Intervista a Rachele Aragno (Melvina – BAO Publishing)

Durante Lucca Comics and Games 2022 abbiamo raccolto l'Intervista di Rachele Aragno, autrice di Melvina, edito da Bao Publishing

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a cura di Mabelle Sasso

A Lucca Comics and Games 2022, una delle autrici di punta di Bao Publishing è stata Rachele Aragno, giovane autrice che con la casa editrice ha intavolato una proficua collaborazione grazie alla serie dedicata a Melvina, il suo avventuroso alter ego fumettistico in bilico in un mondo dalle tinte fiabesche metafora di un vissuto che vuole sensibilizzare su tematiche importanti come l’elaborazione della perdita e i disturbi alimentari. I due volumi pubblicati finora da Bao Publishing diventano così una soglia da attraversare per intraprendere un viaggio su un viale dei ricordi dolceamaro al fianco di una Melvina bambina ma che non vede l'ora di crescere (Melvina) e di una Melvina adolescente in contrasto con se stessa (Melvina e il dono del Serpente).

La fiera lucchese ci ha dato quindi l’opportunità di intervistare Aragno e approfondire la sua storia personale e professionale. L’intervista ci ha permesso di conoscere meglio alcuni aspetti professionali e artistici legati alla sua carriera di autrice, alcune curiosità su Melvina e alla sulla sua più recente collaborazione con Mike Mignola.

Intervista a Rachele Aragno: ecco come Melvina ha cambiato tutto

Partiamo parlando della tua carriera: come hai cominciato a lavorare in questo mondo e come è arrivata la collaborazione con Bao? Quanto Melvina ha rivoluzionato la tua vita?

Ho iniziato con la gavetta, disegnavo di tutto! Ero focalizzata sul fumetto indie americano e mi sono davvero dedicata a quello per molti anni. Poi, la classica storia nel cassetto aveva raggiunto il momento di uscire e mi sono decisa a provare con Bao. È una casa editrice che ho sempre seguito e loro interagivano con me sui social. In più, una piccola storia di Melvina era già uscita in un’antologia di Attaccapanni Press e avevo preso coraggio. Li contattai e dopo qualche giorno ero già salita a bordo!Una gioia davvero grande e da lì è cambiata ogni cosa per me, ho iniziato a lavorare come professionista e si sono aperte molte porte che credevo chiuse per sempre.

In Melvina sono presenti una serie di riferimenti e citazioni ad autori che hanno influenzato la letteratura fantastica fantastica, ma se volessi omaggiare in una tua storia il mondo del cinema, delle serie tv e dell’animazione, quali sarebbero le tue ispirazioni?

Di sicuro tutto il mondo dello Studio Ghibli, film come Labyrinth o la Storia Infinita. Ma anche tutto il mio bagaglio horror: adoro i vecchi film di Bava, Fulci o Carpenter, come Il seme della follia e La cosa. Per le serie tv sono onnivora ma di sicuro Twin Peaks ha un posto nel mio cuore!

Tra i vari elementi per cui Melvina è un’opera immediatamente riconoscibile c’è sicuramente la sua colorazione fatta interamente ad acquerelli: qual è l’aspetto che ami di più di questa tecnica?

L’imprevedibilità! Il fatto che l’acqua faccia un po’ quello che vuole e tu debba inseguirla nelle sue continue fughe. I colori, la trasparenza, la velocità dell’esecuzione sono magia per me.

Per quel che riguarda Melvina, i primi due volumi ci hanno mostrato due episodi legati all’infanzia e all’adolescenza. Il terzo volume riguarderà l’età adulta? Cosa possiamo aspettarci?

Un nuovo modo di narrare, ancora. Un tono adulto, uno sguardo più consapevole alla realtà. Una Melvina che sta perdendo la magia dell’infanzia, dentro e fuori da se stessa.

Puoi parlarci della tua recente avventura americana con Leonide the Vampyre? Come descriveresti la tua collaborazione con Mike Mignola?

Un sogno ad occhi aperti! Ancora fatico a crederci. È nato tutto da un mio piccolo sketch. Mike ha scritto la storia di getto e io l’ho amata come non mai. Spero di continuare la nostra collaborazione, Leonide rimarrà sempre nel mio cuore.