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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Un mito, un'icona, ma anche il principale motivo per cui si associa il volto di Bruce Willis alla figura dell'eroe tutto d'un pezzo. Die Hard nasce nel 1988, su volontà della 20th Century Fox che, ben 20 anni prima, aveva utilizzato i diritti di cui era in possesso per sviluppare un film di particolare successo, "Inchiesta Pericolosa", un poliziesco hard boiled con protagonista l'icona dell'epoca Frank Sinatra.

I diritti in questione erano quelli relativi a un romanzo di Roderick Thorpe, The Detective (che poi era anche il titolo originale del film), il cui sequel "Nulla è eterno, Joe" era ormai in libreria già da un decennio.

Fox non voleva altro che una replica del successo dell'epoca ma, complici gli anni trascorsi, capì che avrebbe dovuto adattare il tutto in misura al cinema di genere degli anni '80, che aveva da tempo abbandonato l'hard boiled in favore di un'azione più schietta e spettacolare.

Die hard with a vengeance movie poster 01

Nacque così Die Hard o, come lo conosciamo noi, "Trappola di Cristallo", che riscrivendo in chiave più action il testo originale, di fatto ne ripercorreva in pieno la vicenda.

Per motivi legali, Fox fu obbligata a chiedere a Sinatra di interpretare di nuovo il suo ruolo, ma quando questi declinò, la compagnia colse la palla al balzo per creare una serie da zero, cambiando il nome del protagonista originale Joe Leland in quello del Tenente McClane.

Per il ruolo si pensò a Schwarzenagger, ma poiché questo era impegnato nel sequel di Commando, si ripiegò su di un attore che, pur non essendo esordiente, era noto per lo più per le commedie: Bruce Willis.

Considerato il tono scanzonato di McClane, si vide nel "comico" Willis del potenziale, e così il film entrò in produzione diventando, ben presto, un punto di riferimento per tutto il cinema d'azione complice l'ottima regia di John McTiernan a cui tutto il mondo guardava con interesse dopo l'arrivo in sala di Predator.

Da allora sono arrivati in sala 5 film, e dal 2010 è in lavorazione (a fasi alterne) un sesto e conclusivo capitolo. I preferiti del pubblico? Il primo e il terzo, in cui un eccezionale Jeremy Irons dipinse un villain da antonomasia.

Nonostante tutta la produzione odi il riferimento al primo Die Hard come "film di Natale", la pellicola è considerata comunque uno dei migliori "Christamas movies" di tutti i tempi.