La comicità di She-Hulk non sarà come quella di Deadpool

La comicità di She-Hulk sarà molto diversa da quella di Deadpool

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a cura di Manuel Enrico

Il piglio comico che sarà alla base di She-Hulk: Attorney at Law, la nuova serie del Marvel Cinematic Universe in arrivo tra pochi giorni su Disney+, è stato uno dei tratti che ha incuriosito i fan del franchise, che hanno subito visto nel trailer della serie un approccio alla comicità insolito per il contesto cinematografico dei supereroi marveliani. Una visione che, con l’uscita dell’ultimo trailer, si è ulteriormente complicata con la rottura della quarta parete, richiamo alle storie di Jennifer Walters dell’era Byrne, che ha subito portato a cercare un contatto con un altro eroe marveliano noto per questa sua caratteriscia: Wade Wilson, alias Deadpool. Una similitudine, in effetti, che ha spinto la produzione di She-Hulk a prendere le distanze da Deadpool.

La comicità di She-Hulk sarà molto diversa da quella di Deadpool

Il successo del Mercenario Chiacchierone scaturito dai due film interpretati da Ryan Reynolds ha portato i fan dei cinecomic a identificare in Deadpool il primo personaggio marveliano a giocare con i lettori infrangendo la quarta parete, ma in casa Marvel questo primato spetta proprio a Jennifer Walters. Durante la gestione di John Byrne della forzuta eroina, infatti, si assistettero ai primi esperimenti di questa metanarrazione, che solo anni dopo divennero un tratto distintivo del logorroico mercenario.

Questo primato è stato orgogliosamente rivendicato da Kat Coiro, regista e produttrice di She-Hulk, che non ha perso occasione, durante una conferenza stampa ospitata da CBR, di far presente come la rottura della quarta parete tipica di She-Hulk sia antecedente a Deadpool o alla serie britannica Fleabag, aspetto che la sceneggiatrice Jessica Gao ha ulteriormente precisato nel precisare come la comicità di She-Hulk sia diversa da quella di Deadpool:

Se conoscete qualcosa del personaggio di She-Hulk, dovreste sapere che lo fa regolarmente.

Il riferimento è , appunto, alla serie a fumetti di She-Hulk, dove John Byrne introdusse questo elemento particolare nelle storie della Verdolina, facendola parlare direttamente con i lettori. Inserito all’interno della grammatica della serie in arrivo sulla Disney+, diventa curioso capire come questa caratteristica sarà gestita, una domanda a cui ha risposto la stessa interprete di Jennifer Walters, Tatiana Maslany:

Credo ci sia qualcosa nella consapevolezza di She-Hulk, dove è in grado di passare da Jen a She-Hulk apparentemente senza difficoltà. La sua coscienza rimane la stessa, è consapevole del pubblico. Questa sembra che sia la sua natura supereroica a esser legata all’elemento meta narattivo dello spettacolo. Qausi un’estensione dei suoi superpoteri, è come se lei pensasse ‘Lo so, sto parlando alla camera, lo che voi ragazzi mi state vedendo’. E c’è qualcosa in questa sua super-consapevolezza che è parte di chi è.

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