Ke Huy Quan si unisce al cast della seconda stagione di Loki

Al D23, è stato svelato che Ke Huy Quan (I Goonies, Indiana Jones e il Tempio Maledetto) entra nel cast della seconda stagione di Loki.

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a cura di Manuel Enrico

Gli annunci del D23 Expo, l’annuale incontro durante il quale Disney alza il sipario su alcune delle uscite più attese delle proprie IP, ha regalato agli appassionati di cinema più datati una magnifica sorpresa: Ke Huy Quan sarà nella seconda stagione di Loki. Recentemente apprezzato in Everything Everywhere All at Once, Ke Huy Quan è stato, negli anni ’80, il volto di due amati personaggi, l’avventuroso ragazzino Short Round compagno di avventure di Indy in Indiana Jones e il Tempio Maledetto, e Data, membro della compagine di piccoli avventurieri di Goonies, altro cult generazionale del periodo.

Al D23, è stato svelato che Ke Huy Quan sarà nella seconda stagione di Loki

L’annuncio della presenza di Ke Huy Quan nella seconda stagione di Loki è stato dato durante il panel del D23 dedicato al Marvel Cinematic Universe, occasione in cui l’attore, dopo la sua presentazione, ha ironizzato sul fatto che era convito di esser stato invitato per il nuovo film di Indiana Jones. Occasione perfetta, comunque, per abbracciare dopo quasi quarant’anni Harrison Ford, presente alla manifestazione proprio per presentare il quinto capitolo delle avventure dell’archeologo più amato della storia del cinema.

Durante la presentazione della seconda stagione di Loki, è stato confermato che le riprese si stanno svolgendo nel Regno Unito proprio in questo periodo, e che la storia riprenderà esattamente da dove si è interrotta la prima stagione. Nonostante si pensi che sia stato l’incantesimo di Strange in Spider-Man: No Way Home a incrinare il tessuto del multiverso del Marvel Cinematic Universe, è stato più volte precisato come sia stato l’assassino di Colui che Rimane (Jonathan Majors) da parte di Silvye (Sophia DiMartino) nell’ultimo episodio di Loki a dare il via alla frattura del multiverso, che ha poi trovato ulteriore conferma in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Una precisazione che è stata fatta proprio dalla DiMartino, che ricollegandosi a una precedente dichiarazione di Kevin Feige ha voluto dare un senso al gesto di Silvye:

Quello che Kevin cercava di dire sull’incantesimo alla fine di Spider-Man: No Way Home, è che se quella magia fosse andata come Strange aveva pensato, anche se Parker lo ha complicato orribilmente, avrebbe comunque influenzato solamente le persone del nostro Universo. Dottor Strange non ha considerato, nel preparare l’incantesimo, di preoccuparsi che anche in altri universi esistano persone che sono a conoscenza della vera identità di Spider-Man.

A precisare questa natura complicata della fine del multiverso, è stato Mike Waldron, showrunner di Loki e autore della sceneggiatura di Doctor Strange nel Multiverso della Follia:

È intrigante se ci pensi, non realizzi cosa stai facendo mentre lo fai perché avviene tutto contemporaneamente. In Loki, abbiamo acceso la miccia, ‘Facciamo saltare le regole del Multiverso!’, visto che sapevamo che direzione aveva preso il Marvel Cinematic Universe. Quello doveva essere lo scopo finale della prima stagione di Loki, lo abbiamo fatto e ci scherzavamo sopra dicendo ‘Poi sarà un problema dei ragazzi che scriveranno Doctor Strange, se la vedranno loro’. E all’improvviso, ero io a scrivere la sceneggiatura ed era diventato un mio problema!

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