Torino Comics, intervista a Paolo Serpieri. Druuna e Little Big Horn raccontati dal loro creatore

Al Torino Comics 2019, abbiamo intervistato Paolo Serpieri, creatore di Druuna e massimo esponente del fumetto western.

Avatar di Massimo Costante

a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Nella cornice della città della Mole Antonelliana, il Torino Comics spesso offre la possibilità di raggiungere e stabilire un contatto diretto con grandissime personalità, che magari hanno dato i natali a quelle opere a fumetti che da anni riempiono le nostre librerie. Questa 25° edizione della manifestazione ci ha portato l’illustre presenza di Paolo Serpieri, uno dei pilastri di quel fumetto western tanto in voga verso la fine degli anni ’70 e, soprattutto, creatore di Druuna.

All’anagrafe Paolo Eleuteri Serpieri, veneziano classe 1944, inizia la sua carriera di fumettista su Lanciostory pubblicato da Eura Editoriale, una collaborazione che gli permetterà di dedicarsi a una delle sue più grandi passioni: i racconti western. Dopo circa quarant'anni di attività, Serpieri presenta un’edizione limitata dell’antologia Little Big Horn, in soli 700 esemplari numerati e con l’introduzione di Roberto Guarino e Matteo Pollone.

Ma con buona probabilità, Serpieri nutre il vero amore verso un’altra sua creazione, verso quella donna che ha permesso l’espressione della femminilità e di una forma di erotismo quasi inedita per il suo tempo. Druuna appare per la prima volta nel 1985 in Druuna Morbus Gravis nella serie complessiva che conta ben 8 volumi e altri due pubblicati solo di recente (Anima nel 2016 e Portata dal vento nel 2018).

Le storie di Druuna sono ambientate in un futuro post-apocalittico, dove un misterioso virus ha trasformato le persone in mostri caratterizzati da un irrefrenabile desiderio sessuale e sanguinario, elemento che ha reso l'umanità paranoica ed ha portato ogni individuo a diffidare con terrore del suo prossimo. Druuna è immersa in questo mondo divenendo preda e predatrice durante l'arco narrativo delle storie che la coinvolgono.

Un soggetto sicuramente interessante che al tempo in cui venne pubblicato per la prima volta suscitò un certo scalpore. Ma come viene vista nel mondo di oggi una produzione di questo tipo? Questa e altre curiosità le abbiamo svelate in una lunga chiacchierata fatta direttamente con Paolo Serpieri.

Come viene vissuto oggi un fumetto d’autore di genere western considerando il suo esordio originale? Può essere ancora considerato come un valido linguaggio da utilizzare?

Io credo proprio di sì. Solo che però mi rendo conto che il mondo è cambiato, il pubblico ama altre cose, intendo quel pubblico vasto che prima magari aveva questa grande passione per il western. Io rimango un grande appassionato di questo tema, soprattutto in termini storici, su ciò che riguarda i nativi americani ma, credo che nel futuro, se rimarrà, sarà un fumetto di nicchia… preferirei dire d’elite.

Un fumetto d’elite che oggi festeggia con l’antologia di Little Big Horn, un’edizione limitata di sole 700 copie che è stat molto apprezzata.

Sono molto contento e sorpreso, ma mi rendo conto che questo potrebbe essere un canto del cigno (ride).

Ma il western non è la sola cosa che ha riempito la tua lunga carriera nel mondo dei fumetti. Sei passato dal western al genere fantascientifico. Cosa ha determinato questo cambio di rotta?

Già allora mi resi conto che adoravo la fantascienza, non in termini futuristici, ma più sul fantasy apocalittico, uno scenario perfetto dove inserire un personaggio prorompente come Druuna. Lei è un’autentica dichiarazione della vita.

Eppure Druna non è la classica eroina, anzi è un’antieroina vessata dagli eventi.

Mi rendo conto che sono ottime storie quelle americane, dove i buoni ammazzano i cattivi, ma io volevo raccontare altre storie, e forse è per questo che spesso viene introdotto l’elemento erotico. Druuna rappresenta la vita, e quindi il sesso ne è una conseguenza naturale. Poi è un personaggio che amo particolarmente, anzi, si tratta del mio tipo di donna ideale.

Quello di Druuna è un personaggio molto forte, sin dalle sue origini. Ma che messaggio può dare alle donne di oggi?

Guardi, gli americani oggi hanno un movimento “ecofemminista”. Druuna è stata inserita immediatamente in questo movimento!

Abbiamo potuto constatare che il fumetto d’autore si dimostra, ancora oggi, in grado di suscitare grande interesse, emozioni e, soprattutto, di poter lanciare un messaggio autentico e attuale. Serpieri, con la sua maestria, è riuscito a far sopravvivere le sue più grandi passioni come il western e Druuna, in un mondo del fumetto forse troppo supereroistico – ritrovandoci su quanto detto dallo stesso Serpieri – quando nella vita reale urge un bisogno di un vettore narrativo più naturale e vicino alla realtà.

Druuna Serpieri Collection e l'edizione limitata numerata di Little Big Horn, sono disponibili su Amazon.