Cinema 3D del futuro senza occhiali grazie al MIT

In un prossimo futuro potrebbe essere possibile godere di film in versione tridimensionale al cinema senza più bisogno degli occhiali, grazie a una particolare tecnologia in via di sviluppo al MIT.

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a cura di Alessandro Crea

Film stereoscopici senza occhiali anche al cinema? Forse in un prossimo futuro sarà possibile. Un team di ricercatori del MIT Computer Science and Artificial Intelligence Lab (CSAIL), in collaborazione col Weizmann Institute of Science di Israele, sta infatti sviluppando una tecnologia di visualizzazione che dovrebbe appunto consentire agli spettatori di godersi un film in 3D in una sala cinematografica senza gli appositi occhiali.

MIT Glasses 3D 0

Soluzioni che consentono di fare a meno degli occhiali in realtà ci sono già, ma sono difficilmente replicabili sulla più vasta scala di un cinema. Attualmente infatti i televisori di questo tipo utilizzano uno speciale filtro, chiamato barriera di parallasse, che consente a ciascun occhio di vedere un determinato insieme di pixel, restituendo così un illusorio senso di profondità.

Tuttavia questa soluzione richiede grande distanza di visione, e che lo spettatore sia entro una certa angolazione rispetto al televisore. Non è quindi adatta a un cinema dove gli spettatori sono tanti, a distanze, angolazioni ed altezze diverse rispetto allo schermo.

Al MIT però hanno capito una cosa e cioè che al cinema la testa dello spettatore si muove solo in una gamma di angolazioni assai ristretta, limitata dalla larghezza della postazione. Partendo da questa premessa è stato sviluppato Cinema 3D, una soluzione in cui ciascuno spettatore vede una sola barriera di parallasse, su misura per la propria posizione, mentre l'intera serie di punti di vista viene replicata in tutta la sala tramite uno speciale sistema ottico che utilizza specchi e lenti.

Non aspettatevi però di vedere Cinema 3D in azione tra sei mesi o un anno. Al momento la soluzione non è ancora abbastanza pratica: il prototipo richiede infatti un set di 50 tra specchi e lenti, nonostante non sia più grande di una pagina di giornale. "Resta da vedere se l'approccio è finanziariamente conveniente da poter essere adattato alle dimensioni di un vero cinema", ha infatti spiegato il professor Wojciech Matusik del MIT, uno dei co-autori dello studio, che ha poi aggiunto: "siamo comunque ottimisti sul fatto che si tratti di un passo avanti importante nello sviluppo di soluzioni 3D senza occhiali per grandi spazi come cinema e auditorium".