Gli amici delle vacanze, la recensione della nuova commedia Disney+

Gli amici delle vacanze è la nuova commedia irriverente di Disney+ con un cast stellare. Ecco la nostra recensione senza spoiler.

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a cura di Giovanni Arestia

Gli amici delle vacanze sono generalmente quel gruppo di conoscenze che si fanno quasi per caso, si vedono una volta e poi difficilmente si rincontrano in futuro. Nella commedia estiva prodotta da 20th Century Studios, intitolata appunto Gli amici delle vacanze, che in Italia arriva esclusivamente su Disney+ (negli Stati Uniti su Hulu), gli amici delle memorabili vacanze estive si trasformano in un vero e proprio incubo. La pubblicazione esclusiva sulla piattaforma di streaming, senza alcun passaggio per le sale cinematografiche, tuttavia fa suonare immediatamente un campanellino di allarme, ma scopriamo di più in questa recensione che, come sempre, sarà priva di spoiler.

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Gli amici delle vacanze: il buongiorno si vede dal mattino

Prima di addentrarci nella pellicola, cerchiamo di capire insieme quali sono questi campanellini di allarme. Ufficialmente, infatti, i titoli Fox (e Searchlight Pictures) dovrebbero uscire, per contratto, al cinema, senza alcuna possibilità di essere pubblicati direttamente in streaming. In quest'ultimo caso, i diritti, fino al 2022, appartengono alla HBO quindi al massimo andrebbero pubblicati su HBO Max a meno che non si decidano di vendere i diritti di pubblicazione a servizi terzi. Questa regola vale per tutti i film che erano già attivamente in produzione prima che l'acquisizione da parte di Disney fosse ufficializzata nel marzo del 2019.

https://www.youtube.com/watch?v=GFcXpcGjKxw

Bene, tutto ciò non è valso per Gli amici delle vacanze poiché, sebbene fosse già in lavorazione dal 2014, i primi problemi produttivi, che hanno anche visto il cambio del cast principale, hanno fatto sì che la produzione venisse sospesa per poi riprendere a fine 2019 con 20th Century Studios, Hulu e Disney+. Come se non bastasse, le riprese sono ricominciate proprio nel marzo del 2020, poco prima del lockdown globale dovuto alla pandemia di Covid-19. L'ovvio blocco produttivo è terminato solo lo scorso autunno, a circa undici mesi di distanza dalla sua uscita in streaming. Insomma, tutta questa confusione è tangibile nel prodotto finale che manca, oggettivamente, di una sua vera e propria anima.

Una storia molto ispirata, ma poco profonda

La storia inizia con Marcus (Lil Rel Howery) ed Emily (Yvonne Orji), una coppia di fidanzati che decide di recarsi in vacanza in una fantastica isola esotica in modo tale che lui possa chiedere all'amata di diventare sua moglie nonostante vari blocchi da parte della famiglia di lei. In realtà i piani vengono distrutti a causa della presenza di un'altra coppia alquanto espansiva ed estroversa composta da Ron (John Cena) e Kyla (Meredith Hagner) che mettono a rischio la loro stessa permanenza sull'isola. Dopo mille peripezie, tra le due coppie nasce una strana amicizia anche se per Marcus ed Emily questa è destinata a terminare insieme alla fine della vacanza. In realtà, una volta rientrati ad Atlanta, Ron e Kyla finiscono per autoinvitarsi al matrimonio trasformando quest'ultimo in un vero e proprio inferno che rischia di rovinare Marcus sia professionalmente che privatamente.

Gli amici delle vacanze si mostra come un superficiale ritorno al passato sia degli anni '80, quando forse Dan Aykroyd e John Candy erano il simbolo di questo genere di comicità, sia dei primi anni 2000, con i fantastici Ben Stiller e Will Ferrell. Gli ingredienti di base ci sono tutti: un cast affascinante e dalle ovvie abilità comiche, un divertente scontro culturale e uno scenario idilliaco. Tuttavia vengono gettati con noncuranza invece di dargli un filo logico curato e coerente con la stessa storia. Il regista Clay Tarver e i suoi ben quattro co-sceneggiatori cercano di riparare le numerose crepe con una comicità irriverente e sfacciata che finisce per imbarazzare lo spettatore ogni volta che se ne presenta l'occasione.

Un'idea potenzialmente interessante

Ovviamente non è tutto da buttare, perché in fondo c'è qualcosa di innegabilmente interessante anche se purtroppo non viene approfondita come si deve. L'idea di esaminare psicologicamente chi siamo e cosa potremmo tollerare mentre siamo in vacanza anche in chiave comica poteva essere davvero coinvolgente. Tutti noi, infatti, abbiamo nella nostra agenda mentale qualche esperienza di un'avventura in vacanza o di un'amicizia improbabile che è stata progettata esclusivamente per quel breve lasso di tempo. È un arco temporale talmente breve che ognuno di noi potrebbe fare o dire cose che nella vita normale non direbbe o farebbe. Una breve possibilità di reinventare la propria vita e rinvigorirla, e così con Gli amici delle vacanze, ci viene offerto uno scenario che spiega perché una coppia organizzata e pianificatrice si lascerebbe andare al divertimento sfrenato solo per il gusto di farlo in appena sette giorni.

Purtroppo il film di Tarver getta i protagonisti, e gli spettatori, nel profondo dell'inferno fin dall'inizio distruggendo qualunque possibilità di realismo che questo film potesse avere. Invece di una crescente escalation di comportamenti selvaggi, Ron e Kyla iniziano immediatamente a recitare in modi così fuori misura da sembrare un cartone animato a cui si fa fatica credere. L'unica domanda legittima è per quale motivo qualcuno dovrebbe voler passare un altro secondo insieme a questi energumeni. Appena pochi minuti dopo l'incontro, i due selvaggi cercano di drogare i drink di Marcus ed Emily con la cocaina che hanno contrabbandato in Messico prima di una serie di situazioni inverosimili che coinvolgono più droghe, una pistola, alterchi fisici e un'orgia.

I cinque sceneggiatori coinvolti nella sceneggiatura non sono stati in grado di trovare una giustificazione per dare un vero senso alla loro amicizia e, quindi, diviene ancora più inverosimile accettare il caos del matrimonio ad Atlanta. Generalmente, infatti, si comprendono eventi fortemente negativi perché si scoprono alcuni difetti o degli scheletri nell'armadio che si vogliono tenere nascosti. Questo, ad esempio, era il fil-rouge di quasi tutti i film con Ben Stiller. Qui, però, si parte già da una premessa irrealistica e si conclude con un ciclo di atti selvaggi seguiti da sospiri e scrupoli difficili da accettare.

Conclusioni

Il cast fa del suo meglio per distrarre dalla storia, con Cena e Howery, ad esempio, che caratterizzano bene i loro personaggi e donano anche qualche raro momento divertente. Purtroppo non bastano per salvare Gli amici delle vacanze poiché la sceneggiatura è notevolmente povera di battute o di momenti di genuine risate. La follia onnipresente diventa alla lunga stucchevole e la ciliegina sulla torta è il forzato sentimentalismo presente verso il finale che rende ancora più difficile da digerire l'intera pellicola. Ci viene, quindi, da pensare che i produttori fossero consapevoli che il prodotto finale non avrebbe avuto un grande successo al botteghino e anche per questo motivo hanno optato per un'uscita esclusivamente in streaming.