L'importanza dei personaggi femminili in Black Panther: Wakanda Forever

I personaggi femminili sono centrali in Black Panther: Wakanda Forever, il capitolo finale della Fase Quattro del MCU

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a cura di Manuel Enrico

L’arrivo al cinema di Black Panther: Wakanda Forever coincide con la fine della tanto discussa Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, parentesi del franchise supereroico che non sembra aver raccolto particolare favore presso i fan. Come altre produzioni di questo momento della saga, anche Black Panther: Wakanda Forever affronta il tema della perdita e del lutto, che in questa pellicola è resa ancora più struggente dalla scomparsa dell’interprete di T’Challa, Chadwick Boseman. Un lutto che ha portato a rivedere in modo netto la sceneggiatura del film, consentendo di dare maggior risalto ai personaggi femminili in Black Panther: Wakanda Forever.

I personaggi femminili sono centrali in Black Panther: Wakanda Forever, il capitolo finale della Fase Quattro del MCU

Alla scomparsa di Chadwick Boseman, i Marvel Studios non hanno voluto dare vita a un recast del personaggio, onorando la memoria dell’attore e spingendo il mito di Black Panther in una nuova direzione. Per compiere questo passo, si è scelto di introdurre nel Marvel Cinematic Universe la scomparsa di T’Challa, lasciando che questo lutto colpisse le figure femminile della famiglia reale wakandian, Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), Nakia (Lupita Nyong’o) e Okoye (Danai Gurira), una condizione che ha portato ad acuire l’importanza della Dora Milaje, che in assenza della Pantera Nera devono farsi carico di proteggere la nazione africana dalle minacce straniere.

Durante un incontro con Screen Rant, Nate Moore ha voluto precisare l’importanza dei personaggi femminili in Black Panther: Wakanda Forever, spiegando che non si è trattato di una decisione cosciente, ma che vada interpretata invece come un’evoluzione naturale della storia, che consenta di esplorare meglio quelle figure che nel primo film componevano la famiglia di T’Challa:

Era la storia giusta da raccontare. Questi sono i personaggi che sono stati maggiormente colpiti dalla morte di T’Challa, quindi ci sia concentrati sulle persone giuste. Non si tratta di far avanzare le donne mettendo in secondo piano gli uomini, ma di raccontare una storia che sia organica. Credo che a volte, forse da fuori, ci sia la convinzione che ci siano dei piani in moto. Ma si tratta di raccontare belle storie, e siamo fortunati nell’avere un cast incredibile che infonde vitalità a questi personaggi e che ti spinge a voler scoprire cosa accade a Shuri o come stiano Okoye, Lupita o Ramonda. Non evidenziare queste figure sarebbe stato come fare un torto alla storia, e credo che invece questo migliori il film. Se avessimo dovuto inserire qualche nuova figura maschile solo per dare voce a tutto questo, sarebbe risultato più forzato rispetto al raccontare la storia come abbiamo fatto

Dello stesso avviso è anche il regista di Black Panther: Wakanda Forever, Ryan Coogler:

Credo che M’Baku sia molto più presente in questo film rispetto al primo Black Panther, probabilmente in un rapporto di due a uno, e probabilmente con il doppio delle scene in cui lo abbiamo visto nel primo capitolo. E’ presente, ma Nate ha ragione, quando perdi qualcuno, c’è una perdita condivisa, è come una bomba che esplode, e chi erano le persone più vicine? Questo è ciò che abbiamo esplorato. I personaggi principali, le loro identità erano praticamente avvolte attorno a quest’uomo, questa è la verità. Ogni giorno in cui Shuri è viva, ha avuto suo fratello accanto. Quando lo ha perso, quello che abbiamo realizzando lavorando alla sceneggiatura, e poi portandolo in vita con gli attori, era che sentisse realmente questo senso di perdita. Se identificava come la sorella minore di quest’uomo, e lui era il suo difensore, e lei si prendeva cura di lui. Quando ha perso tutto questo, si è sentita persa. Il peggio incubo che si possa avere, è che se ti succede qualcosa, le persone che ami e che lasci indietro si possano sentire perdute dopo che te ne sei andato. Abbiamo esplorato queste emozioni, e non era un approccio focalizzato sul genere, ma su chi ne sarebbe stato maggiormente colpito.

In Black Panther: Wakanda Forever, le figure femminili si trovano a dover gestire questo senso di ineluttabile perdita, la scomparsa di un figlio, un fratello, un amico o un amore. Tuttavia, dovranno far fronte a questa ferita preparandosi a difendere il Wakanda dall’attacco di Namor, costringendo Ramonda a diventare regina, madre sofferente e protettrice di un regno, mentre Shuri, nel processare la perdita del fratello, dovrà assumerne il ruolo di combattente.

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