Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha dichiarato senza mezzi termini che la celebre Legge di Moore, pilastro dell'evoluzione tecnologica dagli anni '60, è ormai un concetto superato, inadeguato a descrivere l'accelerazione senza precedenti nel campo dell'AI. Durante il suo intervento al keynote di Foxconn al Computex, Huang ha presentato una visione radicalmente nuova dell'evoluzione tecnologica, proponendo quella che potremmo definire la "Legge di Huang": un raddoppio delle prestazioni non più in 18-24 mesi, ma potenzialmente ogni trimestre.
Secondo il visionario CEO, le limitazioni fisiche dei chip hanno reso la Legge di Moore inefficace nel contesto attuale. La miniaturizzazione dei nodi, principio cardine della legge formulata da Gordon Moore, non è più il fattore principale dell'incremento prestazionale. NVIDIA ha dimostrato come sia possibile ottenere balzi prestazionali straordinari attraverso tecnologie proprietarie e approcci innovativi che trascendono la semplice riduzione delle dimensioni dei transistor.
La trasformazione che sta guidando questa accelerazione senza precedenti si basa su due elementi fondamentali. Il primo è rappresentato dalle tecnologie avanzate di packaging, in particolare il processo CoWoS (Chip-on-Wafer-on-Substrate) sviluppato da TSMC, che permette di integrare componenti diversi in soluzioni ad altissime prestazioni. Il secondo elemento è l'NVLink, la tecnologia proprietaria di interconnessione di NVIDIA che consente di collegare più piattaforme in soluzioni scalabili a livello di rack.
Questa combinazione ha permesso all'azienda di superare barriere prestazionali ritenute insormontabili fino a poco tempo fa. La scalabilità offerta da queste tecnologie ha consentito a NVIDIA di ridefinire completamente i limiti delle capacità computazionali, aprendo la strada a un'accelerazione mai vista prima nel settore tecnologico.
L'osservazione di Moore, formulata negli anni '60, prevedeva un raddoppio del numero di transistor su un chip ogni 18-24 mesi, con conseguente incremento delle prestazioni. Questo principio ha guidato l'industria dei semiconduttori per decenni, ma nel contesto dell'intelligenza artificiale appare ora come un vincolo troppo limitante. Mentre la legge di Moore parlava di un miglioramento incrementale su base annuale o biennale, NVIDIA sta dimostrando che nel mondo dell'AI questo ritmo è già stato superato.
La cadenza di rilascio dei prodotti NVIDIA è già scesa a sei mesi, come dimostrato dalla distanza temporale tra le architetture Vera Rubin e Blackwell Ultra. Ma Huang si spinge oltre, prospettando un futuro in cui questa cadenza potrebbe ulteriormente ridursi a soli tre mesi, un ritmo che fino a poco tempo fa sarebbe stato considerato semplicemente impossibile.
Durante il suo intervento, Jensen ha risposto con sicurezza alla domanda se ci si debba aspettare un rallentamento nello sviluppo dei chip AI. La sua risposta è stata un deciso no: il cielo è il limite, ha affermato, suggerendo che l'azienda è pronta a spingere ancora più in là le frontiere dell'innovazione. La combinazione di tecnologie avanzate di packaging, interconnessioni proprietarie e architetture rivoluzionarie consente a NVIDIA di mantenere un ritmo di innovazione che sfida ogni precedente nell'industria tecnologica.
Questa accelerazione non è solo una questione di vanità tecnologica. La domanda esplosiva di capacità di calcolo per l'AI sta guidando questa corsa frenetica, con NVIDIA determinata a mantenere la sua posizione dominante in un mercato che cresce a ritmi vertiginosi. Le implicazioni di questa nuova "Legge di Huang" potrebbero ridefinire completamente le aspettative e le strategie dell'intero settore tecnologico, aprendo scenari di evoluzione difficilmente immaginabili solo pochi anni fa.
In un contesto in cui la miniaturizzazione dei nodi incontra sempre più ostacoli fisici e costi crescenti, NVIDIA ha trovato vie alternative per continuare a spingere i limiti delle prestazioni. Questa strategia ha permesso all'azienda di mantenere la leadership nel settore dell'AI.