Era Ora, recensione: quando il tempo passa in un battito di ciglia

Cosa succede quando il tempo sfugge al proprio controllo? Lo scopriamo con Era Ora, il nuovo film tutto italiano di Netflix.

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a cura di Francesca Borrello

È già disponibile su Netflix il nuovo film italiano Era Ora, con Edoardo Leo nei panni del protagonista. Il film, della durata di circa due ore, racconta la storia di Dante, un uomo vicino ai quarant’anni con un grosso problema di gestione del tempo, sempre preso dal proprio lavoro. Un tema quindi decisamente attuale, dato che sempre più spesso si tende a dare priorità alla propria carriera lasciando in disparte le relazioni sociali delle persone a noi care.

Ed è proprio questo il fulcro della vita di Dante, in perenne ritardo su ogni evento degno di nota. Lo conosciamo infatti mentre arriva in ritardo ad una festa di capodanno dove, a causa di un (forse fortuito) incidente, finisce per baciare la ragazza sbagliata, conoscendo così Alice. Tra i due nasce immediatamente un legame destinato a crescere, tanto da farceli vedere poco più in là nel tempo a festeggiare assieme il quarantesimo compleanno di Dante.

La sua però non è una giornata dedicata a se stesso: tra il lavoro, un padre con l’Alzheimer e diverse commissioni da fare, Dante finisce per arrivare in ritardo persino alla propria festa, totalmente incapace di gestire il proprio tempo e completamente ignaro di ciò che lo sta aspettando. E’ infatti quando si risveglia che accade qualcosa: è già passato un anno e lui si trova a festeggiare il compleanno successivo senza ricordarsi di ciò che è successo. Iniziano quindi così i salti temporali, che lo costringono a fare bilanci forzati sulla propria vita, su ciò che vorrebbe fare per cambiare tutto e su ciò che in realtà scopre di avere fatto.

Più tenta di stare dietro a questi eventi cercando di porre rimedio a determinate situazioni e meno controllo riesce ad avere sulla propria vita, finendo col perdere tutto quello che aveva di caro. E’ proprio nella disperazione però, che riuscirà a capire qual è il modo giusto di affrontare ciò che lo circonda, diventando così vero protagonista della propria vita e non semplice spettatore.

Era Ora: tutta una questione di ritmo (narrativo)

La trama di Era Ora è quindi in realtà molto semplice, ma affronta un tema importante e forse prevalente nella nostra epoca: il tempo vola senza che noi ce ne rendiamo conto, finché alla fine non ne rimane più per rimediare. Nonostante le tematiche importanti ed interessanti, non si può dire che l’esecuzione sia stata la migliore per far godere il film agli abbonati di Netflix. Il ritmo narrativo infatti ha diversi momenti che procedono troppo a rilento, con il rischio di perdere facilmente l’attenzione dello spettatore.

La trama si perde anche in dettagli futili, quasi in un parallelo con il protagonista che non riesce a dare la giusta priorità a ciò che lo circonda. Tuttavia, a lato recitativo, gli attori di Era Ora riescono a portare sul piccolo schermo un probabile stralcio di vita quotidiana, senza mai eccedere e diventare così macchiette, ma anzi aiutando gli spettatori a immedesimarsi nelle loro esperienze.

Un altro punto da tenere in considerazione è anche l’abbondante strizzata d’occhio che Era Ora fa ad un film del 2006, con protagonista Adam Sandler, Cambia la tua vita con un click. Sebbene i salti temporali siano effettuati in maniera diversa, il concetto base delle due trame resta più o meno quello: prendersi il tempo per ciò che importa davvero nella vita, e dare il giusto valore alle relazioni con i propri cari. Quindi non un tema innovativo, ma pur sempre interessante, anche se non viene sviluppato al meglio delle proprie possibilità.

Dunque anche con qualche difetto, Era Ora rimane comunque un film piacevole da vedere, che riesce nel proprio scopo di far riflettere sulle priorità di ognuno di noi, regalando agli spettatori anche qualche risata. Se se volete quindi vedere l’ultimo film italiano di casa Netflix, non vi resta che accedere al servizio streaming e farci sapere cosa ne pensate.