Hataraku no Hyaunenshi: il video in pixel art racconta i 100 anni di cultura aziendale del Giappone

Hataraku no Hyaunenshi è il video che illustra i 100 anni di cultura aziendale giapponese

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a cura di Beatrice Villa

Com’è cambiato il modo di lavorare dei giapponesi negli ultimi 100 anni? Quanti sforzi e quanti sacrifici ci sono voluti per arrivare a questo punto della storia? La società giapponese di risorse umane SmartHR ha voluto rispondere a queste domande con un video toccante, realizzato iconicamente con la pixel art, creato dal pixel artist Motocross Saito. Il video, intitolato Hataraku no Hyaunenshi (100 anni di lavoro in Giappone), è quindi una retrospettiva visiva sui cambiamenti della cultura del lavoro giapponese nell'ultimo secolo. Vediamolo insieme.

Hataraku no Hyaunenshi: 100 anni di cultura aziendale giapponese

Non a caso la società giapponese di risorse umane SmartHR ha voluto scegliere il numero 100, perché è proprio 100 anni fa, esattamente nel 1920 che la parola salaryman ha cominciato a diffondersi in Giappone. Il video Hataraku no Hyaunenshi inizia quindi da quell’epoca, in cui era ancora relativamente insolito per le donne, sposate o single, lavorare fuori casa. Quelle che lo facevano erano chiamate shokugyo fujin, o professioniste, un termine che da allora è svanito, dato che le donne con un lavoro non sono più una rarità.

Il video si sposta poi agli anni Quaranta, in cui i lavoratori abbandonano le uniformi dell'esercito imperiale per passare ai completi da lavoro, dopo che l'esercito giapponese venne smantellato a causa della sua sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale. In quegli anni inizia quindi il difficile processo di ricostruzione.

Questa spinta a tornare a una società economicamente stabile si manifesta poi negli anni Cinquanta. Nel video, una coppia di impiegati si affannano nel loro ufficio, sudando mentre il loro unico ventilatore elettrico non riesce a raffreddare la stanza e uno di loro, dopo aver macinato alcuni numeri su un abaco, parla nella cornetta di un telefono a rotazione.

Ma i segni di prosperità cominciano ad apparire solo negli anni Sessanta, e nel video, quasi come buono auspicio, vediamo il monte Fuji fuori dal finestrino dell'allora nuovo treno Shinkansen.

Come ben sappiamo però, lo sviluppo economico ha anche i suoi inconvenienti, come i treni affollati a causa dell’afflusso dei pendolari negli anni Settanta, o il diffondersi di un nuovo tipo di lavoratore, il kigyo senshi (guerriero aziendale) che fa gli straordinari e che probabilmente continuerà a lavorare anche dopo avere lasciato l'ufficio.

Con l'economia a bolle degli anni Ottanta in pieno svolgimento, diventano sempre più prevalenti la costruzione della solidarietà e il networking attraverso frequenti feste alcoliche, anche se le persone iniziano a realizzare le gioie dell'hanakin (venerdì di fioritura), ricominciando a vivere dopo aver timbrato il cartellino alla fine della settimana lavorativa.

Gli anni Novanta portano due cambiamenti: i dispositivi di comunicazione mobile e le donne sul posto di lavoro che diventano parte permanente della vita professionale in Giappone.

La flessibilità offerta dalla tecnologia porta poi a un nuovo stile di lavoro nel 2010, quello del "lavoratore nomade" dotato di laptop, che ha la stessa probabilità lavorare in un cafè o in ufficio. C'è anche un sottile segno di cambiamento dell'atteggiamento nei confronti della salute: per impedire alle persone di fumare sulle loro scrivanie, sui treni e persino sulle banchine delle stazioni, si diffondono i cartelli "non fumare".

Parlando di problemi di salute, non è una sorpresa che, una volta che il video arriva al 2020, vediamo la società adattarsi alla pandemia del coronavirus, con maschere, posti a sedere sfalsati e un divisorio di plastica messo su in quello che prima era un archetipo giapponese di ufficio aperto.

E infine, a rappresentare la "nuova normalità", arriviamo a una scena di lavoro da casa, con una donna impegnata in una videoconferenza mentre il marito o il fidanzato si occupa del loro bambino.

Naturalmente il messaggio che vuole trasmettere il video è: non dimentichiamoci che per avere ciò che abbiamo oggi molte persone prima di noi hanno lavorato sodo. Non diamo nulla per scontato e guardiamo sempre con sguardo curioso il futuro.

Questo il video completo:

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