razza cyborg, la presenza di un nemico indistruttibile si rivelò di complessa gestione, ma ebbe anche il merito di creare una contrapposizione ideologica con i principi della Federazione e dei protagonisti della serie.

In Deep Space Nine, la presenza dei Borg è marginale, pur essendo i cyborg una figura centrale nella vita di Benjamin Sisko, che perse la moglie durante la Battaglia di Wolf 359, in seguito alla quale venne assegnato alla base spaziale di Deep Space Nine. I Borg non sono una presenza costante all’interno di Deep Space Nine, eppure è in questa serie che viene fatto un parallelo tra il Collettivo Borg e la Federazione Unita dei Pianeti.

Uno dei leader dei ribelli Maquis, Michael Eddington, paragona la Federazione al Collettivo, dipingendo entrambi come un potere oppressivo incapace di concepire la volontà degli individui di vivere al di fuori del loro controllo. Agli occhi di Eddington, la Federazione è ancora peggio dei Borg, perché non la sua assimilazione è più sottile, travestita da integrazione

Al centro dei valori della Federazione e della Flotta Stellare ci sono uno spirito di integrazione e di fratellanza, in cui l’accettazione delle diversità dell’altro è un processo essenziale. Al contrario, per i Borg le differenze devono essere assimilate all’interno di una civiltà unificata, annullando la propria identità e rendendo la società un’immensa amalgama priva di varietà. Questo contrasto tra le due concezioni di integrazione, una più aperta e l’altra più simile ad un asservimento, è la forza che ha reso i Borg uno dei villain più amati di Star Trek.

Non è un caso che è proprio in occasione degli scontri con i Borg emergono anche le reazioni più emotive ed autentiche dei personaggi, facendo emergere anche lati inattesi dei personaggi. Basti pensare a come i Borg abbiano impattato sull’anima di Picard, portandolo a dover accettare la propria fragilità dopo l’assimilazione (Famiglie) o il modo violento e disperato con cui si accanisce nell’affrontare la minaccia Borg nella Terra del passato, al punto di esser pronto a sacrificare tutto pur di eliminarli (Star Trek: Primo Contatto).

Che si concordi o meno con la visione di Michael Eddington, è difficile non ravvisare, seppure in antitesi, una dinamica simile tra Federazione e Collettivo Borg. Ovviamente, i modi e le reazioni sono differenti, con la Federazione che tenta, almeno nelle intenzioni, di essere una società aperta e capace di integrare ogni aspetto delle società che accoglie, mentre i Borg, mossi dall’imperativo di raggiungere una presunta perfezione, sacrificano le caratteristiche non ritenute necessarie per la propria missione.

La resistenza è inutile, tanto vale entrare a far parte del Collettivo Borg, iniziando con l'acquisto di uno dei simboli della letale razza aliena: il Cubo!