Dipingere le miniature, le basi e gli strumenti indispensabili per iniziare

Un articolo dedicato a tutti gli strumenti, alle basi e alle tecniche fondamentali per iniziare a dipingere le miniature.

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a cura di Davide Vincenzi

Dipingere le miniature è hobby davvero molto variegato e appassionante, fatto di creatività, competenze artistiche e tecniche e tanta, tanta dedizione. Con questa serie di articoli, vogliamo andare incontro a chi si avvicina per la prima volta o si sta riavvicinando a questo passatempo, consigliando i migliori strumenti e colori da utilizzare e qualche trucco e tecnica per muovere i primi passi in questo sconfinato mondo.

Che siate appassionati di wargame tridimensionali, giochi di ruolo o giochi da tavolo, le miniature sono una piacevole costante che va sicuramente a impreziosire l’estetica del gioco e sovente anche la sua giocabilità, favorendo l’immersione dei giocatori nell’ambientazione. Molto spesso, però, queste statuine in plastica, resina o metallo vengono utilizzate così come sono, senza che siano a loro volta impreziosite attraverso quello che è di fatto un hobby all’interno dei succitati hobby: dipingere le miniature.

Complice questi anni un po’ particolari che ci hanno visto tutti costretti, chi più e chi meno, a trascorrere tra le mura domestiche la maggior parte del nostro tempo, in molti si sono avvicinati o hanno riscoperto il mondo della pittura delle miniature, un passatempo in grado di regalare tantissime soddisfazioni, se si ha la pazienza e la costanza di dedicargli tempo e attenzione. Il fatto che negli ultimi anni, poi, la qualità delle miniature sia migliorata vertiginosamente, anche grazie alla diffusione delle stampanti 3D a resina, non ha fatto altro che far aumentare la voglia di cimentarsi nel dipingere le miniature.

Dipingere le miniature e il canale Twitch di Cultura Pop

Capita sovente, però, che chi è nuovo a questo hobby non sappia da dove cominciare per dipingere le miniature, ecco quindi che la redazione di Cultura Pop ha deciso di venire incontro a questa esigenza, fornendo alcuni consigli utili su come muovere i primi passi e quali strumenti è assolutamente indispensabile possedere. Inoltre, il primo e il quarto lunedì di ogni mese, dalle ore 15:00 alle 17:00, sul canale Twitch di Cultura Pop, è possibile seguire la rubrica Painters Life, in cui il bravissimo Green Art of Colors mostrerà in diretta come dipingere le miniature, spiegando tecniche e segreti dell’arte pittorica.

Inoltre, sempre sul canale Twitch di Cultura Pop tutti i martedì dalle ore 15:00 alle 17:00, è possibile seguire Model KitMania. In questo format, condotto dal sottoscritto Davide Vincenzi, assembleremo e dipingeremo con tecniche miste di pennelli e aerografo, varie tipologie di model kit, dai GunPla ad altri robottoni e personaggi degli anime, passando anche per i mezzi robotici, i veicoli e iconiche miniature di alcuni wargame, come ad esempio quelli di Warhammer 40,000 e Warhammer Age og Sigmar. Durante queste live, andremo a coprire un altro argomento che appassiona gli hobbisti e che sarà tema di articoli futuri: la creazione di diorami e basette tematiche per le miniature.

Dipingere le miniature, quali e perché?

Per prima cosa, ci si dovrebbe chiedere quali miniature si desidera dipingere, a quale scopo e a quale livello di tecnica e di cura dei dettagli. Si vuole semplicemente rendere più colorato ed esteticamente appetibile il proprio gioco da tavolo preferito o avere la miniatura che rappresenta il proprio personaggio a una sessione di gioco di ruolo, senza tanti fronzoli? Si vuole colorare velocemente e senza troppe pretese un esercito per un wargame? Oppure si vuole dipingere le miniature dei suddetti giochi a un livello più avanzato, dedicandogli tempo, esercizio e studio? O addirittura le si vuole esporre? Magari pitturando miniature a una scala maggiore o addirittura i busti in resina?

Queste domande sono importanti, poiché a seconda delle risposte che si daranno cambierà l’impegno che sarà necessario profondere per ottenere i risultati desiderati e, ovviamente, anche la quantità e tipologia di strumenti per dipingere le miniature. Fermo restando che gli strumenti di base rimangono gli stessi, per ottenere risultati con un alto livello qualitativo sarà necessario dotarsi di numerosi strumenti aggiuntivi.

Se ci si sta avvicinando all’hobby della pittura delle miniature per la prima volta, il nostro consiglio è quello di iniziare con le classiche miniature da 28mm, quelle della stragrande maggioranza dei wargame e dei giochi da tavolo e di ruolo. Solo dopo aver padroneggiato le tecniche più importanti si dovrà prendere in considerazione l’idea di passare a una scala maggiore, come ad esempio il 54mm o la scala 1:35 tipica del modellismo, o ai busti.

Qualunque sia il vostro livello di tecnica pittorica e qualunque sia il risultato che vogliate ottenere, il consiglio che ci teniamo a darvi è quello di non demordere, se i primi risultati potessero sembrarvi un po’ deludenti: solo con la pazienza e l’impegno sarà possibile migliorarsi sempre più. Cercate sempre di darvi un obiettivo da raggiungere e una motivazione. Chi vi scrive, ad esempio, a ogni nuovo modello che si accinge a colorare si pone come obiettivo quello di provare ad applicare una nuova tecnica o di migliorarne una già sperimentata.

Qui di seguito, vi consigliamo alcuni giochi da tavolo che contengono miniature particolarmente interessanti da dipingere, le miniature da wargame con cui è più semplice cominciare e anche qualche kit più avanzato per chi ci si volesse cimentare. Inoltre, se si dispone di un più che discreto budget da investire, si potrebbe prendere in considerazione di acquistare una stampante 3D a resina; sono molti, infatti, i servizi disponibili online, tra siti web, Kickstarter e Patreon, che offrono file di altissima qualità per stampare in proprio miniature dettagliatissime.

Giochi da tavolo con miniature eccellenti:

Miniature per i giochi di ruolo:

Miniature per wargame:

Miniature di grosse dimensioni e busti

Stampanti 3D a resina

Dipingere le miniature, i colori

Elemento imprescindibile per dipingere le miniature, sono ovviamente le vernici, nella fattispecie si consiglia di utilizzare i colori acrilici, a base d’acqua, sebbene tecniche avanzate di pittura possano prevedere anche l’utilizzo di colori ad olio e smalti, soprattutto per ottenere determinate effetti. Sul mercato esistono una quantità infinita di colori acrilici e saranno tutti più o meno buoni, ma in questo articolo ci focalizzeremo su quelli pensati espressamente per dipingere le miniature o per il modellismo più in generale.

Le marche che andremo ora a vedere sono tutte ugualmente valide per le tecniche di base, la scelta di una piuttosto che un’altra dipenderà molto di più da un fattore economico e se si vorrà continuare o meno a impratichirsi nel dipingere le miniature, cimentandosi in tecniche più avanzate. Nulla vieta, tra l’altro, di dipingere le miniature utilizzando colori di brand diversi e addirittura miscelandoli tra loro per ottenere tonalità particolari. Per allungare i colori acrilici per ottenere la viscosità desiderata, è sufficiente utilizzare dell’acqua. Noi suggeriamo l’acqua distillata o demineralizzata, poiché priva di calcare e altri minerali che potrebbero andare a influire sui colori.

Si tenga inoltre presente che per cominciare a muovere i primi passi nel mondo della pittura delle miniature, non è necessario possedere una gamma di colori particolarmente vasta. Infatti, se si possiedono anche solo i tre colori primari (rosso magenta, blu ciano e giallo) più il bianco e il nero, sarà possibile miscelarli tra loro per ottenere ogni altro colore.

Infine, i colori acrilici per dipingere le miniature vengono spesso commercializzati suddivisi per tipologie di utilizzo e relativa tecnica, per cui avremo i colori adatti a dare una base sul modello, quelli metallici, i colori per le lavature o ombreggiature che dir si voglia (chiamati spesso shade o wash), i colori per lumeggiare, quelli già diluiti per l’uso con l’aerografo (air), gli inchiostri (ink), i colori per le velature (glaze), quelli specifici per la tecnica del drybrush o pennello asciutto(dry), i colori tecnici e per realizzare effetti di usura e corrosione (technical, waethering, chipping) e molti altri ancora, compresi i pigmenti di colore in polvere.

Per iniziare a dipingere le miniature, fortunatamente, non sarà necessario possedere tutte queste tipologie di colore, ma saranno sufficienti alcune boccette di colori di base, qualche shade o wash per dare profondità al modello con le lavature e un paio di colori metallici, solitamente un argento scuro e un oro, per le parti in metallo come armi e armature. Già solo con questo ridotto arsenale sarà possibile ottenere risultati apprezzabili, più che sufficienti per delle miniature utilizzate come complemento di gioco. Basterà aggiungere a questa dotazione qualche colore in più e alle miniature una o due lumeggiature per fare già un notevole salto di qualità e portarsi su un nuovo livello. Ovviamente, più si migliorerà più si vorranno provare nuove tecniche e nuove tipologie di colore.

Citadel Colours

I Citadel Colours sono le vernici acriliche di casa Games Workshop e sono ideate per fornire ai giocatori delle linee di gioco del brand Warhammer i colori ufficiali per dipingere le miniature dei propri eserciti, rispettando i canoni delle varie ambientazioni. Sebbene siano tra i prodotti più costosi, sono quindi una scelta quasi obbligata se si vuole dipingere in modo canonico senza dover continuamente fare riferimento alle tabelle di conversione per capire a quali colori di altre marche corrispondono i colori Citadel, storicamente nominati in modo molto fantasioso, anch’esso legato alle varie ambientazioni.

Sono colori acrilici di ottima qualità e vengono largamente utilizzati dai pittori di miniature di tutto il mondo anche per progetti slegati dagli universi di Warhammer, sebbene i più non amino particolarmente la tipologia di boccette in cui vengono forniti. Sono venduti suddivisi in diverse tipologie: Colori Base, Shade per le ombreggiature, Layer per le lumeggiature, Dry per il drybrush, colori metallici (sia base che layer), Air per l’aerografo e Technical per tutta una serie di effetti speciali, compreso il terreno sulle basette delle miniature.

Da qualche anno a questa parte, sono stati introdotti anche i colori Contrast, pensati espressamente per dipingere le miniature in modo estremamente veloce e che dia, con un’unica passata, sia il colore di base, sia ombreggiatura e lumeggiatura, ottenendo risultati più che apprezzabili. Sono indubbiamente perfetti per chi è interessato esclusivamente a miniature da usare per il gioco e per chi vuole dipingere interi eserciti in poco tempo. Tuttavia, non ci sentiamo di consigliarli se si vogliono imparare le varie tecniche di pittura e migliorare le proprie abilità pittoriche. Potranno invece diventare utili in futuro, come strumenti per applicare tecniche particolari.

Vallejo

I colori acrilici della spagnola Vallejo si possono annoverare tra i migliori al mondo e vengono utilizzati quotidianamente dai più grandi artisti per dipingere le miniature o per dedicarsi al modellismo più tradizionale. Anch’essi sono commercializzati in tipologie diverse, più legate però all’oggetto della pittura che alla tecnica da impiegare. Avremo quindi i Model Color, pensati per il modellismo tradizionale, ma perfetti anche per le miniature, i Game Color, pensati espressamente per la pittura delle miniature, i Panzer Aces, realizzati per la realizzazione di modellini di carri armati storici, sono anch’essi perfetti per le miniature, e i Mecha Color, dalla resa più satinata, studiati espressamente per i modelli di robot come ad esempio i Gunpla. Oltre a queste linee di colori, esistono i metallici, quelli per aerografo, i Wash per le ombreggiature e altri ancora.

The Army Painter

I colori acrilici della danese The Army Painter, come suggerisce il nome dell’azienda, sono pensati espressamente per la pittura di miniature destinate al gioco, specialmente gli eserciti dei wargame. A nostro avviso di qualità leggermente inferiore ai due marchi precedenti, sono però più economici e possono rappresentare davvero un ottimo punto di partenza per chi si avvicina per la prima volta all’hobby di dipingere le miniature o per chi non ha troppe pretese e si accontenta di avere modelli più che dignitosi quando gioca con i propri amici.

Anche in questo caso sono commercializzati in diverse categorie: gli Acrylics Warpaints (i colori base e per le lumeggiature), i Metallics Warpaints (colori metallici), i Washes Warpaints (per le lavature) e gli Effects Warpaints (per ottenere effetti particolari). The Army Painter, inoltre, commercializza dei set di colori dedicati ad alcune licenze particolari come ad esempio Dungeons & Dragons, Zombicide e Runewars.

Dipingere le miniature, i pennelli

Un altro strumento fondamentale per dipingere le miniature è ovviamente il pennello e nella dotazione di ogni buon pittore di miniature ce ne devono essere una discreta quantità. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a una svariata quantità di marche, tipologie, dimensioni e qualità dei materiali con cui sono fabbricati, oltre che di costo. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Per prima cosa, soffermiamoci sulle forme e dimensioni dei pennelli utili per dipingere le miniature. I più utilizzati saranno sempre quelli a punta tonda, sebbene talvolta i pennelli a punta piatta saranno insostituibili, come ad esempio nella pittura di grandi superfici piatte come quelle presenti sui mezzi da combattimento presenti nel wargame Warhammer 40,000, o per applicare la tecnica del drybrush.

Per quanto riguarda i pennelli a punta tonda, le misure che più si utilizzeranno sono 1, per dare il colore di base, 0 per le lumeggiature e alcuni dettagli e 00 per le lumeggiature più estreme e i dettagli più piccoli. Avere un pennello 2 e uno 000 non farà di certo male, ma non è così essenziale, soprattutto per i primi tempi. Per quanto riguarda i pennelli a punta piatta, si consideri l’idea di fare propri una misura 2, per il drybrush su piccole zone, un 4 per le zone medie e un 8 per coprire ampie superfici. Produttori come Citadel e The Army Painter oltre ai colori commercializzano anche tutta una serie di pennelli dalle forme adatte alle svariate tecniche. Sebbene di qualità non particolarmente eccelsa, possono essere considerati un buon punto di partenza per avvicinarsi a questo hobby, preferendo i The Army Painter grazie a un miglior rapporto qualità prezzo.

Passando a parlare proprio della qualità, il nostro consiglio è di orientarsi verso l’acquisto di almeno un paio di pennelli a punta tonda (0 e 00) Kolinsky. Attenzione, però, “Kolinsky” non è un è una marca di pennelli, bensì un animale della famiglia dei mustelidi che vive nella regione siberiana, il cui pelo è considerato il miglior materiale al mondo da utilizzare per le setole dei pennelli. Sono quelli che nel nostro Paese vengono chiamati “pennelli in pelo di martora”. Hanno dei prezzi piuttosto alti, ma la qualità è davvero superlativa e se ben tenuti dureranno una vita. Tra le varie marche sul mercato, i Windsor & Newton Serie 7 sono considerati tra i migliori in assoluto (chi scrive ne ha un paio da più di vent’anni e sono ancora in condizioni perfette), ma ne esistono di altre marche altrettanto valide, come la russa Roubloff e l’italiana Da Vinci.

Oltre al top della qualità, per i lavori di fino, si dovrebbe considerare anche l’acquisto in un bel set di pennelli (a punta tonda e piatta e di varie dimensioni) super economico, con le setole sintetiche (di solito in nylon), che potremmo definire da battaglia. Questi pennelli saranno utilissimi per pescare il colore dalle boccette e posizionarlo sulla tavolozza, per dipingere con i colori per gli effetti speciali, per applicare colle viniliche e resine e tutta una serie di altri compiti che rovinerebbero le preziose setole dei pennelli di alta qualità. Infine, un suggerimento che potrebbe scatenare l’ilarità di qualcuno, per applicare la tecnica del drybrush, noi vi consigliamo di provare qualche pennello per il makeup: le loro setole particolarmente morbide sapranno restituire ottimi risultati.

A un buon pennello si chiede che mantenga sempre bene la punta, che le setole non si separino tra loro e che distribuisca il colore in modo uniforme. Pertanto, non ci stancheremo mai di raccomandare di averne sempre la massima cura, pulendolo sempre con del sapone, o con del detergente apposito per pennelli, al termine del lavoro. E mai e poi mai lasciare i pennelli immersi in un bicchiere pieno d’acqua con le setole rivolte verso il basso: si incurveranno e il pennello sarà rovinato.

Dipingere le miniature, il primer

Probabilmente, chi si avvicina per la prima volta a questo splendido hobby creativo non vede l’ora di prendere in mano i pennelli, intingerli nel colore e dare sfogo alla propria abilità. Ecco, ci spiace, ma prima di iniziare a dipingere le miniature si dovrà svolgere un passaggio fondamentale: applicare il primer ai modelli. Il primer non è altro che una verniciatura di base con un colore molto coprente che farà sì che i colori che saranno applicati in seguito, durante la pittura vera e propria della miniatura, facciano presa e non scivolino via. Inoltre, il primer, se dato correttamente, farà risaltare i dettagli del modello, rendendo più semplice dipingerli.

Benché sia possibile stenderlo anche a pennello, di norma si preferisce utilizzare le apposite bombolette di primer spray, dei più svariati colori, commercializzato dalla maggior parte dei produttori di colori acrilici per miniature e modellismo. Molti, inoltre, utilizzano l’aerografo per dare il primer sulle miniature, utilizzando colori pensati appositamente per questo scopo. I colori più utilizzati come primer sono il nero, il grigio e il bianco, che vengono scelti a seconda del risultato che si vuole ottenere: nero per miniature dall’aspetto generale più scuro, bianco per un aspetto più luminoso e grigio per un approccio neutro. Esistono, tuttavia, tutta una serie di primer dei colori più disparati, utilizzati per risparmiare tempo sulla pittura finale del modello, se questo avrà quella data predominanza cromatica. L’esempio più lampante sono le miniature degli Space Marines di Warhammer 40,000, le cui armature (e quindi praticamente l’intero modello) sono nella maggior parte dei casi di un unico colore.

I primer nero, grigio e bianco (ma anche quelli di altri colori, se si è un po’ smaliziati) possono essere utilizzati tutti insieme per adottare la tecnica che viene chiamata primer zenitale (Zenithal priming). Questa consiste nel dare prima un primer nero alla miniatura, quindi un primer grigio con un’inclinazione di circa 45° e infine un primer bianco dall’alto, esattamente perpendicolarmente alla miniatura. In questo modo si simulerà una fonte di luce al suo zenit: le parti bianche saranno quelle che dovranno risultare più luminose a lavoro finito, poiché quelle colpite direttamente dalla luce, quelle grigie saranno colorate con i mezzi toni e infine quelle nere saranno quelle non colpite direttamente dalla luce e quindi risulteranno più scure. Questa tecnica lavora bene assieme ai colori Contrast, di cui abbiamo parlato in precedenza, ma è un ottimo ausilio anche per chi utilizza i colori normali, anche se ci vorrà un po’ di abilità e conoscenza tecnica per tirarne fuori qualcosa di utile.

Dipingere le miniature, le tavolozze

Un altro accessorio decisamente fondamentale quando si procede a dipingere le miniature è rappresentato dalla tavolozza, su cui disporre la quantità necessaria dei colori da usare e su cui è possibile miscelare le vernici per ottenere le più svariate tonalità e sfumature o addirittura nuovi colori. Uno dei più grandi errori che i principianti compiono, quando iniziano il loro cammino di pittori di miniature, è quello di pescare il colore col pennello direttamente dalla boccetta e applicarlo alla miniatura. Ciò comporta alcune problematiche, le più evidenti delle quali sono che spesso si dipingerà con un colore non perfettamente diluito e quindi troppo viscoso e coprente (col rischio di nascondere anche alcuni dettagli del modello) e che alla lunga si seccherà il colore all’interno della boccetta per l’eccessiva esposizione all’aria.

La più comune tra le tavolozze è quella in plastica, con le caratteristiche vaschette in cui piazzare il colore. È uno strumento da avere assolutamente, ma presenta anche una problematica: sulla tavolozza il colore si seccherà abbastanza velocemente. Ecco che quindi ci viene in aiuto una tavolozza che rivoluzionerà la vita di moltissimi pittori: la tavolozza bagnata o wet palette che dir si voglia.

La wet palette è composta da un contenitore in plastica in cui è posta una sorta di spugnetta che andrà imbevuta con dell’acqua, e su cui verrà posizionato un foglio di carta speciale la cui superficie, per effetto dell’acqua contenuta nella spugna, risulterà sempre umida, preservando quindi la freschezza del colore. Una volta chiuso il contenitore con l’apposito coperchio, la vernice si manterrà fluida anche per diversi giorni. Oltre a queste evidenti comodità, la wet palette consente di applicare con maggiore comodità alcune tecniche di pittura avanzate, come il wet blending e il glazing.

Sebbene quelle in commercio siano decisamente migliori, è possibile anche fabbricare una wet palette in casa, con solo un contenitore in plastica con coperchio, come ad esempio quelli per conservare gli alimenti, una spugnetta di quelle basse per lavare i piatti o un panno spesso in microfibra, e un foglio di carta da forno da tagliare della giusta misura e applicare sopra.

Conclusioni

Come si può tranquillamente evincere da quanto abbiamo visto finora, dipingere le miniature è un mondo all’apparenza semplice, ma che nasconde alcuni aspetti tutt’altro che banali, soprattutto se si vuole puntare ai livelli più alti di abilità. La quantità di materiale necessario per dedicarsi a questo hobby è decisamente alta, ma per fortuna è possibile acquistarlo a piccoli passi, limitandosi a fare proprio l’essenziale per iniziare a pitturare e ampliando un poco alla volta la propria dotazione.

Come si sarà capito, gli strumenti che abbiamo visto in questo articolo sono solo quelli che servono, un poco alla volta, per iniziare a prendere confidenza con il mondo della pittura delle miniature. Nei prossimi articoli andremo ad esplorare altri aspetti di questo universo, come ad esempio la realizzazione di basette avvincenti e piccoli diorami e l’utilizzo dell’aerografo.