Intervista a Giorgio Cavazzano al Lucca Comics & Games 2019

Nella celebrazione degli 85 anni di Paperino, abbiamo avuto l'occasione di intervistare il Maestro del fumetto Giorgio Cavazzano, nella cornice del Lucca Comics 2019.

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Nella celebrazione degli 85 anni di Paperino, abbiamo avuto l'occasione di intervistare il Maestro del fumetto Giorgio Cavazzano, nella cornice del Lucca Comics 2019. Artista fondamentale nello sviluppo delle storie italiane targate Disney, Giorgio Cavazzano ha alle spalle una carriera immensa, tale da averlo reso forse uno degli autori non solo più celebrati, ma anche più riconoscibili all'interno del vasto panorama del fumetto disneyano in cui, va detto, non mancano tantissime altre autorevoli punte di diamante. Veneziano, classe 1947, Cavazzano si forma presso lo studio di Romano Scarpa, altra leggenda del fumetto italiano e anch'egli Maestro del disegno disneyano. Un sodalizio lungo da cui poi Cavazzano si allontanerà per cercare una propria strada o, come ci ha detto nel corso dell'intervista, una propria “linea”. Innovatore del disegno, Cavazzano ebbe il pregio di riuscire a trovare un proprio spazio in una produzione che, almeno all'epoca, seguiva degli schemi e degli stilemi molto precisi, imposti dalla volontà del tempo di voler ripercorrere, in tutto e per tutto, le linee originali del disegno dei maestri Disney, riprendendo quindi lo stile delle origini. Cavazzano, guardando all'evoluzione ed al fervore artistico che crescevano in Francia, decise però di cambiare le regole e lottando contro le imposizioni dell'epoca, riuscì infine ad esprime sé stesso pur restando comunque nei canoni Disney. Una rivoluzione fondamentale per lo sviluppo delle storie di Topolino, Paperino e compagni nel nostro paese a cui oggi, com'è giusto, non si può che guardare con ammirazione e reverenza.

90 anni di Topolino lo scorso anno, 85 di Paperino quest'anno: secondo lei qual è la forza di questi personaggi che dopo tutto questo tempo riescono ad essere ancora estremamente comunicativi ed attuali?

Innanzitutto si rinnovano grazie ai nuovi sceneggiatori ed ai nuovi disegnatori e con una nuova direzione, perché è indispensabile che ci sia un ricambio generazionale. C'è un testimone che dobbiamo lasciare ai nuovi arrivati che passa anche attraverso questo cambiamento e questo legame con l'attualità e con il mondo in cui viviamo. Questo è un aspetto abbastanza semplice che non crea problemi, perché i lettori seguono questa linea in maniera affettuosa, e questo ci fa capire che siamo sulla strada giusta.

Non vorrei sbagliare ma credo che una delle prime storie di Paperino risalga al '62, ovvero Paperino e la Gloria Nazionale, disegnata assieme a Romano Scarpa, poi c'è stata la sua prima storia disegnata interamente da solo nel '67, ovvero Paperino e il singhiozzo a martello. Da quell'esordio com'è cambiato il Paperino del Maestro Cavazzano?

Direi che è cambiato parecchio. Dopo aver iniziato imitando lo stile di Romano Scarpa, sentii la necessità di tagliare quel cordone ombelicale che mi legava al suo stile. Cominciai quindi a “stiracchiare” e rendere più dinamici tutti i personaggi, non solo i paperi, creando poi dei problemi a livello editoriale. Perché i miei disegni erano fuori dallo schema ed il mio Direttore mi intimò di ritornare alle origini, e fu a quel punto che me ne andai in Francia. Per altro ricordo che Paperino e il singhiozzo a martello fu una storia molto breve e molto faticata, perché c'era sempre il confronto con Scarpa e le modifiche che apportava alle tavole.

Sono stati questi battibecchi con Scarpa a portarla, poi, ad allontanarsi dal suo studio?

No, ci mancherebbe. Ad un certo punto mi sono reso conto che il periodo in cui vivevo era un periodo estremamente effervescente dal punto di vista artistico. A parte il maggio francese, anche la letteratura, in cinema e il teatro stavano rinascendo. In Francia era stato creato Fluido Glaciale e Metal Urlant (due celebri riviste di fumetti del periodo n.d.r.), mentre in Italia eravamo fermi a certe dinamiche nella costruzione delle tavole di Topolino molto statiche ed elementari. Quando uscì il primo numero di Asterix di Uderzo, io ne acquistai una copia alla libreria francese di Milano e ne portai una copia in studio per mostrarla a Scarpa, perché trovavo che il lavoro di Uderzo fosse merviglioso. Ricordo che Scarpa lo guardò in maniera molto distratta e mi disse “Beh, insomma... non è disneyano”. E lì capii che dovevo separarmi da lui per trovare un mio percorso, una mia linea, grazie ad i tempi che erano cambiati.

So che lei è molto legato al personaggio di Reginella, che creò nel '72 assieme a Rodolfo Cimino. Negli ultimi due anni il personaggio è tornato sulle pagine di Topolino, prima nel 2017 e poi nel 2018, com'è stato ritrovarla?

Mi ha fatto bene al cuore. Sono molto legato a quel personaggio e sono legato a Rodolfo Cimino. Reginella è legata ad alcuni momenti molto particolari della mia vita, anche personali. Reginella ha segnato un mio momento di felicità coniugale che continua tutt'ora.

Prima di concludere vi ricordiamo che Paperino è uno dei grandi protagonisti di Lucca Comics & Games 2019! Tanti sono infatti gli appuntamenti speciali che celebreranno gli 85 anni dell'amato papero Disney tra pubblicazioni a lui dedicate e una grande mostra che ne celebra la variegata personalità.

Tra le varie vi ricordiamo il bellissimo volume Donald Duck – Le strisce quotidiane complete 1938-1940, che raccoglie le prime 750 strisce quotidiane disegnate da Al Taliaferro. A seguire "Lo scrigno di Natale di Barks", ovvero un cofanetto contenente due cartonati contenenti alcune delle storie più celebre del Maestro Carl Barks, nonché la collezione di otto francobolli stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e disegnati dal Maestro Cavazzano. Il primo di questi, per altro, è stato persino insignito del Guinness World Record grazie ad una riproduzione enorme, premiata come il francobollo più grande mai realizzato! Infine è impossibile, ovviamente, non citare la mostra che dal 26 ottobre al 3 novembre si svolgerà presso il Mercato del Carmine. Supportata dalla moderna realtà virtuale, la mostra "Paperino siamo noi" catapulterà i visitatori direttamente a Paperopoli, permettendovi di vestire proprio i panni di Paperino!

Fan di Paperino? Dal prossimo 4 novembre sarà disponibile un bellissimo portfolio da 8 litografie d’autore per celebrare il compleanno del papero più famoso (e amato) del mondo!