I paesi del Medio Oriente censurano Onward

Alcuni paesi del Medio Oriente decidono di impedire l'uscita dell'ultimo film Disney Pixar, Onward, a causa di un riferimento all'omosessualità.

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a cura di Walter Ferri

Onward subisce la censura di diversi paesi del Medio Oriente a causa della presenza nella pellicola di un riferimento ai rapporti omosessuali. A riportarlo in anteprima è la testata Deadline, la quale ha rivelato anche la lista delle nazioni che, per ora, sono ricorse alla censura del lungometraggio: Kuwait, Oman, Qatar e Arabia Saudita.

Onward segue l'avventura di due elfi, due fratelli adolescenti – doppiati da Chris Pratt e Tom Holland – che si imbarcano in un viaggio rocambolesco per trovare la magia che permetterà loro di incontrare per un'ultima volta il loro defunto padre. La scena incriminata ha in effetti poco o nulla a che vedere con la trama principale, si incentra piuttosto su una linea di dialogo fugacemente scambiata tra personaggi secondari.

In una discussione genitoriale tra il patrigno dei due fratelli e una sua collega, lei commenta «Non è semplice essere un nuovo genitore – la figlia della mia fidanzata mi sta facendo impazzire, okay?». Una scena assolutamente secondaria, per di più improvvisata dalla doppiatrice Lena Waithe che, essendo lei stessa lesbica, ha proposto di variare il copione originale per garantire una maggiore naturalezza recitativa.

Con una certa dose di leggerezza, Disney Pixar introduce così al mondo il suo primo personaggio LGBTQ+, incappando in ovvi problemi di distribuzione nelle nazioni che considerano illegale l'omosessualità e i riferimenti a essa. Oltre ai paesi del Medio Oriente, anche la Russia è incorsa in problemi di localizzazione, ma al posto di bandire la pellicola, i traduttori si sono limitati a trasformare la "fidanzata" in "fidanzato".

Non ci sono ancora informazioni sulla reazione della Cina. Sebbene il paese non consideri illegale l'omosessualità, l'amministrazione Xi Jingping ha imposto severe norme per limitare l'esposizione mediatica dei "comportamenti sessuali anormali". Considerando l'importanza economica rappresentata dal mercato cinese, molti studios preferiscono del tutto glissare tali tematiche (si veda il caso di Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald) e non ci sono certezze che Onward sia in grado di raggiungere le coste cinesi. In ogni caso, questo dubbio rimane attualmente sospeso: i cinema cinesi, così come quelli italiani, sono stati chiusi per combattere la crisi sanitaria rappresentata da Covid-19. Il problema viene quindi rimandato ad aprile, se non oltre.