Fight Club: la Cina rivede la sua censura

Il servizio di streaming cinese Tencent ripristina il finale originale di Fight Club di David Fincher, dopo le critiche subite per la censura.

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a cura di Davide Vincenzi

Le politiche di censura del Partito Comunista Cinese e del servizio di streaming Tencent nelle ultime settimane avevano suscitato un discreto scalpore dopo che il film Fight Club del regista David Fincher è stato reso disponibile con un nuovo finale. Tencent, caso davvero raro, ha ora annullato la censura del film e ripristinato il finale originale.

Fight Club, che include un finale costituito da una scena di testo che descrive in dettaglio le conseguenze dell'assalto di Tyler Durden al capitalismo, è ora finalmente completamente disponibile per gli spettatori cinesi. Con l’eccezione, tuttavia, di alcune scene di sesso e altri contenuti espliciti, in accordanza a quanto sancito dalle linee guida della National Radio and Television Administration (NRTA), l’ente del gioverno cinese preposto a vigilare sui contenuti radiotelevisivi.

Il finale censurato presentava al pubblico un messaggio che diceva: "La polizia ha rapidamente capito l'intero piano e arrestato tutti i criminali, impedendo con successo l'esplosione della bomba. Dopo il processo, Tyler è stato mandato in un manicomio, ricevendo cure psicologiche".

Mentre i critici e il pubblico di tutto il mondo hanno criticato quel finale, non solo per quello sfoggio di censura, ma per aver distrutto il messaggio o il significato essenziale dietro la storia del film, l'autore Chuck Palahniuk, che ha scritto il romanzo che ha ispirato il film, ha affermato che il finale censurato è casualmente più vicino al finale originale del libro rispetto al film di Fincher.

I media cinesi sono stati sottoposti a crescenti pressioni da parte del governo del PCC perché censurino ulteriormente alcuni programmi televisivi, film, videogiochi e altro ancora. Nell'ambito di una più ampia repressione della cultura, la NRTA ha pubblicato una serie di nuove linee guida nel 2021, vietando essenzialmente alcuni valori, come quelli ad esempio che le autorità considerano "effeminati". Inoltre, film, spettacoli e giochi non possono rappresentare criminali che abbiano successo, fantasmi o utilizzare espedienti narrativi come i viaggi nel tempo. Alcune delle restrizioni più drastiche includono quelle imposte alle minoranze etniche, inclusi tibetani e uiguri.

Inoltre, nell'ultimo anno – il centenario del PCC – i media cinesi hanno subito drastici cambiamenti, come parte di un più ampio mutamento culturale. Ciò ha comportato la riduzione della quota delle uscite di film stranieri a 34 da 42 che erano nel 2020. Oltre ai limiti ufficiali imposti al cinema, ci sono stati una serie di blocchi non ufficiali, con le principali uscite di Hollywood, tra cui Black Widow, Shang-Chi e la leggenda dei dici anelli e Spider-Man: No Way Home, che superano sì la censura statale, ma non hanno alcuna data di uscita.