Frieren: Oltre la fine del viaggio, la recensione del primo volume

Vi siete mai chiesti cosa accade al vostro party RPG dopo aver battuto il boss finale? Frieren: Oltre la fine del viaggio potrebbe spiegarvelo!

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a cura di Giovanni Arestia

Vi siete mai chiesti cosa accade al vostro party RPG dopo aver battuto il boss finale e riposto il gioco sullo scaffale? La risposta potrebbe essere abbastanza scontata, ovvero che non succede nulla dato che si tratta di personaggi virtuali che "vivono" solo quando viene accesa la console o il PC, tuttavia secondo Frieren: Oltre la fine del viaggio c'è molto altro di cui parlare. Si tratta di un manga fantasy arrivato negli scaffali nipponici all'inizio di quest'anno (in Italia, invece, è arrivato a ottobre grazie a J-POP) scritto da Yamada Kaneshito e disegnato da Abe Tsukasa che ha colpito fin da subito i lettori per la sua intrigante premessa e l'interpretazione unica di uno dei generi più amati di sempre. Scopriamone di più insieme in questa recensione del primo volume.

Frieren: Oltre la fine del viaggio, personaggi classici per una storia mai vista prima

Frieren: Oltre la fine del viaggio è ambientato in un tipico mondo di fantasia e segue degli insoliti avventurieri dopo che hanno sconfitto il Re dei Demoni. In particolare, lo fa attraverso gli occhi di Frieren, un'elfa con una vita estremamente lunga. L'incipit di questa storia, quindi, non racconta l'inizio di un avventuroso viaggio per sconfiggere il male, bensì della sua fine. L'eroe e i suoi fidati compagni ritornano a casa acclamati dalla gente delle varie contrade ed è qui che faremo la conoscenza di Himmel l'Eroe, Eisen il Guerriero e Heiter il Sacerdote, i quali, dopo mille fatiche, hanno ottenuto la tanto sudata vittoria necessaria per vivere il resto dei loro giorni in relativa pace e tranquillità. Ciò non vale per Frieren la Maga proprio a causa del suo destino eterno: i dieci anni che ci sono voluti per compiere l'impresa non sono altro che una briciola nell'Oceano della sua vita.

L'idea di un'elfa che si sente distaccato dal resto dei personaggi umani a causa della durata estremamente lunga della sua vita non è certo una novità. Il Signore degli Anelli di Tolkien, in particolare, vede Legolas crescere e svilupparsi da guerriero freddo e indifferente a un personaggio più gioviale come risultato delle sue esperienze, ma anche nel folklore tradizionale (da cui Tolkien trasse ispirazione), gli elfi sono ritratti come freddi, distaccati e disinteressati alle meschine vicende dei mortali umani. Frieren appartiene esattamente a questa fazione di creature fantastiche, ma nello stesso tempo è del tutto unica e inaspettatamente intrigante.

Il tempo come concetto unico e soggettivo

La spiegazione potrebbe essere molto filosofica, ma dopotutto rappresenta l'anima del primo volume e, sicuramente, di tutti gli altri a venire: il tempo è sempre stato un concetto tanto divertente quanto spesso doloroso. Sebbene possiamo quantificarlo oggettivamente, ogni persona lo sperimenta in maniera totalmente soggettiva: se stiamo facendo nuove esperienze, il tempo può sembrare allungarsi mentre se compiamo la stessa cosa più e più volte, può sembrare che si restringa. Inoltre, a seconda dell'età, il tempo può sembrare più o meno veloce. Ecco che per un'elfo dalla durata di vita straordinariamente lunga, tutto sembra solo un momentaneo schiocco di dita. Di conseguenza, il suo approccio alla vita è completamente diverso da quello di un essere umano: non ha scrupoli a passare sei anni a decodificare un libro di incantesimi o a impiegare tre anni per trovare un singolo fiore. Questo è il tipo di pazienza che viene con l'età e Frieren di anni ne ha davvero molti (anche se non viene detto quanti nel primo volume).

I primi capitoli di Frieren: Oltre la fine del viaggio, quindi, pongono al lettore molti quesiti sull'importanza della vita e sui significati che ad essa possono essere attribuiti. Il mondo, infatti è cambiato dopo che tanti anni prima il Re dei Demoni è stato sconfitto e tra gli uomini molti hanno dovuto dire addio alla vita. Il tempo non si è fermato, ma Frieren è l'unica che non si è mossa rimanendo la stessa ragazzina di allora. Ciò che rimane intatto sono i ricordi di quell'avventura epica dei quali solo lei ne è rimasta testimone e che deciderà quindi di onorare prendendo parte a un nuovo viaggio, accompagnata questa volta dai discepoli dei suoi vecchi compagni.

Una storia perfetta impreziosita da stupendi disegni

Il primo volume di Frieren: Oltre la fine del viaggio è, senza mezzi termini, probabilmente la migliore introduzione all'opera che si potesse realizzare. Funziona anche da solo come se fosse uno one-shot perché le tematiche trattate, la caratterizzazione dei personaggi e il climax narrativo sono praticamente perfetti. Nel primo capitolo, infatti, la protagonista capisce di quanto sia speciale e degli errori commessi nel passato che non le hanno permesso di conoscere meglio i compagni di avventura. Gran parte del capitolo 2 è dedicato all'introduzione di un personaggio apprendista di nome Fern, e il capitolo 3 sembra essere una vignetta episodica. Poi si arriva nel capitolo 4 quando Frieren dichiara che il suo obiettivo è quello di ripercorrere le orme della sua vecchia avventura "prima che i ricordi svaniscano". In altre parole, cercare di apprezzare ciò che aveva in contrasto con la sua vecchia freddezza e pone un'interesse nel cambiamento caratteriale fin dal subito.

Lo stile artistico dei personaggi è anch'esso di grande originalità e caratterizzazione. I vari personaggi sono curati in ogni minimo particolare con un tratto delicato, ma preciso. Tuttavia il vero colpo d'occhio lo regalano i personaggi femminili, soprattutto Frieren e Fern, i quali sembravano nitidi e realistici. Per quanto riguarda, poi, gli ambienti dove si svolgono le varie vicende, invece di uno sfondo parzialmente nascosto per dare libero sfogo alla nostra immaginazione in momenti specifici, Abe Tsukasa ha deciso di mostrare tutto per far immergere il lettore esattamente nel mondo ideato insieme al collega Kaneshito.

Conclusioni

Insomma il volume 1 di Frieren: Oltre la fine del viaggio regala un'esperienza fortemente emotiva e indimenticabile con tanto di lezione morale tanto essenziale quanto fondamentale sulla vita e la morte di una persona cara. Frieren rappresenta la lancetta di un'orologio infinito che si è resa conto troppo tardi di aver perso momenti importanti della sua infinita vita e cerca di esaudire i desideri finali dei suoi amici mentre raccoglie incantesimi e protegge Fern per redimersi dagli errori del passato. Questo non è, quindi, un manga fantasy convenzionale e non vediamo l'ora di leggere i successivi volumi per scoprire che direzione prenderà la vita della protagonista.