Exit La Foresta Incantata: la recensione

Nell'Escape Room da tavolo Exit La Foresta Incantata, i giocatori intrappolati dovranno risolvere diversi enigmi per tornare alla realtà.

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a cura di Roberto Richero

Sono oramai circa una ventina i titoli della collana Exit dedicati alle escape room da tavolo. Il successo della linea è ampiamente consolidato ed è supportato anche da ulteriori linee di prodotti, come gli Adventure Game e i Libri. Exit La Foresta Incantata è una escape room di livello Principiante, come sempre firmata dalla coppia di autori Inka e Markus Brand (in questo caso senza la collaborazione di ulteriori autori).

Meccaniche all’apparenza complesse

Le meccaniche del gioco sono estremamente consolidate e identiche a quelle dei titoli precedenti: non esiste un tabellone ma un libretto che funge da fil rouge per l’intera partita e tre mazzi di carte (Carte Enigma, Carte Soluzione e Carte Suggerimento). Quanto scritto nel manualetto fornirà alcune informazioni che, unitamente a quelle presenti nelle carte Enigma, permetteranno ai giocatori di affrontare i diversi ostacoli che incontreranno lungo il cammino. La risoluzione di ogni enigma fornisce un codice numerico a tre cifra che, inserito nel Disco Decoder, potrà essere verificato attraverso una specifica Carta Soluzione. Se il codice è corretto la Carta Soluzione permetterà alla storia di continuare, altrimenti si verrà avvisati dell’errore e si dovrà ritentare.

Tutti gli enigmi fanno anche uso di materiale aggiuntivo, quali ad esempio fogli di carta stampati o segnalini in cartoncino da defustellare prima di cominciare.

Paura di rimanere bloccati? Attraverso le Carte Suggerimento il gioco mette a disposizione due indizi e la soluzione di ogni enigma presentato, permettendo così a tutti di completare il gioco, anche di fronte agli indovinelli più ardui.

Anche se la meccanica descritta può sembrare complessa, è in realtà molto semplice da mettere in pratica e risulta immediatamente intuitiva, anche senza aver mai giocato in precedenza a titoli simili.

Escape Room o storia a ostacoli?

Le meccaniche del gioco, decisamente semplici, sono anche uno dei principali limiti di questa collana, in quanto permettono di affrontare un solo enigma alla volta e di far proseguire la storia in una sola direzione, guidati da una struttura predeterminata. In particolare in Exit – La Foresta Incantata questo aspetto è molto evidente per via dell’impostazione narrativa della storia. I protagonisti sono bloccati in un regno fatato e si rivolgono a una serie di creature tratte dalle fiabe, seguendo sempre lo stesso schema: per avere il loro aiuto e uscire dal regno bisogna risolvere un problema; una volta risolto l’enigma i giocatori scoprono che la controparte non può aiutarli e quindi li manda da qualcun altro. La sensazione quindi è quella di leggere del testo solo per giustificare una serie di enigmi che si susseguono uno dopo l’altro. E’ da sottolineare che questa percezione, ancorché la meccanica sia la medesima, non sia mai emersa giocando ad altri titoli della collana.

Gli enigmi

Uno degli elementi distintivi della collana Exit è l’uso di elementi fisici come parti integranti degli enigmi. Questo significa nella pratica manipolare elementi, strappare, ritagliare, piegare, bucare, incidere e disegnare su alcuni dei componenti messi a disposizione dal gioco.

Questa scelta di design ha due conseguenze importanti: da una parte chiunque sia restio a questo tipo di manipolazioni può incorrere in una situazione che non lo fa sentire a suo agio; dall’altro è sicuramente vero che un’esperienza del genere si avvicina di più a una vera escape room, cercando di riproporre attività con oggetti reali.

Data questa premessa, gli enigmi sono molto vari fra di loro e obbligano a pensare con spirito critico a ciò che si sta facendo; è importante leggere bene gli indizi e le informazioni fornite, in quanto spesso ci sono piccoli elementi che sfuggono ma che hanno un ruolo fondamentale nella risoluzione degli enigmi. Exit - La foresta Incantata è presentato come titolo di livello principiante ed è vero che la maggior parte degli enigmi sono molto semplici, ma è impossibile non notare che un paio dei rompicapi presentati sono molto più difficili, rendendo il gioco probabilmente non perfettamente equilibrato.

Si gioca in pochi

Un elemento da sottolineare è che la struttura del gioco rende impossibile (come invece succede con altri titoli) affrontare contemporaneamente più enigmi; se aggiungiamo la scelta di manipolare oggetti, il risultato è che spesso sono uno o due giocatori ad affrontare un enigma, mentre gli altri non possono che stare a guardare aspettando che i primi demordano o risolvano la prova. Si consiglia quindi il titolo a un massimo di tre partecipanti, meglio se solo in due.

Conclusioni

Exit – La Foresta Incantata è una solida escape room che mette in moto il cervello non solo in termini di pura logica, ma anche nelle componenti più “pratiche”. Ideale per scoprire questa famosa collana di successo globale con una partita di difficoltà base, anche se sicuramente non il miglior titolo della serie.

Materiali

Considerando che il materiale è usa e getta, la qualità dei materiali è sicuramente di alto livello: la carta usata per i manuali è leggera e i cartoncini a grammatura bassa, ma le illustrazioni sono curate, le fustellature precise e l’interno della scatola sagomato e colorato (non per caso).

Gioco indicato per

Il gioco è indicato a tutte le persone che vogliono approcciarsi alle escape room da tavolo con un titolo per principianti, ma che magari hanno già qualche esperienza. E’ particolarmente interessante per chi non cerca enigmi meramente logici, ma vuole quel qualcosa in più che può nascere dal “lavorare con le mani”.

Se siete maniaci della conservazione del materiale, anche dei giochi che non si usano più di una volta, siate cauti prima di procedere, perché è elemento fondamentale bistrattare molti dei contenuti della scatola.