Eyeshield 21 Complete Edition, recensione: una pietra miliare degli spokon

Eyeshield 21 Complete Edition di Riichiro Inagaki e Yusuke Murata: ha senso recuperare lo spokon dedicato al football americano?

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a cura di Fabio Fagnani

A volte non ci accorgiamo di quanto siamo bravi in un'attività fino al momento in cui non ci troviamo costretti a farla. Forse, l'ignoranza, la noia, l'ozio non ci hanno permesso di scoprire un talento che era lì, a chiamare la nostra attenzione, a vibrare dentro la nostra anima, a riempirci d'emozioni e di opportunità. Esattamente come è accaduto a Sena Kobayakawa, il protagonista di Eyeshield 21, l'opera creata da Riichiro Inagaki e Yusuke Murata, quest'ultimo disegnatore di One Punch Man, che torna, grazie a Planet Manga, nella Eyeshield 21 Complete Edition.

Eyeshield 21 Complete Edition: ha senso nel 2022?

Spesso sentiamo idolatrare opere del passato, ma il miglior modo per prendere atto della bellezza e della solennità di un'opera è quella di comprarla, leggerla, viverla. E sempre complicato leggere un manga fuori dal suo tempo, estrapolandola dalle vicende che gli si ponevano attorno. Per questo, il lavoro di immedesimazione è un atteggiamento rispettoso e positivo nei confronti del lavoro degli autori. Contestualizzare, è la prima forma di amore verso quella storia, verso quel racconto e nei confronti di un autore. E rispondere alla domanda: ha senso leggere oggi Eyeshield 21? La risposta è assolutamente sì.

I motivi sono tanti. Innanzitutto, stiamo parlando di una pietra miliare dello spokon, ossia tutti quei manga che trattano il mondo dello sport. Certo, prima di quest'opera abbiamo avuto Rocky Joe o Slam Dunk, per citarne alcuni, ma la leggerezza, la semplicità, la solarità di Eyeshield 21 ha dato tanto al mondo del fumetto orientale e inoltre ha portato alla ribalta uno sport che in Italia in pochi conoscevano, il football americano. Nato negli Stati Uniti, evidentemente, ma amato anche in Giappone. Possiamo dire che la terra del Sol Levante si sia aperta al mondo americano dopo la Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, i disegni di Murata fanno scuola. La dinamicità del tratto, l'inconfondibile capacità di dare uno spirito credibile ai personaggi e la sequenza scenica che offre ai testi di Inagaki sono una magia per gli occhi. Quindi, sì, assolutamente sì. Leggere Eyeshield 21 è cosa buona e giusta, per parafrasare i sacerdoti, soprattutto nell'edizione monstre di Planet Manga.

Eyeshield 21 Complete Edition: le caratteristiche

A Marzo di quest'anno Planet Manga ha lanciato la nuova edizione di Eyeshield 21, definita dalla casa editrice la Complete Edition. In teoria, traduzioni rivisitate e un nuovo formato "monster" da 11.5X17.5, più di 600 pagine e una collezione che si conclude in 13 volumi brossurati con sovraccopertina, al prezzo di 14,90 euro. L'edizione è ben realizzata, anche se è da osservare come il peso delle seicento pagine incida non poco nella lettura e nella comodità di questa edizione, non propriamente una sottiletta. La rilegatura è solida, ben salda e dona sicurezza in qualsiasi situazione e, anche se non esattamente economica, è un'edizione che vale i suoi quasi quindici euro. La carta utilizzata per la stampa è bianca e sembra regalare al volume un'aurea di eleganza e qualità. Una carta ruvida, opaca, ottima per la lettura e per il contrasto netto con il disegno incantevole di Murata.

Di cosa parla Eyeshield 21 Complete Edition?

Eyeshield 21 racconta la storia di una squadra di football americano di una scuola superiore giapponese. La trama si snoda attorno alle vicende di Sena Kobayakawa, un giovane studente che non sa di possedere un'arma incredibile, la velocità. Le partite si susseguono con grande ritmo, le regole del gioco vengono spiegate man mano che si sviluppa la storia e l'avventura di Sena e dei suoi compagni si snoda anche fuori dal campo di Football Americano.  La grande bravura del duo Yūsuke Murata e Riichirō Inagaki è quella di mischiare abilmente lo sport puro a gag comiche tipiche del manga giapponese. Anzi, in Eyeshield 21 si esagera anche un po', strizzando forse troppo l'occhio alle battutine e al divertimento. È come se i due mangaka abbiano volutamente spinto sull'acceleratore delle gag, trovando comunque un equilibrio che tiene bene in piedi un'opera che, oggi, ha vent'anni.

In Giappone è stato pubblicato dalla casa editrice Shueisha sulla rivista Weekly Shōnen Jump tra il 2002 e il 2009 e poi raccolto in 37 tankōbon. Il successo nel Sol Levante è stato così ampio da portare subito il manga al cinema con un un film d’animazione nel 2004 e solo un anno dopo prende vita la serie tv animata.

Disegni e narrazione

Di certo non siamo di fronte a qualcosa di completamente innovativo, anche perché non è affatto semplice fare meglio di pietre miliari del mondo dello spokon come Captain Tsubasa, Rookie Joe o Slam Dunk, ma l'opera di Yūsuke Murata e Riichirō Inagaki non teme i confronti.  La caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dei protagonisti della squadra liceale è ben fatta. Nonostante la moltitudine di personaggi, i mangaka riescono a tirar fuori caratteri diversi, tutti capaci di raccontare qualcosa al lettore, ma soprattutto tutti appassionati e pronti a sacrificare loro stessi per un bene più grande. E poi c'è lo sport: sudore, fatica, allenamenti, partite, botte, successi, lacrime, sconfitte e lezioni di vita. La capacità narrativa è sicuramente elevata. Il ritmo, le scelte, le partite. Tutto raccontato senza lasciar nulla al caso, questa è sicuramente una dote da non sottovalutare. Qualcuno si ricorderà delle polemiche riguardanti il finale dell'opera, ma quale finale accontenta tutti? Attack on titan, Naruto, Dragon Ball e per non parlare dei finali fuori dal mondo dei manga: Lost, How I met your mother, Game of Thrones e potrei aggiungerne altri. Concludere l'opera non è mai semplice, ma il viaggio conta più della sua fine, conta più della destinazione, conta più di tutto.

A margine, ma non troppo, va aggiunta una considerazione in più sui disegni di Murata. Un maestro della dinamicità. I suoi personaggi corrono per davvero, non danno solo l'impressione di farlo. La capacità con cui distorce la muscolatura, rende flessibili i corpi e rende dinamiche le vignette è imparagonabile. Un motivo in più per approcciarsi a un manga di vent'anni fa rieditato in un'edizione consigliata.