Mamme 'super' in casa Marvel

Parliamo di mamme 'super', che hanno avuto un enorme impatto nel mondo dei Supereroi. La figura materna che è già di per sé eroica, lo diventa doppiamente.

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a cura di Stefania Ricco

Parliamo di mamme 'super', che hanno avuto un enorme impatto nel mondo dei Supereroi. Siamo portati a credere che la figura materna sia già di per sé eroica, ma ecco cosa succede quando queste mamme diventano doppiamente eroiche.

Ci sono madri e madri, questo lo sappiamo tutti. E quando le madri hanno i superpoteri le differenze tra loro sembrano diventare abissali. E lo sono, così com'è nella vita vera. Nel suo 'mondo fuori dalla finestra' Stan Lee spiegava che i fumetti hanno il dovere di parlare del mondo, dei suoi cambiamenti e dei suoi problemi.Così è stato anche per la figura materna, che nel corso delle storie delle nostre supereroine preferite è cambiata coprendo le mille sfaccettature della maternità.

Andiamo quindi dalla triplice Freija, che con Idunn e Gea si occupa di Asgard in un momento molto difficile come Madre-di-tutti, alla particolarissima Jean Grey, che si occupa di figli avuti in altri tempi e luoghi come fosse la madre naturale. Ma anche nelle storie a fumetti ci sono stati alti e bassi, e andiamo ora a scoprirli insieme.

La Madre-di-tutti

Siamo nella Asgard 'caduta' a Broxton, dove gli Asgardiani e gli Umani hanno dovuto imparare a convivere. Parliamo di un periodo in cui l'ottuso e biondo Thor si interroga (dopo il dubbio instillato dal sussurro in Original Sin) su cosa significhi essere un Dio e cosa comporti davvero essere 'degno'. In questo periodo, con Odino dormiente, sua moglie prende il comando, e come nelle antiche storie, guida il popolo con la saggezza e l'amore che solo le donne sanno esprimere, e lo fa nelle tre forme di Fanciulla-Madre-Vecchia (appunto Idunn, Freija e Gea).

In questa figura – sicuramente secondaria ma non meno significativa – casa Marvel ha voluto esprimere un concetto raramente esplorato: quello dell'amore assoluto e incondizionato. Da un governo giusto a una carezza sulla testa del figlio, questa figura incarna l'archetipo della madre. Grande, giusta e saggia, capace di fare come di insegnare, per poi passare il governo alla generazione successiva. Strano a dirsi, il personaggio è stato colto in pieno anche in Thor: Ragnarok, l'ultimo film del 2017, seppure in pochissime scene.

La madre-guida

Sue Storm, la Donna Invisibile, rappresenta la madre cuore della famiglia. Nonostante i tradimenti e le problematiche familiari, cresce i due difficilissimi Valeria e Franklin (due figli impegnativi, una più intelligente del padre, il superscienziato Reed Richards, e l'altro con il modesto potere di rimodellare la realtà) rimanendo il cuore del supergruppo di cui fa parte. I Fantastici Quattro, infatti, possono sempre contare su di lei.

Sue Storm è una madre in carriera, intelligente, potente e organizzata. Riesce a gestire allo stesso tempo le sue emozioni, la sua famiglia e i disastri a livello universale che coinvolgono tutti senza crollare. È sicuramente una madre idealizzata, che ben si accosta all'idea di 'super' che viene affibbiata al giorno d'oggi alle madri che scelgono di non abbandonare la carriera. Modernissima, vero, ma ripensando alla sua creazione non è difficile vedere come sia partita dal concetto di 'donna invisibile'.

La non-madre

Scarlet Witch, alias Wanda Maximoff, non è la madre ideale. Responsabile di un genocidio, mai completamente perdonata dagli X-Men, Wanda rifiuta il suo ruolo di madre a fasi alterne, non riuscendo a gestire la propria responsabilità verso altre forme di vita. Le cose per lei migliorano quando riconosce i suoi bambini negli adorabili Wiccan e Speed, che già grandicelli la aiutano a venir fuori da un momento molto buio.

Non tutte le madri sognavano di esserlo, e questa è una realtà che non tutti accettano. Il messaggio di fondo che passa nella figura di Wanda è che non esistono solo le Sue Storm, e che nonostante tutto, forse una donna non è meno forte o meno giusta se non desidera una famiglia. La famiglia ti salva, e questo alla fine sembra essere sempre vero, almeno nei fumetti. Ma nella vita reale a volte è più complesso di così.

La madre-ribelle

A Jessica, la Jessica che sullo schermo è ubriaca un giorno sì e l'altro pure, la maternità è capitata in un momento davvero brutto. Era il periodo in cui Norman Osborn aveva instaurato il suo Regno Oscuro, fondando i Vendicatori Oscuri e dichiarando i Vendicatori originali fuorilegge su tutto il territorio degli Stati Uniti. La piccola Danielle è figlia di Jessica e Luke Cage, e ci insegna cosa voglia dire essere il 'punto vulnerabile' di mamma e papà.

In realtà il costante pensiero della bambina, la necessità di trovare una 'super' babysitter (l'amata e odiata Squirrel Girl) e la costante preoccupazione dei genitori mostrano chiaramente quanto possa diventare difficile essere genitori in mezzo ai proiettili. Tra crisi e stati d'ansia, Jessica ci mostra il lato vulnerabile di una figura che nei nostri cuori è fatta d'acciaio: una volta madre, la donna più forte del mondo si trova costretta a cambiare per il bene dei figli. Diventando meno forte? Questo mai.

La madre single

La gravidanza di Jessica Drew è invece quella cercata e voluta, sofferta e portata avanti nonostante le mille avversità. Amica di altre superdonne dell'universo Marvel, Jessica ha il supporto di tutte loro, nonostante il suo temperamento la porti a mettersi spesso nei guai. La Donna-Ragno, infatti, non è una che ami esser lasciata a riposo, e durante la gravidanza prende parte a qualsiasi tipo di missione.

Essere incinta non vuol dire abbandonare la propria vita e le proprie passioni, questo è l'insegnamento che passa attraverso di lei. Una donna forte, che si accompagna spesso agli uomini ed è amica e consigliera di molte ragazze Marvel, quando tocca a lei essere aiutata esita: vorrebbe farcela da sola. Ma tra il supporto delle amiche e la costante preoccupazione di tutti, riesce ad essere una perfetta madre single, unica responsabile di sé stessa.

La zia!

Nonostante la più recente interpretazione in chiave Milf, Zia May è sempre stata la 'madre adottiva' per eccellenza. Tutte le Martha del mondo non possono che impallidire di fronte alla donna che ha cresciuto Peter Parker, che gli ha lavato il costume e che si è trovata usata contro di lui in mille occasioni. Zia May è l'apoteosi di quella che per i supereroi è in primis la famiglia: responsabilità.

Lei è presente nella vita di Peter in ogni momento, è la sua confidente e la sua più grande responsabilità, e allo stesso tempo quella che gli prepara i pasti, che accoglie i suoi amici e le sue fidanzate in casa quando ne hanno bisogno. È la madre per eccellenza, fragile ma sempre pronta a cucinare un pasto caldo. Più di tutte, lei è quella che vediamo dare e ricevere affetto, è quella che parla, che consola e che appoggia le scelte del nipote/figlio. Insegna che la famiglia può essere una debolezza ma è soprattutto una grandissima forza.

Il caso Carol Danvers

'Forse non tutti sanno che' anche Carol Danvers, alias Ms. Marvel, WarbirdBinary e ora Capitan Marvel, è stata madre. In una delle storie più criticate della storia della Marvel, Carol veniva infatti rapita, ingravidata e costretta a portare avanti una stranissima gravidanza.Oltre alla presupposta 'violenza' mai raccontata ma presente, il problema della storia sembrò essere il marcato disinteresse degli amici Vendicatori.

Possibile che in un party in piscina in cui la gravidanza è evidente nessuno si informi su chi sia il padre o perché la settimana scorsa Carol non fosse incinta nonostante sia apparentemente all'ottavo mese? Il problema sembrava non sorgere per chi scrisse la storia, nel lontano 1980, ma lettori e colleghi si indignarono: l'indelicatezza stava sia nell'aver dipinto una donna così forte come un burattino, sia nell'aver macchiato i colleghi e amici tra i più virtuosi della terra di una terrificante indifferenza nei suoi confronti. In realtà questa piccola 'svista' racconta con una chiarezza che fa male la storia di molte madri, che si trovano sole con gravidanze non volute, abbandonate da familiari e amici.