I 5 migliori film comici sulle realtà parallele da recuperare dopo Linee parallele

I 5 migliori film comici sulle realtà parallele da recuperare dopo aver visto Linee Parellele attualmente disponibile su Netflix.

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a cura di Nicholas Massa

Da sempre il cinema gioca con la dimensione temporale fittizia delle proprie storie, generando una sperimentazione che va avanti fin dai primi del novecento, partendo da coloro che hanno cominciato a lavorare e studiare con il mezzo cinematografico, per poi carpirne tutte le potenzialità estratte successivamente, nel corso del tempo. Con la macchina da presa, infatti, non si può soltanto cercare di imitare la realtà, ma la si può letteralmente plasmare a livello figurativo. Ciò ha condotto a tutte quelle storie che partono da premesse vicinissime allo spettatore, per poi trarne dei veri e propri viaggi impossibili, ricchi di riflessioni e spunti con un impatto diretto con quello che accade fuori dall'artefatto filmico. Partendo da questo potenziale e con la recente uscita di Linee parallele (film giunto nel catalogo Netflix il 17 agosto), abbiamo deciso di stilare una lista dei 5 migliori film comici sulle realtà parallele.

Si tratta di storie apparentemente leggere nei loro intenti che rielaborano totalmente la struttura del reale così da estrarne qualcosa di nuovo, magari una vera e propria maturazione per i suoi personaggi, o un messaggio indirizzato direttamente a chi sta guardando. Ovviamente, per correttezza generale nei confronti della lista, è bene specificare cosa intendiamo con “realtà parallele”, anche perché si tratta di una indicazione che potrebbe definire e abbracciare un ampio bacino di narrazioni.

I migliori film comici sulle realtà parallele solitamente presentano dei protagonisti che, per qualche inspiegabile ragione si ritrovano a vivere la loro stessa vita attraverso una prospettiva del tutto inedita, una vera e propria alternativa alle scelte che avevano preso fino a quel momento, oppure si tratta di storie che riflettono sulle possibilità e sulla manipolazione delle scelte in un dato momento storico personale, così da generare sviluppi del tutto inediti.

Oppure i migliori film comici sulle realtà parallele giocano semplicemente sul concetto di scelta e conseguenza e di possibilità intrinseca ai singoli protagonisti. In fine si potrebbero inserire sotto questa definizione anche tutte quelle storie basate sui loop, su queste particolari dimensioni parallele, appunto, in cui ci si trova intrappolati sempre per qualche intima motivazione tutta da scoprire, ricordandovi che sono per la maggior parte disponibili sulle piattaforme streaming più note come Netflix.

I 5 migliori film comici sulle realtà parallele da recuperare dopo Linee Parallele

The Family Man

Non si può stimare una lista sui 5 migliori film su realtà parallele all’interno del genere comedy senza nominare The Family Man. Pellicola del 2000, diretta da Brett Ratner con al centro la storia di Jack (Nicolas Cage). L’intera narrazione di questo film parte e si sviluppa da una singola scelta che Jack prese in un momento preciso della sua vita: una carriera eccitante e piena di soddisfazioni personali, o l’amore e una famiglia? In questa situazione il nostro optò per la prima scelta e quando facciamo la sua conoscenza, 13 anni dopo averla presa, ci relazioniamo con un uomo d’affari di successo e pieno di soldi.

Con l’avvicinarsi del Natale però qualcosa nella sua vita cambia vorticosamente ed improvvisamente. A seguito dell’incontro casuale con un uomo fuori da un market tutte le carte in gioco della sua esistenza vengono completamente rimischiate e Jack, l’indomani, si sveglia in un letto e in una casa che non riconosce come suoi. La scelta che prese 13 anni prima è stata annullata, adesso è il padre di una famiglia cui aveva rinunciato, con una moglie e dei figli che lo amano, e un’esistenza molto meno lussuosa di prima. Come risponderà a tutto questo?

The Family Man fece grande presa sul grande pubblico fin da subito, confermandosi non soltanto come un cult natalizio, ma come vera e propria storia immortale che tutti bene o male conoscono. Il viaggio che Jack stesso è obbligato a fare non riflette soltanto sul suo personale egoismo, ma sulla società stessa, sulla continua pressione che vilivamo ogni singolo giorno verso il successo e verso il lusso. In contrapposizione a tutto ciò abbiamo una seconda possibilità, parallela alla prima, in cui l’amore e la famiglia vengono centralizzati in una riflessione che ci legge non tanto come esseri produttivi, ma semplicemente come umani. La maturazione quindi non abbraccia soltanto il protagonista della storia, ma anche l’occhio di chi sta guardando lo schermo, infrangendosi direttamente anche sulla sua di esistenza. Un film che a oltre 20 anni dalla sua uscita ancora riesce a far riflettere toccando le corde giuste.

30 anni in un secondo 

Sulla stessa scia della storia precedente troviamo 30 anni in un secondo (13 Going on 30), pellicola perfettamente calzante in una lista dei 5 migliori film su realtà parallele all’interno del genere comedy. Uscito nel 2004, per la regia di Gary Winik, anche questa volta l’intera narrazione ruota attorno a una singola protagonista che per ragioni inspiegabili vive un viaggio che la condurrà a nuove letture di sé stessa. La trama di 30 anni in un secondo si apre con la festa di compleanno di Jenna (Jennifer Garner), una ragazza che frequenta le scuole medie, frustrata dalla propria esistenza all’interno della struttura sociale della sua scuola. Sta per compiere 13 anni e cerca in tutti i modi di farsi accettare dalle persone più popolari della sua scuola, conquistando anche il cuore del ragazzo che le piace. A seguito di una burla da parte di queste persone si rinchiude in se stessa desiderando di essere una trentenne seducente e in carriera. Il giorno seguente si risveglia proprio in queste vesti, ritrovandosi letteralmente trasportata nei panni della se stessa del futuro. 

Da tutto ciò si origina un viaggio in cui vediamo questa bambina nel corpo di una donna che deve imparare nuovamente a conoscersi, scoprendo passo passo tutte le imprese che ha compiuto fino a quel momento e giudicando con occhi del tutto inediti la donna che è diventata nel corso del tempo (amicizia, frequentazioni amorose, rapporto con la famiglia). Anche 30 anni in un secondo, quindi, riflette sulla vita di una donna che potrebbe tranquillamente rispecchiarsi nell’esistenza di tutti noi. La leggerezza romantica dei suoi sviluppi surreali agguanta lo spettatore, trasponendo una narrazione che non esclude mai dal materiale trattato, trascinandoti dentro dall’inizio alla fine.

Quel Pazzo Venerdì

Anche Quel Pazzo Venerdì (Freaky Friday) ritorna alla mente non appena si riflette su una lista dei 5 migliori film su realtà parallele all’interno del genere comedy. Basato sul romanzo di Mary Rodgers “A ciascuno il suo corpo”, si tratta di una pellicola del 2003 (il terzo adattamento in linea temporale del suddetto romanzo), dal regista Mark Waters.

Al centro di tutto troviamo una madre e sua figlia. Anna (Lindsay Lohan) è un’adolescente alle prese con tutte le problematiche più classiche della sua età, vorrebbe conquistare il ragazzo del suo cuore e sfondare attraverso la sua band, mentre Tess (Jamie Lee Curtis) è una psicologa che ha perso il marito anni prima, attualmente in procinto di sposarsi col suo nuovo compagno. Il rapporto fra le due è estremamente burrascoso, incorniciato da frequenti discussioni, litigi ad alte frequenze e scenate a non finire. Tutto cambia quando, durante una cena in un ristorante cinese mangiano due particolari biscotti della fortuna che trasformeranno letteralmente le loro esistenze. 

La mattina seguente madre e figlia si ritroveranno l’una nel corpo dell’altra, attraverso uno scambio surreale e totalmente privo di qualsivoglia spiegazione. Così dovranno imparare a vivere l'una nell'esistenza dell'altra, imparando a conoscere una realtà parallela che fino a quel momento avevano del tutto ignorato. Questo viaggio inatteso e folle le avvicinerà in un certo senso, levigando il giudizio che precedentemente avevano delle rispettive vite e trasportando il loro rapporto verso lidi del tutto inattesi e momenti estremamente imbarazzanti.

Questione di Tempo

La quarta storia che abbiamo scelto in questa lista dei 5 migliori film su realtà parallele e comedy è Questione di Tempo (About Time). Pellicola del 2013 scritta e diretta da Richard Curtis. Al suo centro troviamo il personaggio di Tim Lake (Domhnall Gleeson) il quale a 21 anni scopre un dettaglio sconvolgente legato alla su stessa famiglia. Il padre James (Bill Nighy) gli rivela che gli uomini della sua famiglia hanno la capacità segreta di tornare indietro nel tempo, di rivivere uno specifico momento precedente della loro esistenza, l’importante, per attuare tutto ciò, è quello di ricordarsi perfettamente quel preciso momento in cui si vuole tornare e trovarsi in uno spazio buio per poi chiudere i pugni.

Un potere del genere, ovviamente, comporta tutta una serie di possibilità egoistiche per queste persone, possibilità che, almeno in base agli avvertimenti del padre, non hanno troppo a che fare con la dimensione monetaria e del successo. Da questo momento in poi, quindi, Tim sceglierà di utilizzare questo suo dono in funzione della ricerca di quella che sarà la donna della sua vita.

Questione di Tempo, come anche i precedenti film, riflette tantissimo sull’essere umano e sulle sue sfumature intrinseche, e lo fa partendo inizialmente con una svolta surreale e impossibile, per poi spostare tutte le sue riflessioni in una dimensione che risulta immediatamente famiglia a tutti. Un film intimo e delicato, folle e dai tratti leggeri.

Sliding Doors 

Certamente non esisterebbe una lista del genere senza almeno una citazione a Sliding Doors (acquistate Sliding Doors su Amazon), film del 1998, diretto da Peter Howitt, e ispirato ai precedenti ragionamenti sul destino applicati precedentemente dal regista polacco Krzysztof Kieślowski in film come La doppia vita di Veronica o Destino Cieco. In una lista sui 5 migliori film su realtà parallele non può quindi assolutamente mancare, anche per via delle tinte comedy di alcuni suoi sviluppi.

Al centro di Sliding Doors abbiamo il personaggio di Helen (Gwyneth Paltrow), una ragazza come tante altre che verrà messa sotto una speciale lente d’ingrandimento tutta concettuale. Il titolo stesso della pellicola infatti, anticipa perfettamente quella che sarà sia la struttura che la riflessione principale della trama. Aprendo una porta differentemente dall’altra si avranno sviluppi differenti. Essendo la vita un insieme di scelte e conseguenze, e asciugando l’intera narrazione intorno a una struttura del genere, ne fuori esce un cult cinematografico fin cui la linearità viene piuttosto sostituita dalla possibilità. Possibilità che ritroviamo centrale anche nelle nostre stesse esistenze. E se Helen scegliesse questa strada piuttosto che l’altra? Cosa accadrebbe? E se noi scegliessimo di prendere la metro piuttosto che camminare?