Dipingere le miniature, gli strumenti utili

Un articolo dedicato agli strumenti particolarmente utili per dipingere le miniature, rivolto a chi si sta avvicinando a questo hobby.

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a cura di Davide Vincenzi

Continuiamo ad aggiornare la rubrica dedicata al mondo della pittura delle miniature, prima di proseguire con nuovi, imperdibili contenuti, che vedranno la luce nelle prossime settimane. Nel precedente articolo, abbiamo visto quali siano le basi e gli strumenti assolutamente indispensabili per dipingere le miniature, oggi invece andremo a trattare tutti quegli strumenti che non sono strettamente indispensabili (sebbene in realtà, come vedremo, lo diventino) ma che sono fondamentali per migliorare il risultato finale e il proprio livello di pittura.

Come abbiamo visto nel precedente articolo, è preferibile evitare di dipingere le miniature così su due piedi, dopo averle prese semplicemente in mano, ma è consigliabile effettuare tutta una serie di passaggi preparatori del modello su cui si vuole mettersi a lavorare. Esistono, quindi, tutta una serie di strumenti e accessori utilissimi per queste fasi preliminari e propedeutiche alla pittura.

Tronchesine da modellismo

La maggior parte delle miniature presenti nei giochi da tavolo o vendute singolarmente in blister o nei kit in resina o metallo sono già pronte, al massimo necessitano soltanto di essere assemblate e/o incollate. Spesso, però, come gli appassionati di Warhammer 40,000, Warhammer Age of Sigmar e altri wargame sanno benissimo, le miniature vengono commercializzate in scatole contenenti degli sprue, cioè delle “griglie” di plastica a cui sono attaccati i vari pezzi che compongono una o più miniature, un po’ come capita nei classici kit tipici del modellismo tradizionale.

Sebbene sia possibile separare i componenti delle miniature con strumenti quali forbici e taglierini, ciò è caldamente sconsigliato, poiché la possibilità di rovinare il pezzo è altissima, se non addirittura assicurata. Ecco quindi venirci in aiuto uno strumento creato appositamente per questo scopo e che, se ben utilizzato, lascerà intonso il componente da assemblare: le tronchesine da modellismo.

Ne esistono, come di consueto, di moltissime marche diverse e, di conseguenza, di qualità differenti. La cosa fondamentale, da tenere a mente quando si considera l’acquisto di uno di questi accessori, è assicurarsi che le tronchesine abbiano un lato piatto, nella zona in cui si trovano le lame. Ciò è importante poiché tale lato è quello che dovrà essere posizionato a contatto del pezzo della miniatura che si vuole rimuovere dallo sprue, così da avere un taglio perfettamente netto e non avere fastidiosi residui di plastica ancora attaccati al pezzo.

Quello che resta degli sprue, dopo che tutti i pezzi sono stati rimossi, potrà essere gettato nel bidone della plastica della raccolta differenziata dei rifiuti, ma noi vi consigliamo di conservarli. Opportunamente lavorati, infatti, potranno essere utilizzati per la creazione di elementi scenici per i wargame come, ad esempio, palizzate e cavalli di frisia. Inoltre, se scaldati con la fiamma di una candela o un accendino, potranno essere allungati fino a ottenere antenne e cavi.

Come dicevamo, di tronchesine per il modellismo ne esistono di diverse marche, comprese quelle dei maggiori produttori di colori e accessori per dipingere le miniature. Le migliori in commercio, per opinione comune di modellisti e pittori, sono le God Hand, che però hanno un costo davvero stratosferico e sono utilizzate soprattutto per i Gunpla, ma risultano di ottima qualità anche quelle Tamiya e Citadel. Piuttosto buone e più economiche delle precedenti, le tronchesine di The Army Painter e Piergiacomi.

Cutter

Il cutter è un altro strumento fondamentale da avere per continuare nella fase preparatoria dei modelli, prima di iniziare a dipingere le miniature. Dopo averle separate dallo sprue, infatti, le componenti che andranno a formare le miniature presenteranno alcune piccole imperfezioni nei punti in cui è stato tagliato il loro legame con lo sprue e, osservandole attentamente, in alcuni casi potrebbero presentare anche delle inestetiche linee, formatesi in fase di stampo lungo la linea di giunzione tra le due metà degli stampi utilizzati dal produttore.

Utilizzando l’affilatissima lama del cutter, prestando attenzione a non ferirsi e a non rovinare il modello, sarà possibile eliminare tutte queste imprecisioni e ottenere una superficie perfetta da dipingere. Qualora le imperfezioni e le linee di giunzione fossero davvero irrisorie, il nostro consiglio è quello di non lavorare con la lama dalla parte affilata, bensì di utilizzarne il dorso; la sottile superficie metallica sarà sufficiente a rimuovere le parti di modello indesiderate.

Per l’uso con le miniature, soprattutto agli inizi dell’hobby, saranno sufficienti le classiche lame di forma triangolare, ma con questo tipo di cutter sarà possibile anche montare lame dalle forme più disparante, nel caso un lavoro particolare lo richiedesse, cosa impossibile da fare con i più comuni e più fragili taglierini.

Anche in questo caso, sul mercato è possibile trovare cutter di tutti i tipi. Noi consigliamo di evitare i più economici, poiché spesso presentano problemi nella zona di serraggio della lama e spesso le lame sono poco affilate e realizzate in materiale scadente, a rischio di rottura. I cutter della X-Acto e della Olfa, per citarne un paio, sono considerati tra i migliori, così come non sfigurano quelli di Tamya e The Army Painter.

Cutting mat

Lavorare con tronchesine e cutter sui tavoli di casa non è mai una bella cosa, gli incidenti e i danni ai suddetti sono un rischio costante. Ecco perché è decisamente utile proteggere tali superfici con un prodotto ideato appositamente per i lavori con cutter e taglierini: il cutting mat, un tappetino in PVC, solitamente venduto in formato A4 e A3 (ne esistono anche di più grandi, ma sono fin troppo esagerati per i nostri scopi), con superficie millimetrata, di cui si potrebbe fare a meno in questo momento ma che potrebbe risultare utile in futuro, quando si vorrà lavorare su basette e diorami. Ne esistono di svariate marche, tutte più o meno equivalenti.

Limette di precisione per modellismo e carta abrasiva

Talvolta il cutter non è sufficiente a rimuovere del tutto un’imperfezione e a rendere perfettamente levigata una parte del modello. Prima di accingersi a dipingere le miniature, dunque, sarà necessario effettuare un passaggio con delle piccole lime di precisione per modellismo o della carta abrasiva.

Parlando delle lime, ve ne sono di svariate fogge, per assecondare le forme delle parti della miniatura e renderne quindi agevole la pulizia, e di una miriade di marche e qualità. La cosa fondamentale da tenere a mente è che siano a grana fina e finissima, così da non graffiare la superfice del modello, ma anzi levigarla. Lo stesso discorso vale anche per la carta abrasiva, che può essere in semplici fogli o montata su supporti spugnosi per adattarsi al lavoro che devono svolgere.

Colla

Una volta che tutte le parti di una miniatura sono state rimosse dallo sprue e ripulite dalle imperfezioni, non resta che assemblarle. Alcuni dei modelli più recenti hanno modalità di assemblaggio a incastro, che consentono il montaggio in modo rapido e veloce, così da poter iniziare subito a dipingere le miniature. Per tutte le altre, invece, è necessario di munirsi della colla più idonea al tipo di miniatura che si sta assemblando.

Per i modelli in plastica, la soluzione migliore è quella di dotarsi di colla per modellismo in plastica, meglio se in flacone con ago per un dosaggio preciso. Questo tipo di colla andrà letteralmente a fondere la plastica con cui è a contatto così di fatto a saldare i pezzi di plastica tra loro. Ciò comporta il prestare particolare attenzione a non usarne troppa, pena il rovinare la superficie della miniatura.

Per i modelli in metallo e in resina, la soluzione ideale è quella di utilizzare una colla cianoacrilica, come il famosissimo Super Attack che si può trovare in tutti i supermercati. Ovviamente, tutte le maggiori marche di articoli per il modellismo e per le miniature producono anche il proprio cianoacrilato, con una formula maggiormente rivolta all’hobby di cui ci stiamo occupando. Ancor più che per la colla per la plastica, bisogna prestare attenzione a maneggiare il cianoacrilato, sia per il suo alto potenziale adesivo, in grado di incollare la pelle e di conseguenza le dita, sia perché se data in modo eccessivo andrà inevitabilmente a rovinare il modello.

Pinzette

Un altro strumento piuttosto utile per tenere in sede le parti da incollare, soprattutto quelle più piccole, sono le pinzette di precisione per modellismo. Ne esistono di varie forme e misure, così da adattarsi al lavoro e alla zona in cui dovranno essere utilizzate. Come sempre è possibile trovarne di un’infinità di marche, tutte più o meno valide. Le pinzette sono utilissime anche per una miriade di altri lavori, come ad esempio nella realizzazione di basette e diorami.

Stucco

I nostri modelli, quindi, ora sono puliti e assemblati, è ora di prepararsi a dipingere le miniature! Ma aspettate un attimo, cosa sono quei solchi? Perché tra il braccio e il busto del nostro pezzo c’è una voragine? Questa è una cosa che capita sovente, soprattutto con i kit in metallo e in resina di grandezza maggiore, poiché spesso i pezzi nati da uno stampo non sono sempre precisi e qualora anche lo fossero, le linee di giunzione delle varie parti, come ad esempio la metà anteriore e posteriore di un busto, incollate spesso risultano visibili. Come fare dunque a ovviare a questo problema? Semplice basta usare uno stucco!

Ovviamente, non stiamo parlando di un normale stucco per pareti, ma di un materiale creato appositamente per il modellismo. Solitamente si tratta di stucco epossidico a due componenti, venduto in strisce bicolore di materiale plastico, la famosa Materia Verde o Green Suff che dir si voglia, o in confezioni contenenti due salsicciotti di materiale plastico di colore diverso, tra cui il più famoso è il Milliput, di cui esistono svariate tipologie. Basterà prendere in parti uguali i due componenti, o tagliare un pezzo di striscia bicolore nel caso della Materia Verde, e cominciare a impastarli tra di loro finché non raggiungono un colore uniforme.

A questo punto si potrà utilizzare la pasta così ottenuta per andare a riempire i solchi presenti sulla miniatura, modellandola perché risulti il più integrata possibile all’interno del modello. Per modellarla, gli strumenti per la lavorazione di cera e argilla sono l’ideale. Questi stucchi, hanno comunque numerosi altri utilizzi, basti pensare che la Materia Verde viene utilizzata per scolpire intere miniature e accessori, mentre il Milliput risulta utilissimo nella creazione di basette e diorami.

Supporto per dipingere le miniature

Ora che le miniature sono pronte, ci si può accingere a dipingerle. Per prima cosa di dovrà applicare il primer, come abbiamo visto nel precedente articolo, quindi si potranno applicare tutti i colori desiderati. Una cosa che ben presto noterà il novello pittore, è che spesso tenere le miniature per la loro basetta mentre le si dipinge non è particolarmente maneggevole e anzi può creare qualche problema se si dovesse inavvertitamente toccare qualche zona appena dipinta, asportandone così la vernice.

Per ovviare a questo problema, si possono percorrere due strade: affidarsi a un supporto per dipingere, di quelli commercializzati da alcune aziende del settore, come ad esempio quelle di Citadel, oppure ingegnarsi e attaccare la miniatura da pitturare su un tappo di sughero o su un vecchio barattolo di vernice, con un po’ di Patafix.

Mixing balls

I colori acrilici sono piuttosto viscosi e con il passare del tempo può capitare che la vernice si separi dal suo diluente, andandosi a depositare sul fondo del contenitore. Purtroppo, non è sempre agevole mischiarli adeguatamente prima di utilizzarli. Spesso, infatti, il semplice agitare il barattolino o il flacone di vernice non è sufficiente perché il colore raggiunga la giusta consistenza.

Ecco quindi venire in aiuto dell’hobbista le mixing balls, delle palline in acciaio inossidabile che agevoleranno non poco la vita nostra e dei colori. Basta infatti aggiungere una di queste palline in un barattolo o flacone di vernice, perché quando si vada ad agitarli il colore si misceli meglio, con più facilità e minore sforzo muscolare.

Flaconi con contagocce

Come abbiamo già accennato nel precedente articolo, la maggior parte dei pittori di miniature apprezza i colori della linea Citadel Colors, ma non ama particolarmente i barattoli in cui vengono commercializzati. Questi, infatti, sono semplici contenitori con coperchio, per cui la vernice dovrà essere prelevata con un pennello, con gli sprechi che questo comporta, e di conseguenza sono a rischio rovesciamento, oltre al fatto che sono particolarmente esposti al contatto con l’aria, cosa che ne diminuisce la durata nel tempo. A essi, quindi, vengono preferiti i flaconi con contagocce utilizzati da altri brand, quali Vallejo e The Army Painter. Questi consentono di utilizzare le vernici poche gocce alla volta, non spandono il colore ovunque se rovesciati e sono molto meno esposti all’aria con conseguente maggiore durata nel tempo.

Non tutti sanno, però, che è possibile acquistare tali flaconi vuoti (da 15 ml o più) e travasarci dentro i colori Citadel, grazie all’ausilio di alcuni imbuti di piccole dimensioni. Una volta travasati, sarà sufficiente tagliare con un cutter l’etichetta dal barattolo Citadel e applicarla al nuovo flacone, per avere un prodotto più comodo da usare.

Maschera per verniciatura

Sebbene i colori acrilici siano del tutto atossici e si possa lavorare con loro in tutta sicurezza, quando si tratta di applicare il primer con le bombolette o verniciare con l’aerografo le cose cambiano. La vernice nebulizzata dallo spruzzo, infatti, viene facilmente inalata, con il rischio che arrivi fino ai polmoni. Provate a spruzzare un primer nero e poi a soffiarvi il naso e potrete verificare da voi.

Per lavorare in totale sicurezza, quindi, il consiglio è quello di munirsi di una maschera per verniciature, dotata di filtri. Tra l’altro, possono venire utili per un cosplay di Braking Bad e, essendo FFP3, sono perfette per proteggersi dal Covid-19. Ce ne sono di mille marche e modelli, tutte più o meno equivalenti e più o meno comode. Il primo link qui sotto si riferisce a quella che usa chi vi scrive e con cui si sta trovando piuttosto bene.

Con quest’ultimo consiglio, abbiamo terminato la disamina degli strumenti che possono risultare davvero molto utili, se non fondamentali, nel dipingere le miniature. Nel prossimo articolo, tratteremo invece delle postazioni di lavoro, di come organizzarle e dell’illuminazione necessaria per poter lavorare ne migliore dei modi.

Dipingere le miniature e il canale Twitch di Cultura Pop

Ne approfittiamo per ricordare che il primo e il quarto lunedì di ogni mese, dalle ore 15:00 alle 17:00, sul canale Twitch di Cultura Pop, è possibile seguire la rubrica Painters Life, in cui il bravissimo Green Art of Colors mostrerà in diretta come dipingere le miniature, spiegando tecniche e segreti dell’arte pittorica.

Inoltre, sempre sul canale Twitch di Cultura Pop tutti i martedì dalle ore 15:00 alle 17:00, è possibile seguire Model KitMania. In questo format, condotto dal sottoscritto Davide Vincenzi, assembleremo e dipingeremo con tecniche miste di pennelli e aerografo, varie tipologie di model kit, dai GunPla ad altri robottoni e personaggi degli anime, passando anche per i mezzi robotici, i veicoli e iconiche miniature di alcuni wargame, come ad esempio quelli di Warhammer 40,000 e Warhammer Age og Sigmar. Durante queste live, andremo a coprire un altro argomento che appassiona gli hobbisti e che sarà tema di articoli futuri: la creazione di diorami e basette tematiche per le miniature.