La mirabolante recensione di Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 2

Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 2 è finalmente disponibile in esclusiva su Netflix: Joline Kujo è rinchiusa in carcere.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 2 è finalmente disponibile in esclusiva su Netflix, insieme alla prima parte della stagione (di cui trovate qui la nostra recensione), a Phantom Blood/Battle Tendency e Stardust Crusaders. Ancue questa seconda parte consta, come la prima, di 12 episodi, e vi diciamo subito che non sono sufficienti a coprire per intero il resto della storia, per cui ci saranno di certo altre puntate che verranno pubblicate in seguito, probabilmente sempre a gruppi di 12 episodi (non sappiamo, al momento, quante stagioni potrebbero esserci). Potete acquistare i volumi del manga originale di JoJo qui su Amazon.

La distribuzione degli episodi è un tratto piuttosto contestato, in quanto il rilascio degli episodi a distanza di molti mesi inficia l'organicità dell'opera, che si perde un po' quando la storia viene ripresa dopo tanto tempo, senza contare che potrebbe essere vista semplicemente come un espediente per cercare di far mantenere un abbonamento attivo per più mesi per fruire dell'anime nella sua interezza.

Al di là di questo, però, questi nuovi episodi di JoJo Stone Ocean Parte 2 sapranno di certo soddisfare le aspettative degli appassionati, nonostante gli evidenti limiti imposti dall'ambientazione. Ma ne parleremo meglio fra pochissimo. Naturalmente, eviteremo spoiler massicci.

JoJo Stone Ocean Parte 2 is the new black

Abbiamo lasciato Joline Kujo nel carcere in cui è stata rinchiusa nella prima parte della serie, e la location è la medesima anche in questi ultimi 12 episodi. Questo impone dei limiti evidenti alla narrazione, perché il nostro Hirohiko Araki si è dovuto ingegnare per cercare di creare degli intrecci che potessero svilupparsi all'interno di un carcere, includendo anche, naturalmente, i sempre eccentrici e spettacolari scontri fra Portatori di Stand.

Un'altra particolarità rispetto alle saghe precedenti è una maggiore presenza di donne Portatrici di Stand. Alla luce di questo e dell'ambientazione carceraria, verrebbe quasi da pensare a una sorta di Orange Is the New Black con gli Stand. E la cosa ci piace molto. In JoJo Stone Ocean Parte 2 gli scopi principali di Joline e del suo Stone Free saranno molteplici: evadere, uccidere l'uomo che ha rubato i ricordi e i poteri di suo padre Jotaro e, quindi, salvarlo dallo stato di coma apparente in cui è caduto. Joline e i suoi compagni di (dis)avventure non sono sicuri nemmeno dell'identità di questo individuo, il quale, però, è quasi del tutto assente in JoJo Stone Ocean Parte 2.

Stone free to ride the breeze

In questa seconda parte di Stone Ocean l'attenzione si focalizza principalmente sui tentativi di evasione di Joline. Il carcere, infatti, è pieno zeppo di Portatori di Stand creati dal potere di Whitesnake, lo Stand di don Enrico Pucci.

Per questo non vediamo Pucci agire direttamente molto spesso, anche perché, essendo un villain di un certo rilievo, non avrebbe senso farlo scontrare con Joline così presto (ribadiamo che manca ancora un bel po' prima della conclusione di Stone Ocean). Inoltre, non è al momento necessario un suo intervento diretto, poiché tutti i carcerati a cui ha donato uno Stand gli è fedele ed eseguirà alla lettera i suoi ordini. Nel caso dovessero fallire tutti loro, Pucci potrebbe pensare di dover entrare in azione.

In JoJo Stone Ocean Parte 2 lo vediamo quindi agire principalmente dietro le quinte. Ormai Pucci è sicuro di avere il pieno controllo della situazione e che sguinzagliare contro Joline un esercito di Portatori di Stand possa essere sufficiente, se non per ucciderla, quantomeno per fermarla. Per fare questo, però, non basta uno Stand che tira pugni e calci. Serve uno Stand di manipolazione mentale.

JoJo Stone Ocean Parte 2 e la manipolazione mentale

Una particolarità che abbiamo molto apprezzato di JoJo Stone Ocean Parte 2 sono gli Stand, una particolarità unica dell'opera del Maestro Araki che gli consente di dare libero sfogo alla sua fantasia, dando vita a poteri che non si limitano solo alla mera forza bruta, ma spaziano dalla manipolazione dello spazio a quella dei ricordi e della personalità, dal dono della vita al Feng Shui. E siamo certi che apprezzerete le trovate che ha in serbo per noi Araki!

Insieme alla vecchia e sana forza bruta, la manipolazione mentale si rende necessaria per cercare di fermare un osso duro come Jolyne: laddove fallisce una bella scazzottata, può riuscire un qualche "trucchetto Jedi". Come abbiamo già avuto modo di vedere nelle saghe precedenti, gli Stand che hanno la capacità di accedere alla mente delle loro vittime sono fra i più difficili da fronteggiare: pensate, ad esempio, al Killer Queen di Kira Yoshikage (Diamond Is Unbreakable) o al Gold Experience Requiem di Giorno Giovanna (Vento Aureo). Tuttavia, c'è anche da dire che, molto spesso, i nostri eroi riescono a venir fuori da situazioni al cardiopalma e che, all'apparenza, hanno come unica via di uscita la morte.

In questo senso, nonostante gli attacchi su più fronti (fisico e mentale) Joline e la sua cricca di criminali riusciranno spesso a salvarsi la pelle, nonostante "sulla carta" non avessero speranze. Questo perché, come dice DIO a Pucci, non ha senso chiedersi quale sia lo Stand più debole o quello più forte, perché dipende tutto da come lo impiega il suo Portatore. Questa spiegazione è una precisa dichiarazione stilistica da parte dell'autore, il quale, in pratica, ci sta dicendo apertamente, attraverso il suo villain più iconico, che JoJo non è un semplice shonen di combattimento, ma un'opera in cui gli scontri avvengono nella mente dei combattenti prima che sul campo di battaglia.

Dal punto di vista della messa in scena, siamo, come sempre, di fronte a un ottimo lavoro da parte di David Production, storico studio di animazione della serie di JoJo. Nonostante alcune scene non siano proprio comprensibilissime a un primo impatto, soprattutto quando non si conoscono gli Stand e non si sa bene cosa stia succedendo, nel complesso le animazioni sono fluide e il design dei personaggi e delle ambientazioni è molto curato (le ambientazioni sono ovviamente molto semplici, visto che la maggior parte dell'azione si svolge all'interno del carcere).

Conclusioni preliminari

Le Bizzarre Avventure di JoJo Stone Ocean Parte 2 offre il mix di azione e strategia a cui JoJo ci ha abituati, e moltissime volte vi ritroverete a chiedervi: "Ma come farà adesso a non farsi ammazzare?". Grazie a una storia che si sviluppa sia attraverso i dialoghi che durante i combattimenti, sempre spettacolari, ricchissimi di azione e visivamente accattivanti, grazie all'ottima realizzazione, JoJo Stone Ocean Parte 2 è un degno seguito della prima parte della saga, che alza ulteriormente l'asticella, in attesa della conclusione di questo arco narrativo.