Dungeons & Dragons: tutto quello che dovete sapere sul Thay e i Maghi Rossi

Scopriamo il Thay e i Maghi Rossi, una parte dell'amnientazione di Dungeons & Dragons, apparsi in Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

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a cura di Mabelle Sasso

Il Tahy e i Maghi Rossi rappresentano un argomento piuttosto significativo dopo l’uscita di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri in cui rivestono il ruolo degli antagonisti del film, una scelta narrativa che è totalmente in linea con la lore dei Forgotten Realms. Nella storia del gioco i Maghi Rossi e per estensione tutti gli abitanti del Tay, rientrano tra le fazioni più famigerate del Faerun a causa di una cultura feroce e decadente dominata da filosofie controverse e deprecabili. In un mondo fantastico caratterizzato da una netta morale (o in questo caso dalla sua assenza) tanto basta per applicare una pratica etichetta di “cattivi di ambientazione”. La verità è che il film non racconta gran che del Thay, della sua storia e della sua società e per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere qualche informazione in più per inquadrare maggiormente questa parte di lore di Dungeons & Dragons (a proposito, qui potete trovare tutto l’occorrente per giocare).

Dungeons & Dragons: tutto quello che dovete sapere sul Thay

Il Thay

Situata nella parte orientale del continente del Faerun il Thay è una nazione protetta da catene montuose che forniscono una barriera naturale contro le invasioni e da una serie di barriere magiche innalzate dagli stessi Maghi Rossi. All’interno dei suoi confini il Thay si divide in tre regioni concentriche delimitate da ulteriori rilievi naturali: l’Altopiano di Thay, Prima Scarpata e Seconda Scarpata.

L’Altopiano di Thay è una regione in gran parte fertile che si sostenta prevalentemente sull’agricoltura, anche grazie all’utilizzo della magia per modificare le condizioni atmosferiche. Le due Scarpate invece sono luoghi più impervi dove è possibile trovare numerose cave e miniere, dalle quale vengono estratti metalli e pietre preziose.In passato l'economia del Thay era sostenuta da tre pilastri principali: agricoltura, commercio e schiavismo.

L’utilizzo della magia in campo agricolo permetteva di ottenere raccolti sempre abbondanti, che soddisfavano ampiamente le necessità della popolazione del Thay e generano guadagni con le esportazioni alimentari verso altri territori. A questo si univa il commercio di artigianato locale, con manufatti in pietre e metalli preziosi ottenuti dalle miniere presenti nelle due Scarpate. La schiavitù rappresentava uno degli aspetti più importanti dell’economia del Thay, in quanto forza lavoro principale, con gli schiavi provenienti dalle incursioni nei territori confinanti. Attualmente l’economia della nazione ha subito diversi mutamenti, dovuti agli sconvolgimenti e cataclismi magici che hanno investito il mondo di Toril, ma soprattutto in seguito all’ascesa di Szass Tam, responsabile della creazione di una nazione abitata in grandissima parte da nonmorti.

I Maghi Rossi

L’appellativo di Maghi Rossi di Thay si riferisce a un circolo magico ristretto che domina su tutto il Thay. Questa spietata elite, governata da un organo denominato Consiglio degli Zulkir (ovvero gli otto maghi più potenti a capo delle rispettive scuole arcane: abiurazione, ammaliamento, divinazione, evocazione, illusione, invocazione, necromanzia e trasmutazione) è nota le sue pratiche oscure come la demonologia e la ricerca arcana spregiudicata. Tali pratiche sono sufficienti a rendere i Maghi Rossi una fazione spregevole e invisa a gran parte delle genti del Faerun.

Per la maggior parte della loro storia, i Maghi Rossi hanno usato la loro autorità e il loro potere arcano per guidare numerose battaglie di conquista contro le nazioni vicine soprattutto verso il Rashemen a nord e Aglarond a ovest. Le mire espansionistiche del Thay non si sono riflettute solo nelle diverse campagne militari, ma anche nel commercio e nell’influenza politica, ottenuta grazie alle varie enclavi al di fuori del Thay.

La storia recente del Thay ha visto un crescente interesse nei confronti dello studio della necromanzia, allo scopo di creare un esercito di nonmorti da utilizzare sia come forza interna che per rafforzare delle politiche di espansione verso altri territori. Questo evento ha portato a conflitti interni tra gli stessi Maghi Rossi, risultanti in un graduale isolamento dei dissidenti politici. Il culmine di queste tensioni è stato raggiunto con l’ascesa al potere di Szass Tam, il potente lich a capo della setta necromantica, che riuscì a esautorare il resto del Consiglio degli Zulkir, diventando così il leader assoluto del Thay.

Con l’ascesa di Szass Tam le attività del Thay al di fuori dei suoi confini diventarono più sporadiche, tuttavia alcuni agenti degli Zulkir continuano ad agire nelle altre nazioni alla ricerca di potenti artefatti che possano consolidare ulteriormente il potere di Szass Tam e degli Zulkir.

In seguito a questo evento, i Maghi Rossi subirono una divisione più severa in cui sia gli Zulkir che i Maghi Rossi non appartenenti alla scuola di necromanzia furono costretti a scegliere l’esilio dal Thay, o assoggettarsi al dominio di Szass Tam e la sua cabala nonmorta. I Maghi Rossi al di fuori di Thay si sono divisi in due ulteriori fazioni, una che ha iniziato una nuova vita ripudiando parte delle loro usanze e tradizioni, mantenendo comunque lo storico appellativo e un’altra nota come “Resurrezione Thayan” che punta a restaurare gli antichi splendori della nazione, cercando di eradicare Szass Tam e il suo flagello dei non morti.