Cosplay Life: intervista a Yuriko Tiger

Cosplay Life: abbiamo avuto il piacere di intervistare Yuriko Tiger, una tra le più famose cosplayer italiane legate agli anime e ai manga!

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a cura di Francesca Borrello

Quando si parla di cosplay, spesso e volentieri si pensa solo al lato hobbistico, con tutte le gioie e i dolori del caso, ma senza considerarlo un vero e proprio lavoro. Specialmente negli ultimi anni però, sempre più cosplayer riescono a far diventare questa passione una vera e propria fonte di guadagno in cui impegnarsi quotidianamente.

Sebbene in Italia questa mentalità che rinchiude il cosplay solo tra gli hobby abbia la meglio, alcuni tra i più famosi cosplayer sono riusciti a diventare famosi anche a livello internazionale. Tra di loro, possiamo indubbiamente annoverare Eleonora, in arte Yuriko Tiger, probabilmente una tra le prime italiane ad avere più successo all’estero.  Noi di Tom’s Hardware abbiamo avuto il piacere di farle un’intervista per conoscere meglio lei e il lato lavorativo del cosplay.

Cosplay Life: intervista a Yuriko Tiger

Quando si parla di Yuriko Tiger, la prima associazione mentale che si fa è senz’altro quella con gli anime ed i manga giapponesi. La sua passione però, non è nata direttamente da questi, anzi: come lei stessa ci ha rivelato è stato grazie al padre se si è avvicinata al Paese del Sol Levante.

E’ sempre stato un grande amante dei videogiochi, tanto che a tre anni mi sono ritrovata con il controller in mano! Da li in poi è stata solo un’escalation, appassionandomi sempre di più a questo mondo fino ad approcciarmi anche al cosplay. La mia prima fiera fu il Lucca Comics del 2007, con il cosplay di Haruhi Suzumiya, protagonista della serie di light novel La malinconia di Haruhi Suzumiya di Nagaru Tanigawa. In realtà prima di questo momento non amavo molto mettermi in mostra, ero molto timida e cercavo sempre di rimanere piuttosto in disparte. La passione per questo hobby però è riuscita a prendere il sopravvento facendomi diventare una cosplayer che non ha più paura di mettersi in gioco!

E se è riuscita ad arrivare al suo livello, di impegno in questa passione ne ha messo molto! Ne è una conferma anche essere considerata una sorta di riferimento per chi comincia a fare cosplay legati al mondo degli anime, con lo sguardo rivolto ad Oriente per una futura carriera. In questo campo, le differenza tra Italia e Giappone infatti, sono molte. Com’è quindi essere una cosplayer italiana all’estero?

Sono molto felice di essere considerata in questo modo! Nonostante io sia all’estero, sono sempre ancora molte legata al mio paese natale e ai miei fan italiani! In Giappone però, prima di essere vista come una “cosplayer italiana” sono prima di tutto una “cosplayer straniera”. Anche se può non sembrare, è un paese che si sta relazionando molto con l’estero non da moltissimi anni ed infatti qui sento molta curiosità per questo mio essere una straniera.

 Proprio per la mia provenienza forse faccio cosplay in un modo un po’ diverso rispetto a quello a cui sono abituati qui in Giappone. Probabilmente risulta un po’ più genuino, per così dire, dato che cerco di rendere vivi i miei cosplay aggiungendo anche il lato interpretativo, calandomi del tutto nei panni di un dato personaggio, tanto da smettere di essere Yuriko.

Essere una straniera, prima che una cosplayer, in Giappone non deve essere stato però tutto rose e fiori. Abbiamo quindi chiesto a Yuriko quali sono state le maggiori difficoltà che ha avuto una volta arrivata. Come si potrebbe immaginare, il primo grande ostacolo da superare è stato la lingua.

Ogni cosa, dagli eventi alle comunicazioni, ai siti web è tutto scritto in giapponese. Di conseguenza per me trovare le informazioni necessarie su quote di partecipazione, date e persino i luoghi dei vari eventi fu un vero inferno! Un problema che però mi porto ancora dietro è quello dei siti: nonostante siano anni che vivo in Giappone, a volte mi confondo ancora, dato che qui è tutto molto più complicato rispetto ai nostri siti.

Proprio prendendo spunto da questo paragone che ci fa, chiediamo a Yuriko quali siano effettivamente le maggiori differenze nel mondo del cosplay in Italia e quello in Giappone. La sua risposta è una sorta di conferma a ciò che abbiamo detto anche durante le nostre live di Cosplay Life su Twitch: in Italia il cosplay non è ancora visto come una possibile carriera lavorativa, ma anzi viene considerato anche fin troppo un hobby abbastanza infantile. Come ci rivela Yuriko però, anche solo il lato di svago, è considerato in un modo un po’ diverso dal nostro.

  In Giappone pensano davvero tanto alla qualità e al risultato, prendendo impegni diversi mesi prima, impostando quasi una schedule lavorativa. Ovviamente è bellissimo avere gli studi fotografici, i fotografi e i negozi di articoli cosplay a disposizione, però manca un po’ la magia che rende speciale questa passione. Molto spesso per avere un gruppo al completo si fa cosplay con degli sconosciuti, mentre in Italia è più puntato al divertimento e alla spontaneità, cosa che spesso ti fa creare nuove amicizie. Ecco, questa è una cosa che un po’ mi manca, purtroppo, anche se sono riuscita a farmi un gruppo di amiche con cui faccio cosplay non solo per lavoro.

Se da una parte quindi ci sono più possibilità di avere uno sbocco lavorativo nel cosplay, dall’altro la mentalità molto centrata sulla carriera ha fatto un po’ dissipare quell’aura magica che gravita attorno a questo mondo. Forse è però proprio per questo che non molto tempo fa, il governo giapponese ha dichiarato di aver intenzione di stilare alcune leggi contro la violazione del copyright per i cosplayer. Nonostante ne avessimo già parlato in questo articolo, abbiamo deciso di chiedere a Yuriko cosa ne pensasse a riguardo, dato che potrebbe vederla coinvolta in prima persona.

 Quando uscì la notizia, alcuni mi diedero contro semplicemente per averla condivisa, facendomi andare in crisi! Ero talmente tanto sotto choc che dovetti organizzare un meeting con la mia agenzia a riguardo. Dopotutto, è una questione molto delicata, dato che un personaggio di qualsiasi videogioco o anime è comunque protetto da copyright. Purtroppo, nel momento in cui si lucra con qualcosa i cui diritti appartengono a qualcun altro, si va contro a queste leggi.

  Dal mio punto di vista, il problema è nato principalmente dal fatto che il cosplay sta iniziando a non essere più visto solo come una passione, ma come una sorta di gallina dalle uova d’oro. Non tutti gli artisti sono felici di questo cambio di mentalità, tanto che alcuni illustratori e case di produzione hanno un po’ cominciato a lamentarsi di questo fatto.

  Penso che il Giappone voglia solo creare un sistema dove sia possibile acquistare i diritti per utilizzare l’immagine di un personaggio, ma sono molto dubbiosa sull’esito di questa cosa. Al momento non credo proprio ci sia da preoccuparsi troppo su questo argomento, ma quando decideranno di realizzare davvero una legge sulla gestione dei diritti per il cosplay, credo che noi artisti che lavoriamo direttamente con i cosplay saremo quelli che andranno a rimetterci davvero.

Ed è proprio a questo riguardo che, prima di lasciarci, abbiamo chiesto a Yuriko come ultima cosa quali sono alcuni dei consigli fondamentali per chiunque dovesse decidere di intraprendere il suo stesso percorso lavorativo all’interno dell’ambito cosplay.

  La prima cosa fondamentale è quella di essere pronti a mettersi in gioco: studiare la lingua, fare un corso di recitazione, adattarsi ad una cultura completamente diversa. Bisogna anche essere pronti a cambiare per un tipo di pubblico completamente diverso rispetto a quello occidentale. Rispettare i canoni asiatici e studiarne la cultura per capire cosa si può fare senza risultare maleducati, sono tutti punti molto importanti. Bisogna anche capire che purtroppo fare “solo” cosplay non aiuterà nell’avere un visto o una vista stabile qui in Giappone, di conseguenza un altro consiglio che mi sento di dare è quello di avere un piano B da utilizzare!

Vi ricordiamo che, oltre a trovare tutte le informazioni sui futuri eventi a cui parteciperà nei suoi canali Youtube e Instagram, Yuriko Tiger sarà  presente al Lucca Comics 2022: grazie infatti alla collaborazione con l’Accademia Internazionale di Manga di Volterra, sarà presente alla fiera toscana per accogliere tutti i fan che vorranno andare a trovarla e acquistare il manga che la vedrà nei panni della protagonista!