One Key, la recensione: la deduzione è la chiave!

One Key è un party game cooperativo per tutta la famiglia, un gioco di deduzione in cui si dovrà scoprire la carta chiave tra altre dieci carte illustrate.

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a cura di Davide Vincenzi

One Key, edito da Libellud e pubblicato nel nostro Paese da Asmodee Italia, è un gioco da tavolo cooperativo e per tutta la famiglia. Grazie alle sue meccaniche semplici ma non scontate e alle bellissime illustrazioni saprà regalare momenti di divertimento a grandi e piccini.

Catalogabile nel genere dei party game, One Key è un gioco card driven (cioè guidato dalle carte) di deduzione che consente a un gruppo di due/sei giocatori dagli otto anni in su di collaborare per riuscire a scoprire quale sia la carta con l’immagine chiave tra altre dieci carte illustrate, in partite velocissime della durata di circa venti minuti.

Una partita a One Key

One Key è un gioco particolarmente rapido, sia da preparare sia da giocare. Una partita, infatti, si svolge su quattro turni da tre minuti ciascuno; se durante un turno i minuti dovessero scadere prima che tutte le azioni siano state compiute, la partita terminerà anzitempo con la sconfitta di tutti i giocatori.

Prima di iniziare a giocare una partita a One Key, i partecipanti dovranno decidere chi di loro sarà il Leader, ovvero colui il quale dovrà riuscire, tramite alcuni indizi, a far indovinare agli altri giocatori, denominati Viaggiatori, quale sia l’immagine chiave tra quelle in gioco.

Quindi, il Leader dovrà mischiare il mazzo di ottantaquattro carte illustrate dalle peculiari forme e dimensioni e pescarne undici, che posizionerà scoperte sul tavolo di gioco. Tra queste carte, il Leader ne sceglierà casualmente una, la carta chiave che dovrà riuscire a far indovinare agli altri giocatori.

A questo punto, pescherà una nuova carta dal mazzo e la porrà, a seconda di quanto reputa che l’immagine in essa contenuta sia attinente con la carta chiave, nei pressi di una delle tre tessere diversamente colorate presenti nell’area di gioco: vicino alla tessera verde se è molto attinente, a quella gialla se ha una qualche affinità, seppur minima, o a quella rossa se non vi è alcuna attinenza.

Con questo primo indizio, i Viaggiatori potranno cominciare a riflettere sulle carte in gioco e dovranno scartarne una che non ritengono sia la carta chiave. Qualora invece dovesse esserlo, la partita terminerà con una sconfitta.

Nei tre turni seguenti, il Leader pescherà invece tre carte dal mazzo e le disporrà sull’apposita plancia in plastica, nascosta dietro uno schermo. A ognuna di queste carte assegnerà quindi segretamente un gettone colorato - verde, giallo o rosso – per indicare la loro attinenza con la carta chiave. Va da sé che potrebbero verificarsi situazioni in cui a tutte le carte verrà assegnato un gettone dello stesso colore.

Il Leader, quindi, mostrerà la plancia con le tre carte pescate agli altri giocatori che dovranno dunque sceglierne una, rivelare il gettone che le è stato associato e posizionare la carta vicino alla relativa tessera, ampliando così il numero di indizi a disposizione. Inoltre, una volta per partita, i Viaggiatori potranno giocare un segnalino bonus che consente loro di scegliere due carte tra le tre presenti sulla plancia.

I Viaggiatori potranno quindi cominciare a suddividere le carte in gioco secondo quanto pensino che siano affini alle carte indizio rivelate. Al secondo turno, poi, dovranno scartare due delle carte in gioco, al terzo tre e al quarto, ovviamente, quattro. Alla fine del quarto turno, perché la partita risulti in una vittoria per i giocatori, dovrà rimanere nell’area di gioco solamente la carta chiave. Qualora la carta chiave dovesse venire scartata in uno qualsiasi dei turni, la partita terminerà con una sconfitta.

Il diavolo si nasconde nei dettagli

La caratteristica principale di One Key è proprio quella di interpretare le carte e stabilire connessioni fra di loro. Le illustrazioni presenti sulle carte sono uniche e davvero ricche di particolari, il che le rende leggibili sotto vari punti di vista. Due carte potrebbero quindi essere ritenute attinenti per la forma della carta, per il colore predominante, per il tema rappresentato, ma anche soltanto per un dettaglio in comune, che sia la posizione di un oggetto o di un personaggio, il suo abbigliamento o le azioni che compie. Ogni carta è un piccolo universo, con potenzialità comunicative tutte da esplorare.

Inoltre, il fatto che il Leader sia costretto a pescare le prime tre dal mazzo e non possa invece scegliere le carte indizio aggiunge casualità e varietà al gioco. Potrebbe capitare, ad esempio, che in una partita non appaiano mai carte di una determinata tipologia di indizi; i giocatori saranno quindi costretti ad accontentarsi di quello che la sorte ha riservato per loro, per provare a vincere.

Infine, chi interpreta il Leader deve essere particolarmente bravo a non tradirsi rivelando quale sia la carta chiave, anche solo con la comunicazione non verbale: lasciarsi scappare una smorfia o fissare troppo a lungo la carta potrebbe rovinare l’esperienza di gioco di tutti. Inoltre, non sarà affatto facile trasmettere la propria idea di connessione tra le immagini e i Viaggiatori dovranno essere molto bravi a interpretare gli indizi e a restringere il cerchio attorno alla carta chiave.

Un’App per contare il tempo

One Key è anche corredato di un’App gratuita, scaricabile dai principali store, che fungerà sia da timer per tenere conto dei tre minuti per turno, sia da ausilio di gioco. Il Leader può infatti inserire il codice della carta chiave (ogni carta è numerata sul dorso) direttamente nell’App, senza guardare l’illustrazione che la contraddistingue.

Inoltre, l’App funge anche da segna turno; sia il Leader sia i Viaggiatori dovranno infatti indicare al programma di aver finito le azioni del turno, così che questa interrompa il conteggio del tempo. Il tempo, poi, non sarà scandito da un conto alla rovescia o da una qualsiasi indicazione numerica, bensì l’App proporrà dei temi musicali che diverranno più incalzanti man mano che i minuti scorrono.

I materiali

Nel complesso One Key presenta una componentistica in linea con questo genere di produzioni.

La plastica della plancia, pur non essendo della migliore qualità, svolge bene il suo lavoro e non rischia di rompersi facilmente. Buona la grammatura del cartone che compone tessere, segnalini e gettoni, solo sufficiente, invece quella dello schermo, che rischia di rovinarsi, soprattutto negli angoli, dopo poche partite. Nel complesso molto bello lo stile grafico dell’intero prodotto, non solo per quanto riguarda le ottantaquattro carte.

Queste, infine, meritano un discorso a parte. Se da un lato la loro resa visiva è davvero di alta qualità, con immagini, illustrate da Naïade, famoso per le sue opere in altri giochi da tavolo quali Takenoko, Tokaido, Seasons e Snowtime, dall’altro la loro peculiare forma e dimensione le rendono molto scomode da mischiare.

Inoltre, proprio questa loro caratteristica rende le carte impossibili da proteggere con le apposite bustine, cosa che invece sarebbe utile fare. La non spessa grammatura delle carte, unitamente alla loro forma, infatti, le rende soggette a piegarsi e a rovinarsi in fretta ogni volta che vengono mischiate tra una partita e l’altra.

Una nota di pregio va alla confezione in sé: l’inserto in plastica all’interno della scatola, infatti, è stato perfettamente studiato per accogliere tutta la componentistica del gioco.

Conclusioni

Tirando le somme, One Key è un gioco da tavolo che saprà regalare momenti di assoluto divertimento, pur non essendo esente da qualche difetto. Oltre a quanto detto nel paragrafo precedente riguardo ai materiali, anche il numero delle carte sebbene possa apparire alto, in realtà si mostrerà in parte limitante dopo poche partite.

Molto presto, infatti, cominceranno a ripresentarsi le stesse immagini dando vita ad una certa ripetitività delle sessioni di gioco. Ciò comporta il rischio che certe associazioni diventino automatiche, soprattutto se si gioca spesso con lo stesso gruppo di persone, cosa che andrà a impattare sull'esperienza di gioco. Se usato come filler sporadico e non come gioco principale per appuntamenti fissi e frequenti ovviamente questa situazione tende a normalizzarsi o a non presentarsi completamente.

Nel complesso, comunque, One Key è un titolo più che idoneo a fare da riempitivo tra un gioco e l’altro, data l’estrema velocità sia di preparazione sia delle partite, grazie anche al fatto che è praticamente privo di tempi morti.

Un gioco indicato a…

One Key grazie alle regole semplici e intuitive, è un prodotto adatto a tutta la famiglia e riesce a soddisfare, almeno all’inizio, sia i giocatori alle prime armi sia quelli più incalliti. Sebbene sia fruibile anche da un pubblico molto giovane, la difficoltà di cogliere certe associazioni tra le immagini lo rendere più adatto a un pubblico più maturo e più avvezzo al pensiero laterale.