Cinque accessori per una festa geek

In occasione del carnevale, vi segnaliamo cinque prodotti con cui dare vita alla vostra festa geek (e dei quali non dovrete vergognarvi troppo).

Avatar di Walter Ferri

a cura di Walter Ferri

Grazie in particolare al successo dei film supereroistici, l'estetica nerd è ormai stata democratizzata e risulta alla portata di tutti. Con l'avvento di carnevale le strade si riempiono di Harley Quinn e soldati di Star Wars, tutti condividono la passione per una serie o un cartoon interpretando i personaggi prediletti, ma una festa"geek ortodossa" va ben oltre alle semplici maschere. La stravaganza degli appassionati si estende infatti fino ai più piccoli e minuziosi dettagli, non si sfoga nella celebrazione occasionale, ma permea fino a raggiungere le radici stesse delle convenzioni sociali. Una festa geek non si definisce tanto nella forma, che a prima vista potrebbe essere anzi mansueta, ma si indentifica nel suo inatteso ed esuberante eclettismo pop. Ecco a voi cinque prodotti utili per dare libero sfogo al vostro nerd interiore e a rendere memorabile il vostro party.

Don't get got

Pubblicato da Big Potato, Don't get got è un party game che si dipana con discrezione sullo sfondo di una normale festa. Non pretende infatti che i giocatori stiano seduti attorno a un tavolo, anzi li sprona a distrarsi il più possibile, nonché ad approfittarsi della disattenzione altrui. A inizio partita tutti i partecipanti vengono equipaggiati con una custodia plastificata contenente sei missioni estratte casualmente tra le 180 presenti nella scatola. Ogni missione richiede di ingannare biecamente i propri avversari, di obbligarli a compiere azioni che altrimenti non eseguirebbero mai, spesso gettandoli nel ridicolo. Dal convincere un ospite ad attivare vocalmente un elettrodomestico privo di microfoni all'indurre sbadigli negli altri giocatori, gli obiettivi sono vari e imprevedibili. Col fatto che i limiti d'azione di Don't get got siano molto sfocati, tutti finiranno con il voler orchestrare machiavelliche strategie e a diffidare delle bizzarrie altrui, fomentando un clima nonsense in cui ogni cosa può accadere.

eKids Speaker Millennium Falcon

Ogni party che si rispetti è accompagnato da ininterrotte ore di musica, ma perché accontentarsi di una generica cassa portatile quando invece si può trasmettere le proprie canzoni preferite dal Millennium Falcon di Star Wars?  La nave di Han Solo è stata riconvertita da eKids in un altoparlante capace di connettersi a tutti i telefoni dotati di Bluetooth. Con batteria al litio ricaricabile, speakerphone per attivare le chiamate in vivavoce, presa jack-in da 35mm, soddisfa tutti i requisiti essenziali e vi aggiunge una serie di effetti luminosi e sonori estrapolati direttamente dalla saga cinematografica. La cassa audio del Millennium Falcon non sarà certamente comparabile a strumentazioni Hi-fi, ma è un gioiello che riserva qualche sorpresa.

Bevande fantascientifiche

Già che stiamo parlando di Guerre Stellari, non possiamo che accennare alla possibilità di raffreddare i propri cocktail con un'unico blocco di ghiaccio plasmato con le temibili fattezze della Morte Nera. La sua forma "lunare" si presta a un look sofisticato ed elegante, perfetto per accompagnare ricche bevande in bicchieri di pregiato cristallo, quali quelli usati da Rick Deckard in Blade Runner. La natura sferica della stazione spaziale rende però particolarmente insidioso il trovare una matrice siliconica fatta con abbastanza cura da non grondare acqua da tutte le parti. Lo stampo proposto da Stern & Schatz, pur essendo più oneroso di altri, previene del tutto il problema, garantendo uno standard più che sufficiente a soddisfare l'utenza. Se volete qualcosa di meno impegnativo potete invece ripiegare sullo stampo di Han Solo nella carbonite, ma in questo caso dovrete ricordare che la trasparenza del ghiaccio non si presta alla definizione di dettagli tanto particolareggiati e che vi converrà pertanto usarlo con liquidi colorati.

Tagliapizza di Dr Who

Molte persone, poca voglia di cucinare e ancor meno intenzione di pulire i piatti una volta che la festa è finita: la pizza è una soluzione golosa ed economica che da sempre accontenta i più. Una festa geek sa però distinguersi con teatralità anche in situazioni tanto informali, basta estrarre dal cassetto delle posate la scenografica rotella tagliapizza ispirata al cacciavite sonico di Dr Who. Questo utensile non è solamente caratterizzato da una forma insolita, ma è reso particolare anche da una cassa integrata che riproduce i suoni dello strumento a cui si ispira. Una sorpresa che non potrà che stupire i commensali e creare feroci diatribe su quale sia il miglior dottore della serie. La sua lama è inoltre estraibile, rendendone particolarmente agile il lavaggio.

Shakespeare in klingon

Ferisce più la penna che la spada, soprattutto se la penna scrive in lingua klingon. Noti antagonisti della serie Star Trek, i klingon sono una razza aliena di feroci guerrieri, un'etnia esperta in ogni forma di combattimento. La loro fonetica si è pertanto sviluppata attorno a suoni gutturali e minacciosi, dando vita a un lessico tutt'altro che musicale o piacevole. Contro ogni logica umana, il Klingon Language Institute ha deciso di tradurre l'Amleto di William Shakespeare nell'idioma klingon, offrendo un testo che si presta a vivere un'esperienza tanto spiacevole quanto esilarante. Come il temibile bat’leth, questo copione teatrale è un'arma pericolosa e, a seconda del come viene utilizzato, può divenire l'anima della festa o suggerire a tutti che è giunto il momento di tornarsene a casa.

Bonus: un Gremlin esibizionista

Una riproduzione in scala 1:1 del gremlin esibizionista comparso in Gremlins di Joe Dante. 75cm di ingombrante lattice, una scultura in tiratura limitata a 1000 copie con un prezzo non indifferente: €390,39. Non ha alcuna utilità pratica, ma la sua sola presenza sarà motivo di discussione appassionate o profondi disagi. Un gremlin esibizionista è sempre inopportuno, anche a carnevale, ma un acquisto tanto sconsiderato è (parzialmente) giustificabile solo in occasione di una festa matta.