Reservation Dogs 2, recensione: una stagione di conferme

A partire dal 4 gennaio 2023 arriva Reservation Dogs 2 su Disney Plus: la nuova stagione della serie di Waititi non tradisce la precedente.

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a cura di Livia Soreca

Lo scorso anno la serie di Taika Waititi (Jojo Rabbit, Thor: Ragnarok) e del regista Sterlin Harjo, targata Star Original, approda su Disney Plus, portando al pubblico una grande novità. La prima stagione di Reservation Dogs (recuperate la nostra recensione) è un piccolo comedy-drama prodotto da FX che riesce a staccarsi dalle tendenze "teen" degli ultimi tempi, proponendo invece un crudo scorcio sulle comunità di nativi americani. La serie fa il suo grande ritorno sulla piattaforma. Reservation Dogs 2 arriva in streaming il 4 gennaio 2023 con 10 episodi e numerose conferme rispetto ai capitoli precedenti.

Un interessante bivio narrativo

La prima stagione debutta in Italia nell'ottobre del 2021 ma, originariamente, arriva su Hulu il 9 agosto dello stesso anno, proprio in occasione della Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo. Quattro adolescenti della comunità di nativi americani trascorrono una vita allo sbando, dedicandosi a crimini più o meno rischiosi per poter mettere del denaro da parte e scappare dall'Oklahoma sognando la California. Dopo la morte di uno dei compagni, i cosiddetti Reservation Dogs sono minacciati da una gang più forte, la NDN mafia. Questo è solo uno degli ostacoli i protagonisti Bear (D’Pharaoh Woon-A-Tai), Elora (Devery Jacobs), Cheese (Lane Factor) e Willie Jack (Paulina Alexis) devono affrontare per sopravvivere all'interno della comunità.

Reservation Dogs 2 riprende le vicende dei quattro compagni esattamente da dove si sono concluse, ma il primo elemento che nei primi episodi sembra mancare è proprio la coesione del gruppo. Dopo la partenza di una dei protagonisti, gli altri intraprendono un percorso che - almeno per il momento - sembra restare in un confine individuale. Ma mentre i tre restano all'interno della comunità, per la quarta componente inizia un vero e proprio "viaggio on the road" che pone le basi per una sorta di bivio narrativo, che prevede così l'alternanza di due filoni apparentemente paralleli.

Questo espediente dona un certo dinamismo al racconto che, in ogni caso, non genera mai confusione né permette di smarrire il filo conduttore. Questa duplice piega della narrazione offre l'occasione per una molteplicità di azioni che avvengono in luoghi differenti, ampliando così la sfera di personaggi e di accadimenti, e offrendo uno specchio ancora più vasto di quella che può essere la vita di una minoranza all'interno della società americana.

Reservation Dogs 2 è una valida conferma

Come per la prima stagione, anche Reservation Dogs 2 racconta gli eventi con un tenore crudo, schietto ed esplicito, il quale mette a nudo la vera realtà dei gruppi di origini indigene, mostrando diverse dinamiche sociali nella loro autenticità. Nel fare questo, la serie TV non risparmia un sottotono comico e leggero, adottando un umorismo che sembra a tratti atipico agli occhi di chi non fa parte di questa comunità. Harjo, nativo americano, sceglie in primis un cast in grado di offrire una vera rappresentazione, e ad esso sono affidati dialoghi incredibilmente realistici.

Tornano figure che, pur secondarie, sono di grande impatto sin dalla prima stagione, ponendo i riflettori sulle antiche tradizioni che continuano a mescolarsi alla modernità. È il caso del misterioso William Grossalama, il cosiddetto Guerriero Sconosciuto protagonista delle visioni di Bear. Questo personaggio dona a Reservation Dogs 2 quel pizzico di fantasia e di atmosfera surreale affinché possa allontanare, seppur per poco, sia i personaggi sia lo spettatore dalla drammatica realtà dei primi.

Niente di più diverso da un teen drama

Ciò che rende Reservation Dogs 2 una particolarità assoluta - come accennato - è la presenza di un cast di teenager capace di non restituire al pubblico il solito teen drama. Nonostante la giovane età, il gruppo trasmette allo spettatore forti emozioni, così come quel senso di appartenenza ad una comunità che non si conosce mai abbastanza al di fuori di essa, in quanto quasi mai oggetto di attenzione nei prodotti cinematografici o televisivi.

La serie Star Original offre uno spaccato la cui credibilità deriva alla capacità di ragazzi e ragazze che, in un determinato contesto sociale e con un difficile background alle spalle, si comportano come adulti. La nuova stagione permette poi di affezionarsi ancor più a loro e di provare maggiore empatia e, talvolta, immedesimazione nella loro profonda emozionalità. Mai come stavolta non si assiste ad un drama adolescenziale come lo si intende oggi; dimenticate qualsivoglia banale riferimento alla contemporaneità, alla tecnologia o persino ai social network, e siate nuovamente pronti ad affacciarvi su una realtà differente, per coglierne le sfumature più viscerali.

Il coeso comparto artistico di Reservation Dogs 2

Regia e fotografia della seconda stagione di Reservation Dogs si mostrano perfettamente coerenti con ciò che si è visto finora, a partire da una macchina da presa mai fissa che ricorda quasi un falso documentario, simbolo probabilmente di quanto la serie sia un vero specchio sulla vita dei nativi americani. La palette di colori dalle tinte acide ricordano, infatti, vecchie riprese su pellicola. Anche in Reservation Dogs 2 si nota una meticolosa attenzione per le ambientazioni: strade di periferia rurale, semivuote, a rendere l'idea di un mondo isolato ed eclissato. I brani scelti per la colonna sonora sono sempre sul pezzo.

Conclusioni

Reservation Dogs 2 è una valida conferma di un lavoro che comincia nel 2021 e che rappresenta una grande novità nella serialità televisiva. Fin da subito, la seconda stagione si dimostra un "sequel" coerente. La narrazione riesce ad essere ancor più articolata, che non perde mai quel sottotono quasi goliardico che contrasta la drammaticità degli eventi, senza mai risultare fuori luogo. Lo spettatore, già affezionato ai giovani protagonisti, continua a seguire e ad appassionarsi alle loro vicende, inseguendo con loro il grande sogno della California e accompagnandoli nella loro volontà di riscatto e di libertà.

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